Identità Castellana Sicula
Amministrazione
SINDACO
Francesco Calderaro
In carica dal: 12/06/2017
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.castellana-sicula.pa.it
Daniela Fiandaca
Deleghe:
Vice sindaco – Pubblica Istruzione; Servizi Sociali e Sanitari; Politiche Territoriali
Carmelo Antonio Bellomo
Deleghe:
Bilancio; Finanze e Tributi; Ambiente e Sviluppo Sostenibile; Lavori Pubblici; Territorio
Antonio Lo Verde
Deleghe:
Cultura; Agricoltura; Turismo; Programmazione Comunitaria; Rapporti con il Consiglio Comunale
Castellana Sicula, Terra di pellegrinaggi
Castellana ed i suoi dintorni sono una zona particolarmente ricca di grotte e di siti archeologici di grande interesse. Tra questi si segnalano: la Grotta di Calcarelli, Cozzo Morto, Cozzo Zara, Zarotta, Cozzo Re, San Giacinto e le Grotte di Valle Maimone. A Calcarelli ci sono testimonianze di un insediamento di epoca romana del I e II secolo d.C.
Il Parco delle Madonie è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina; ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e, in particolare, gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50 % delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50 % delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015.
Toponomastica – Il toponimo si deve al duca di Ferrandina, feudatario del luogo, che diede al paese il nome Castellana in omaggio alla propria sposa, appartenente alla famiglia dei Castellana di Spagna.
Origini – L’abitato si formò nel corso del Settecento come centro agricolo, raccogliendo contadini provenienti da alcuni paesi delle vicinanze quali Gangi, Petralia, Polizzi e Caltavuturo. Inizialmente il paese era suddiviso in sei nuclei abitativi: Castellana, Rione Calcarelli, Rione Frazzucchi, Rione Ospizio, Rione Sciocca, Rione Sciafè.
Castellana sicula contemporanea – L’autonomia comunale arrivò per Castellana il 31 ottobre 1948, con l’indizione delle prime elezioni con decreto prefettizio e da quel momento l’abitato iniziò a rinnovarsi: furono costruite scuole, edifici pubblici, zone residenziali ed un anfiteatro, utilizzato durante le manifestazioni estive.
Tra i luoghi da visitare si distingue la chiesa madre, costruita dopo il 1968 sulle rovine del preesistente edificio del 1799, e dedicata a San Francesco di Paola. Suggestiva anche la chiesa di Santa Barbara, del XIV secolo, che ospita una statua lignea di San Giuseppe attribuita allo scultore Bagnasco. Da non perdere Casina Rossi, una palazzina costruita a forma di castello, soprattutto perché è il primo edificio costruito nel paese.
Siti Archeologici
Nei pressi dell’abitato, si può ammirare la Grotta del Vecchiuzzo, una caverna dove sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici agli inizi del 1900.
L’economia del paese si basa sull’agricoltura, in particolare sulla produzione di cereali, e sul turismo; quest’ultimo è favorito anche dal patrimonio architettonico e monumentale della zona.
in aggiornamento
Biblioteche – Biblioteca Comunale Leonardo Sciascia
Sacro e Profano – Per i castellanesi la prima domenica di luglio è il giorno dedicato alla fede ed al pellegrinaggio alla Madonna dell’Alto, luogo sacro situato sulla cima del Monte Alto. Nella piccola chiesa sull’altare maggiore si trova una preziosa statua di Domenico Gagini, datata 1417; la leggenda narra che fu trovata in una cassa sulla spiaggia. Caricata su dei buoi, questi si diressero spontaneamente sul sito ove poi sorse il santuario. Da lungo tempo l’usanza vuole che chi si reca in visita qui per la prima volta debba prima raccogliere alle pendici del monte un sassolino, utilizzando però solo le labbra e mantenendo le mani dietro la schiena. Una volta giunti al santuario, il prezioso sassolino dovrà essere immerso nell’acqua santa per tutta la durata della messa. Altro momento di intensa partecipazione popolare è la festa tributata a San Francesco di Paola, patrono di Castellana Sicula, che cade l’ultima domenica di maggio.
Il pane locale viene lavorato con farina di grano duro e lievito naturale criscenti; quanto alla pasticceria vanno ricordate le paste di mandorle amare (amaretti), le torte di formaggio, le cassate al forno, i dolci pasquali e natalizi, oltre a una ricca varietà di dolcini al cioccolato. Tra i formaggi, al primo posto troviamo il pecorino, a seguire i formaggi di vacca e quelli confezionati con latte misto, la ricotta e, in alcune aziende, anche il caciocavallo, formaggio vaccino a pasta filata. Tra i salumi, invece, si segnala il tipico salame madonita, salsiccia confezionata senza ricorso a conservanti. Si lavora anche pancetta, coppa, lardo salato. Degni di nota anche l’olio extravergine, lavorato nei frantoi sparsi negli ex feudi, il miele e poi ancora frutta, ortaggi e legumi. Il crastagnieddu, agnello dai 6 mesi all’anno, diventa cibo festivo per antonomasia sulle tavole pasquali. Nei mesi autunnali vengono raccolte diverse varietà di funghi che diventano anche conserve.
in aggiornamento
Come arrivare
Da Palermo e da Catania è raggiungibile attraverso l’Autostrada A 19, svincolo Tremonzelli (dal quale dista 7 Km.), bivio di Polizzi Generosa. Da Cefalù è necessario percorrere la S.S. 286 in direzione Castelbuono – Geraci Siculo o in alternativa l’Autostrada A 19. Le autolinee SAIS garantiscono i collegamenti da Palermo, Catania e Cefalù.