Identità Buscemi

Amministrazione

SINDACO

Rossella La Pira

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.buscemi.sr.it

Salvatore Sanzio

Deleghe:

Tutela beni Culturali, Architettonici e Paesaggistici – Museo Civico – Lavori Pubblici – Agricoltura e Viabilità rurale

Vincenzo Genovese

Deleghe:

Sport – Turismo – Spettacolo – Politiche giovanili – Associazionismo – Pubblica istruzione

Carmela Lanza

Deleghe:

Politiche Sociali e Pari Opportunità

Buscemi, Città Presepe

Chiesa rupestre di san Pietro, sito di grande impatto panoramico e paesaggistico, consta principalmente di un edificio sacro risalente all’epoca bizantina; si trova fuori dal centro abitato di Buscemi, nella zona dove sorgeva l’antico insediamento greco poi definitivamente distrutto dagli arabi. Ha forma rettangolare con grandi pilastri rocciosi, ornati da capitelli. L’altare è collocato su una parte laterale, rialzata, scavata nella roccia viva. Nel corso dell’800 numerosi studiosi rinvennero resti di affreschi di San Marco e di Santa Sofia, risalenti al primo cristianesimo, di incommensurabile valore storico, archeologico ed artistico. All’esterno della chiesa vi è un piccolo complesso sepolcrale con tombe rupestri.

Bosco di Monte Pavone, Grotta Masella e Necropoli Sicula di Contrada Maiorana: l’incantevole area naturalistica è costituita da un delizioso bosco sito sul rilievo montano in contrada Maiorana. Nei pressi sorge un sito archeologico di grande interesse; si tratta di un complesso risalente al neolitico, studiato dal celebre archeologo Luigi Bernabò Brera, consta di un insediamento abitativo in forma di villaggio e di una necropoli rupestre. Del complesso funerario fa parte Grotta Masella, una cavità naturale di grandi dimensioni, utilizzata per scopi sepolcrali a giudicare dal ritrovamento di oggetti in terracotta ed osso.

Toponomastica – Il toponimo deriva secondo l’ipotesi più probabile dall’arabo qal’at abu sama, ovvero la rocca dell’uomo dal neo (epiteto probabilmente riferibile a Maometto), espressione che compare già nei testi dello storico arabo Idrisi, del 1168. Talune varianti successive sono Abu Xamah, Abuxama; poi Buscemiet eBuyssem, da cui la forma attuale.

Origini – I primi insediamenti umani nella zona risalgono al periodo neolitico, quando tutta l’area iblea venne popolata da nomadi, come testimoniano i vari ritrovamenti di abitazioni rupestri. Alla tarda età del bronzo appartengono numerosi reperti, quali ad esempio utensili metallici, ritrovati nell’area circostante l’attuale borgo. Nel VII sec a.C. i greci fondarono la cittadina di Casmene, strategicamente posta sul vicinoMonte Casale, attraverso la quale controllavano la parte di territorio che si estendeva a nord di Akrai (Palazzolo Akreide). Le prime notizie ufficiali che attestano l’esistenza di un centro abitato risalgono tuttavia alla dominazione bizantina; si riallacciano a questo periodo (V – VII sec d.C.) alcuni edifici rupestri quali la Chiesa di San Pietro e la Grotta dei Tre Santi. Nel IX secolo gli arabi cacciarono i bizantini e conquistarono il territorio, distrussero Casmene e fondarono un nuovo centro che chiamarono Abu Xamah (oAbuxama). Il centro abitato assunse una sua fisionomia stabile e la comunità fu protetta dalla costruzione di un primo fortilizio. Con la conquista normanna (X secolo) il nome del borgo si latinizzò in Bussema e successivamente in Buscema; Riccardo Montalto ricostruì le fortificazioni già presenti, edificò un possente castello sulle rovine del fortilizio arabo. Con l’avvento degli Svevi, il feudo di Buscemi fu assegnato ai Cavelloche lo governarono sino alla conquista angioina. Durante le varie dominazioni che si susseguirono, Buscemi fu governato dai Cattaneo, poi, in epoca aragonese, dai Ventimiglia. I Requiesenz di Pantelleria, divennero signori del feudo grazie alle nozze tra Bernardo Requiesenz e Giulia Ventimiglia. Nel 1693, a causa del grande terremoto, il paese fu quasi interamente distrutto, metà della popolazione rimase uccisa e iniziò un periodo di stenti ed epidemie. Durante tutto il ‘700 ebbe luogo la ricostruzione che donò a Buscemi una splendida veste barocca ed una ritrovata struttura. Il feudo passò alla potente famiglia Naselli.

