Identità Cianciana
Amministrazione
SINDACO
Francesco Martorana
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comunecianciana.gov.it
Francesco Alfano
Deleghe:
Vicesindaco – Patrimonio – Lavori Pubblici – Attività Produttive – Territorio, Ambiente ed Energie Rinnovabili
Eloisa Contissa
Deleghe:
Istruzione – Politiche Sociali e del Lavoro – Cultura – Famiglia e Servizi Sociali
Liborio Giuseppe Curaba
Deleghe:
Sport, Turismo e Spettacolo – U.R.P. – Urbanistica – Relazione con Immigrati
Cianciana, tra Feste e Tradizioni
Il bosco Cavallo e le grotte del Cavallo, del Sindaco e dello Zubbio rivestono grande interesse naturalistico ed archeologico.
Il nome del comune deriva dal latino Ciancianum, un latifondo romano di proprietà di un tale Ciancius. Il centro è stato fondato nel 1640 dal feudatario Antonio Ioppolo, attraverso la licentia populandi acquistata dalla madre Sigismunda D’Onofrio; il suo primo nome è stato infatti Sant’Antonio di Cianciana. Nel corso degli anni la signoria del borgo è passata attraverso le famiglie dei Bonanno e dei Gioeni fino a quando, nel 1812, è stata abolita la feudalità ed il centro è divenuto un municipio libero.
Le architetture sacre più importanti che caratterizzano il paese sono l’ex monastero dei padri minori riformati di San Francesco; la chiesa madre (XVII secolo) dedicata alla Santissima Trinità; la chiesa del Carmine, realizzata nel 1700 con la passione di un’intera popolazione dopo una grazia ricevuta, ma anche Palazzo De Michele Abatellis, Palazzo Cinquemani e Palazzo del Barone Micheli.
Siti Archeologici − Il sito archeologico Grotta del Monte Cavallo comprende alcune delle più interessanti grotte del circondario in cui è stato ritrovato del vasellame risalente all’Età del Rame e alla prima Età del Bronzo. Ancora da segnalare i ritrovamenti in Contrada Cianciana e il sito archeologico Bissana dove sono stati ritrovati dei frammenti di ceramica di Età romana e medioevale.
L’economia di Cianciana è prevalentemente agricola, specializzata nella coltivazione di mandorle, uva, fichi d’India ed olive; non mancano l’allevamento di ovini e l’artigianato, che viene rappresentato da lavori realizzati in legno ed in marmo.
in aggiornamento
Musei – Museo etnico-antropologico, ospitato nei locali restaurati dell’antico Mulino ad acqua, raccoglie le testimonianze ancora esistenti del passato ciancianese, della civiltà mineraria e contadina in partico-lare.
Biblioteche − La Biblioteca comunale Alessio Di Giovanni, sita in corso Vittorio Emanuele dispone di un patrimonio di circa 11.000 volumi e di un consistente patrimonio multimediale.
Sacro e Profano – Le feste maggiormente sentite si celebrano in onore del patrono, Sant’Antonio da Padova, festeggiato il 13 giugno; di Santa Lucia, celebrata il 13 dicembre, prende il via tre giorni prima con l’inizio del solenne triduo celebrato da un sacerdote o da un religioso. I festeggiamenti culminano con la processione, annunciata dai tamburi, della statua della Santa in giro per le vie del paese percorrendo, tra i tanti falò detti vampa, la tradizionale Strata di li Santi. Degna di menzione l’antichissima Festa di San Giuseppe nel mese di marzo, che prevede la preparazione da parte dei devoti di tavole imbandite a cui siedono i Santi (ovvero i cittadini prescelti), ricche di pietanze tipiche e prodotti della terra. Tradizionale è la Mangiata di ciciri, fave e frumento che si svolge il 31 luglio e che, secondo la leggenda, è un ringraziamento per l’annata di raccolto positiva.
Le ricette tipiche sono la caponata di carciofi, i cavateddi, la pasta alla carrittera e la ciambella di Pasqua.
in aggiornamento
Come arrivare
in aggiornamento