Identità Blufi

Amministrazione

SINDACO

Vittorio Castrianni

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Personale e Politiche comprensoriali.

Sito istituzionale

www.comune.blufi.pa.it

Puleo Calogero

Deleghe:

Vicesindaco: Bilancio, Attività Produttive e Tributi. Lavori Pubblici, Territorio e Ambiente, Viabilità.

Gearci Mariaconcetta

Deleghe:

Sanità, Servizi Sociali, Politiche per l’infanzia e Gioventù.

Vizzini Catia

Deleghe:

Turismo, Sport e Spettacolo. Pubblica istruzione. Pari opportunità.

Blufi, Borgo rigoglioso e incontaminato

Il santuario della Madonna dell’Olio sorge nel territorio a 660 m s.l.m., dista 1 km dal paese e 100 km da Palermo. L’esistenza di una chiesetta nel luogo dell’odierno santuario è testimoniata sin dall’epoca medievale. Le pietre che stanno all’orlo della predella dell’altare sarebbero del sec. XII, mentre la piccola campana reca incisa la data del 1135. La denominazione Madonna dell’Olio potrebbe derivare dalla vicina sorgente di olio minerale, utilizzato come rimedio per alcune malattie cutanee, ma non si esclude che possa alludere alla presenza di oliveti nella zona in tempi antichi, che avrebbero dato il nome anche al torrente Oliva che lambisce il colle del santuario confluendo poi nel fiume Imera Meridionale in una località chiamata Oliva o Giardini d’Oliva.

Una leggenda racconta della presenza nei pressi del santuario di una sorgente di olio commestibile che poi sarebbe stato mutato nell’olio attuale perché ne veniva attinto più del necessario.

Un cambiamento di ubicazione della sorgente sarebbe avvenuto nel secolo XIX, a causa dell’esaurimento della prima sorgente, più vicina alla chiesa. La chiesa attuale è d’impianto settecentesco. L’elegante facciata è stata stravolta dalla demolizione in tempi recenti del campanile a vela che la sovrastava e dalla costruzione di un anacronistico campanile in cemento armato. L’interno è a navata unica; la volta e le colonne che sorreggono l’arco principale sono decorate con stucchi che riproducono motivi ornamentali e floreali. L’altare maggiore custodisce la statua della Madonna, in legno dipinto, opera dello scultore gangitano Filippo Quattrocchi (1734-1818). Il primo altare di sinistra custodisce la statua di san Giuseppe, in legno dipinto, eseguita da autore anonimo nel 1838.

Toponomastica – Poche e confuse sono le notizie relative alla storia di Blufi e allo stesso toponimo. Il nome Blufi appare per la prima volta nel 1211 in un documento in cui la chiesa palermitana concede a Federico II, tra le altre concessioni, i Proedia Buluph apud Petraliam, ovvero i possedimenti chiamati Buluf presso Petralia. In un testamento del 1482 compare il nome Morata Bufali, in altri documenti si incontrano i toponimi Belufi, Balufi, Bolufi fino ad incontrare, in un documento relativo al Santuario della Madonna dell’Olio, il nome attuale Blufi. Alcuni sostengono che il nome derivi dalle parole greche boos (bue) e lofos (colle) richiamando un leggendario colle del bue. L’ipotesi più accreditata è quella che vede in Blufi un nome di derivazione araba, formato da be e luf, che richiamerebbe una pianta presente nella zona.

Origini – Le vicende storiche del paese non sono distinguibili da quelle attraversate da Petralia Soprana, almeno fino al 1972 quando raggiunse l’autonomia amministrativa.

Anche il patrimonio monumentale ed archeologico del comune costituisce un’importante attrattiva. Uno dei luoghi di maggiore interesse è sicuramente il santuario della Madonna dell’Olio, costruito nell’VIII secolo per iniziativa dei Cavalieri di Malta. Oggi rappresenta un luogo di pellegrinaggio molto frequentato grazie alla presenza, nelle sue vicinanze, di un’antichissima sorgente dalla quale sgorgano acque minerali a cui sono attribuiti grandi poteri curativi. Altro luogo suggestivo e ricco di storia è il ponte a tre archi, di pregiata fattura, di epoca romanica.

L’economia si basa principalmente sulle attività artigianali e sull’agricoltura, che eccelle soprattutto nella produzione di olio e di vino. Importanza crescente, tuttavia, sta assumendo anche il turismo, attratto principalmente dal fiorire di agriturismi e dalla presenza di un ambiente rigoglioso ed incontaminato.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Blufi ospita molte manifestazioni folkloristiche e di piazza durante le quali è possibile gustare i piatti tipici del luogo. In occasione della Festa di Santa Lucia del 13 dicembre sono infatti cucinati, in onore alle grazie ricevute agli occhi, i cosiddetti ucchiuzzi dalla forma simile ad un occhio, accompagnati da una zuppa di frumento bollito nell’acqua, senza sale, detta cuccia. Patrona del paese è la Madonna dell’Olio che si festeggia il martedì successivo alla Pentecoste17-18-19 agosto: feste riunite, concelebrazione in onore del S.S. Crocifisso, dell’Annunziata e di San Giuseppe. Il 19 è il giorno conclusivo delle feste, con una solenne processione che si snoda per le vie del paese. Ultima domenica di luglio: nella frazione di Ferrarello si svolge la festa di San Giuseppe e del Sacro Cuore di Gesù. La festa si articola in due giorni: nella giornata della vigilia si svolge una degustazione di prodotti tipici locali mentre nella giornata di domenica si svolgono le celebrazioni religiose e la processione con i simulacri portati per le vie del paese dalla venerabile confraternita di San Giuseppe di Ferrarello.

in aggiornamento

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Come arrivare

È collegata all’autostrada A19 Palermo-Catania attraverso lo svincolo Irosa, nell’omonima località.

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