Buscemi contemporanea – La dominazione borbonica non fu facile, poiché lo strato intellettuale e borghese della cittadina si schierò manifestamente contro la corona napoletana; numerosi tumulti scossero il periodo risorgimentale buscemese e altrettante furono le repressioni, fino allo sbarco dei mille e alla definitiva annessione al Regno D’Italia (1861). Cominciò allora un periodo florido per la città, con la costruzioni di edifici civili, acquedotti e rete fognaria oltre ad un imponente sviluppo agricolo. La crescita della cittadina venne però interrotta bruscamente dagli eventi legati alla prima guerra mondiale (1915-1918), alla crisi politica dell’immediato dopoguerra, al ventennio fascista ed alla II guerra mondiale, col suo carico di devastazione. La rinascita fu anche stavolta frutto dell’avvento di un nuovo Stato, la Repubblica Italiana. La ricostruzione post bellica e gli anni ’50 tornarono a ravvivare il borgo, ripartì l’agricoltura e l’economia, in un vivace sviluppo che preannunciava i fiorenti anni ’60. L’industrializzazione dell’Italia però non ebbe un effetto trainante su tutta la penisola, il fenomeno migratorio colpì tutto il meridione italiano e Buscemi non fece eccezione.

Centro storico – Buscemi presenta l’aspetto di una città presepe. Un raggruppamento di edifici, case e piazze che armoniosamente ornano il monte, arricchito da uno stile barocco raffinato che ne esalta l’armonia architettonica e si specchia nella centrale Piazza Roma, vero fulcro cittadino. La struttura del centro storico è in tipico stile a raggiera.

 

Architettura Religiosa

  • Chiesa Madre, dedicata alla Natività di Maria Vergine, fu iniziata dopo il terribile terremoto del 1639 e completata nel 1769. Presenta uno stile tardo barocco siciliano; all’interno ritroviamo tre navate separate da colonne doriche, ornate da capitelli in uno stile misto ionico e corinzio. La chiesa custodisce numerose tele di pregevole fattura ed il corpo imbalsamato di San Pio. Lungo le navate laterali si trovano altari dedicati a vari Santi cari ai buscemesi.
  • Chiesa di Sant’Antonio di Padova, distrutta dal terremoto del 1693, fu ricostruita con un prospetto parzialmente diverso per quanto concerne la facciata; non più a tre ma ad un singolo ordine. All’interno sono custodite alcune tombe della famiglia Requiesenz e la statua lignea dell’Addolorata, realizzata nel XVIII secolo.
  • Chiesa di San Sebastiano, si trova nel centro cittadino, in Piazza Roma. Fu ricostruita dopo il terremoto del 1693, venne rialzata affinché apparisse maggiormente slanciata verso l’alto. Attualmente non è visitabile a causa di alcune criticità strutturali che la rendono insicura.
  • Chiesa del Carmine, dedicata alla Madonna Del Carmelo, fu costruita nel ‘500 in uno stile ibrido, a tratti romanico, semplice ed austero. L’interno a navata unica, custodisce tele sacre, fra le quali la raffigurazione di San Biagio ed una stupenda statua in marmo dell’Annunciazione.
  • Santuario della Madonna del bosco, edificata fuori dal centro cittadino, subì gravissimi crolli a causa del terremoto del 1693. Ricostruita nello stesso sito, è una chiesa a navata unica, dall’aspetto arcaico, custodisce un prezioso affresco della Madonna Del Bosco.

