Identità Brolo

Amministrazione

SINDACO

Giuseppe Laccoto

In carica dal: 29/04/2019

Deleghe:

Polizia Municipale – Personale – Lavori Pubblici e Programmazione – Urbanistica e Edilizia – Servizi Cimiteriali – Rapporti Istituzionali

Sito istituzionale

www.comune.brolo.me.it

Carmelo Ziino

Deleghe:

Vice Sindaco – Contenzioso – Bilancio ed Economato – Tributi – Società Partecipate e Rapporti con ATO ME1, SRR e ATI – Commercio e Suap – Sport e Tempo Libero – Protezione Civile

Maria Vittoria Cipriano

Deleghe:

Turismo – Pubblica Istruzione – Promozioni Attività Culturali – Biblioteca – Politiche Giovanili – Associazioni Culturali e Giovanili

Tina Fioravanti

Deleghe:

Servizi Sociali – Politiche Sociosanitarie – Politiche del Lavoro – Rapporti con Associazioni e Volontariato

Cono Ricciardello

Deleghe:

Turismo – Verde e Decoro Urbano – Patrimonio e Manutenzione – Viabilità – Ambiente – Agricoltura – Artigianato e Sviluppo Economico – Autoparco – Acquedotto

Brolo, il “porto della vite”

in aggiornamento

I primi insediamenti nella zona risalgono alla dominazione romana, a cui il comune deve anche il nome, che deriverebbe dal termine brolius (luogo coltivato). In questo periodo il centro godeva della vicinanza della via Valeria, che lo attraversava, ed era ampiamente sfruttato come luogo di produzione di grano, destinato al rifornimento della Capitale. La strada consolare Valeria congiungeva Messina a Siracusa. Sino al XIX secolo è stata il viatico per lo sviluppo dei centri urbani della parte orientale dell’isola come Messina, Taormina, Giardini Naxos, Giarre, Acireale, Catania, Augusta, Siracusa e, naturalmente, anche Brolo. Oggi la strada statale 113, che attraversa il paese, ne ricalca quasi interamente il tracciato. In età medievale qui si sviluppò un borgo intorno al castello, costruito a strapiombo sul mare, lascito della dominazione araba. In questi decenni si accentuò anche la vocazione commerciale dell’area: il porto di Brolo, infatti, era il solo presente in questo tratto di litorale ed era perciò largamente utilizzato per imbarcare il vino prodotto nei dintorni, tanto che nel XII secolo alcune fonti ne attestano l’esistenza con il nome arabo di Marsa Daliah (Porto della Vite). Tra il XVI ed il XVII secolo, diversi straripamenti dei torrenti vicini causarono l’interramento del porto, che così cessò le sue attività. Per lungo tempo e fino al Settecento la zona fu possedimento feudale della famiglia Lancia, che diede grande impulso allo sviluppo locale, per poi passare nella mani del marchese Del Longarino ed, infine, essere annessa al Regno d’Italia.

Tra i monumenti di maggior interesse storico-architettonico occupa un posto di primo piano il castello medievale, arricchito da una splendida torre quattrocentesca, rimaneggiato più volte lungo i secoli. Alla cittadella fortificata si accede tramite due porte, una che affaccia sul mare e l’altra l’ingresso principale – maestosamente sormontata da un arco in arenaria, e fregiata dagli stemmi dei principi Lancia. Benché sia proprietà privata sono consentite le visite, occasione anche per ammirare lo splendido panorama che si gode sulle isole Eolie. Di notevole interesse anche la chiesa dedicata alla patrona del paese, Maria Santissima Annunziata (del 1764), impreziosita da numerosi affreschi. Non meno apprezzabili, tuttavia, sono le vecchie strutture dell’impianto minerario che sorge in località Iannello, attivo per l’estrazione dell’argento sin dal Settecento ed oggi notevole esempio di archeologia industriale. Le sue gallerie, inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale furono ricovero per numerosi sfollati.

L’economia locale è trainata ancora oggi principalmente dall’agricoltura, in particolare dalla coltivazione di agrumi, soprattutto limoni, uva ed olive. Un’antica sapienza, qui, ha voluto infatti che tra gli agrumi venissero piantati di tanto in tanto gli ulivi, sia perché riparavano le coltivazioni dal vento e dalla salsedine, sia perché servivano a delimitare i confini tra le proprietà. Oggi questa tradizione dona ai frutteti lungo la costa un aspetto caratteristico che, insieme alla bellezza del litorale, attrae ogni anno un numero crescente di visitatori e turisti. Rilevante anche la pesca.

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Sacro e Profano – I festeggiamenti di Brolo sono legati principalmente al calendario religioso. La ricorrenza più importante è il tributo alla patrona Maria Santissima Annunziata, che si svolge il 25 marzo e l’ultima domenica di maggio. La prima domenica di agosto, poi, si celebra la Madonna dei Sette Mari, antica festa dei marinai: all’imbrunire i brolesi si radunano in una processione di barche con banda musicale al seguito. Grandi festeggiamenti, infine, sono riservati nelle diverse frazioni, in date diverse, anche alla Madonna Addolorata; alle processioni si accompagnano i tradizionali giochi di pignateddi (rottura di pignatte in coccio contenenti premi). Da menzionare anche il Carnevale Brolese, che vanta una delle storie più lunghe tra quelli della zona.

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Come arrivare

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