Identità Capri Leone

Amministrazione

SINDACO

Filippo Borrello

In carica dal: 14/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.caprileone.me.it

Riccardo Mancari

Deleghe:

Vice Sindaco – Manutenzione Strade – Verde Pubblico – Artigianato -Servizi Fognari – Acquedotto – Autoparco – Protezione Civile – Servizi Cimiteriali – Pubblica Illuminazione – Rifiuti

Lucia Carcione

Deleghe:

Politiche Sociali, per la Famiglia e per l’Infanzia – Politiche per l’Integrazione -Cultura – Turismo – Associazionismo – Centro storico – Beni Culturali

Alessandro Giacobbe

Deleghe:

Sport – Viabilità – Sicurezza – Politiche Giovanili – Trasparenza – Commercio

Capri Leone, un Leone come simbolo

in aggiornamento

In passato era conosciuto con il nome di Capri, con chiaro riferimento all’esistenza delle capre nella zona, ma nel 1862 fu aggiunta al toponimo la denominazione “Leone”, simbolo del paese, cui è dedicata anche un’imponente statua, per distinguerla dalla omonima Capri in Campania. Le origini del centro affondano in epoca medievale: il nome del paese compare infatti per la prima volta in un documento ufficiale risalente al 1320 in cui Capri era menzionata tra i possedimenti del nobile Vitale de Aloysio. Dopo alterne vicende, il borgo passò sotto l’egida di numerosi feudatari tra cui Lancelloto di Larcan, i Filangeri, i Balsamo, i Branciforte ed i Cordona che amministrarono il feudo fino al 1620, anno in cui il paese tornò possedimento dei Filangeri.

Pregevoli esempi di architettura sacra sono la chiesa madre, di origine medievale, che si distingue per l’imponente torre campanaria ed un ricco portale scolpito, aggiunto nel 1700; la chiesa dell’Annunziata, che custodisce preziosi affreschi ed una torre campanaria settecentesca; la chiesa di San Costantino, dove è conservato il celebre quadro d’altare di origine secentesca raffigurante Il Battesimo dell’Imperatore. Il monastero di San Filippo di Fragalà fu edificato nel 1090 sui resti di un cenobio bizantino fondato, secondo la tradizione, da San Calogero di Calcedonia nel 495 ed in seguito ricostruito dal normanno conte Ruggero D’Altavilla.

L’economia locale si basa principalmente sullo sfruttamento delle risorse agricole e sull’artigianato; fiorente è infatti la coltivazione di agrumi, olive, frutta, cereali ed ortaggi. L’artigianato, invece, offre caratteristici manufatti come i ricami e le borse in pelle.

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Sacro e Profano – Le feste religiose più sentite dalla popolazione si celebrano a luglio in onore di San Costantino, patrono del paese.

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Come arrivare

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