 

Architettura Civile

  • Chiesa sconsacrata di San Giacomo, chiaro esempio di barocco siciliano del ‘700, ha forma ellittica. Fu requisita dal governo regio nel 1866 e da allora non ha più ospitato funzioni religiose. E’ proprietà del comune di Buscemi che la utilizza per esposizioni ed eventi culturali.
  • Ruderi del Castello dei Requiesenz. Un primo fortilizio fu costruito dagli arabi che lo eressero, sul colle denominato Monte, dopo la fondazione del primo centro abitato di Abu Xamah. I normanni lo distrussero e sui resti costruirono il castello, distrutto poi dal terremoto del 1693. Ad oggi si possono visitare i resti della fortificazione che tuttavia restituiscono un’idea della prestanza di un tempo.
  • Palazzo Ravalli , palazzo settecentesco al centro di Buscemi, dotato di elementi di notevole spessore architettonico come finestroni barocchi contenenti stemmi araldici e balconi istoriati; è senza dubbio un pregevole esempio di barocco siciliano.
  • Palazzo Italia-Fazzino , è uno degli edifici più prestigiosi del paese, soprattutto per la sua storia e per la famiglia che vi risiedeva. Ha una facciata a due ordini con uno splendido portale d’ingresso, due colonne ai lati, un imponente balcone sovrastante al centro ed altri quattro ai lati. L’ingresso principale conduce ad un cortile interno sul quale si affacciano le finestre interne. Oggi il palazzo risulta frazionato ed occupato da esercizi commerciali e appartamenti privati.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

Palazzo Romeo; Palazzo Nevanzeri-Masuzzo; Palazzo Di Pasquale; Palazzo Salonia; Palazzo Giucastro; Palazzo Gissara; Palazzo Requiesenz di Pantelleria; Palazzo Santoro.

Siti Archeologici

  • Casmene, si trova sul Monte Casale e si tratta di un antico insediamento ellenico-siracusano, strategico per il controllo del territorio a nord di Palazzolo Acreide; usata come avamposto militare sulla via che portava a Selinunte. Nel primo ‘900 fu scoperta è studiata dal celebre archeologo Paolo Orsi.
  • Necropoli Sicula di Contrada Maiorana, complesso risalente al neolitico; consta di un insediamento abitativo in forma di villaggio, con un’interessante necropoli rupestre.
  • Ipogei di via Generale Cantore, si tratta di piccole grotte usate anticamente come stalle per gli animali. Le cavità sono rivestite da blocchi di pietra,  risalgono all’epoca bizantina.

L’economia locale si basa prevalentemente sull’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, ulivi, viti, agrumi ed altri alberi da frutto. Si pratica l’allevamento di bovini, ovini e caprini; quasi inesistenti sono le attività di tipo industriale. Il settore turistico ha registrato un notevole sviluppo negli ultimi anni, sostenuto dall’offerta naturalistica ed enogastronomica, dalla ricchezza architettonica, dal fascino senza tempo dei vicoli, delle piazze e dei musei antropologici della tradizione contadina. Il folklore e la genuinità della vita rendono Buscemi un luogo incantato.

Evoluzione demografica – All’indomani dell’annessione al Regno D’Italia (1861), la popolazione residente ammontava a 2.354 abitanti. La nuova realtà politica nazionale, l’avvento di nuove infrastrutture ha consentito un aumento della popolazione, costante per tutto il periodo precedente il ventennio fascista. Il censimento del 1921 registrava infatti un numero di abitanti pari a 2.883. Il dato si è fondamentalmente mantenuto sino al secondo dopoguerra (nel 1951, 2.394 residenti) ma a partire dagli anni ’50, con il fenomeno migratorio, si è registrata un’inversione di tendenza. Dal 1961 il numero di abitanti inizia a decrescere, dalle 1.948 unità si passa a 1.593 residenti nel 1971 ed il calo diviene progressivo e costante sino ad oggi.

Etnie e minoranze – A Buscemi è presente una comunità straniera numericamente poco rilevante con 28 unità, perlopiù romeni, polacchi e marocchini.

Musei – Il Museo Luoghi del Lavoro Contadino, è un museo diffuso, si sviluppa lungo un percorso etno-antropologico all’interno del centro storico del paese. È costituito da sette diversi ambienti: una bottega di fabbro, una di calzolaio, una di falegname, un frantoio, la casa di un massaro, quella di un bracciante ed un palmento per la pigiatura dell’uva.

Biblioteche – La biblioteca comunale di Buscemi si trova in via Armando Diaz, nel centro della cittadina.

Sacro e Profano – Festa della Madonna del Bosco, celebrata l’ultima domenica di agosto, è la festa più importante per i buscemesi. I festeggiamenti iniziano al santuario fuori le mura dal quale i portatori trasportano, a spalla, il simulacro in processione, accompagnati dalla banda, dagli stendardi e dai tanti devoti. All’ingresso nel paese, vengono sparati 21 colpi di cannone, in saluto alla Santa. Emozionante, il momento in cui il fercolo viene condotto nella Chiesa Madre; il ripido percorso della scalinata costringe infatti ad una corsa in salita, accompagnata da fuochi d’artificio e dall’incitamento della folla. La prima settimana di settembre la statua viene ricondotta, in processione, al santuario, dove resterà per tutto il resto dell’anno. Festa del Santissimo Crocifisso, è celebrata ogni prima domenica di maggio ed è la festa più antica di Buscemi. La statua portata in processione è quella del Crocifisso, un’antica opera lignea. Festa di San Sebastiano, riscoperta negli ultimi anni dopo decenni di abbandono della chiesa e del simulacro, si festeggia il 20 gennaio a livello liturgico, la domenica successiva in chiave più propriamente popolare. Festa di Sant’Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio con due messe solenni, molto partecipate dai fedeli. Il giorno successivo, il simulacro del santo viene trasferito dall’altare maggiore alla sua nicchia dove rimane custodito per il resto dell’anno. Sagra della Ricotta, si svolge ogni anno ad aprile, è finalizzata alla promozione dei prodotti caseari locali. Il centro storico si anima di gente, sulle bancarelle espositive è possibile trovare Ricotta calda, Ricotta salata, Tuma, Caciotte ma anche piatti della cucina locale come i cassatieddi, dolci con pasta, ricotta e cannella o i cannoli di ricotta. La manifestazione si arricchisce, nel pomeriggio, di spettacoli musicali e teatrali. Sagra della pizza e della focaccia, è un evento organizzato al fine di promuovere la cucina locale, si svolge la terza domenica di ogni anno; i piatti forti della sagra sono senz’altro i prodotti da forno tipici della cucina iblea, quali le scacce, le pizze condite e le focacce ripiene, non manca u pani cunsatu con olio, formaggio o pomodoro secco. Estate buscemese, si tratta della programmazione predisposta dal comune e contenente tutti gli eventi che si svolgono nel periodo estivo. Festa dello sport, ovvero una serie di gare sportive che si tengono ogni anno ad agosto presso gli impianti sportivi di Buscemi.

La cucina buscemese di vocazione agricola e montanara, risente dell’influenza dei paesi iblei circostanti. Prodotti rinomati del luogo sono: Olio extravergine d’oliva, con il quale si producono conserve celebri in tutta la provincia aretusea; Formaggi e latticini, molto apprezzati, a partire dalla ricotta al semi stagionato, dalla caciotta alla tuma per finire col magnifico pecorino; CarneSalumi ed insaccati, fanno capitolo a parte, le carni d’allevamento risentono positivamente di un territorio incontaminato; Pane e focacce caserecce, prodotti da forno fragranti e gustosi che ben si sposano coi prodotti della terra, coi formaggi, con la carne. Non si può non parlare dei dolci tipici, come i Vastuni i San Giuseppi, i Cruni i spini, realizzati in occasione della santa Pasqua ed anche i Pupi cu l’ovu; a Natale ci preparano i Mustazzola, i Torroni, i Cassatieddi a base di ricotta zuccherata aromatizzata con rosso d’uovo e cannella e i Sfinci sempre a base di ricotta dolce.

Come arrivare

Buscemi dista 82.89 km da Catania ed è raggiungibile tramite la strada SS Catania-Ragusa; superata Lentini, imboccare la SS 194. Da Siracusa, direzione Caltagirone percorrere la strada Maremonti. L’aeroporto più vicino (63 km) è il Pio La Torre di Comiso (RG), raggiungibile tramite la SS 514. Non è presente un collegamento ferroviario diretto per Buscemi.

Mobilità urbana – Non è presente un servizio autobus di mobilità urbana ma, data la struttura urbanistica e la ridotta estensione territoriale, Buscemi può essere facilmente percorsa a piedi nella sua interezza.

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