Identita Alcara Li Fusi
Amministrazione
SINDACO
Ettore Dottore
In carica dal: 13/06/2017
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.alcaralifusi.me.it
Salvatore Calcò
Deleghe:
Vice Sindaco – Agricoltura e Zootecnia – Ambiente e Territorio – Viabilità Esterna – Acquedotti Rurali-Edilizia Economica e Popolare – Attività Produttive – Autoparco – Acquedotto Interno
Salvatore Calcò
Deleghe:
Igiene e sanità – Servizi Cimiteriali – Beni Culturali e Ambientali – Servizi Sociali – Famiglia – Lavoro – Sicurezza sui Luoghi di Lavoro – Viabilità Interna – Verde Pubblico – Decoro Urbano – Urbanistica
Maria Saccone
Deleghe:
Sport, Turismo e Spettacolo – Pubblica Istruzione – Politiche Giovanili – Affari Generali – Tempo Libero – Partecipazione – Pari Opportunità – Edilizia Scolastica
Alcara Li Fusi, dal Papa alle feste pagane
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Il toponimo non è certo, ma potrebbe avere una relazione con il vocabolo arabo al khasr (fortezza). Nelle cronache di Plinio e Dionigi di Alicarnasso si narra che insieme ai superstiti guidati da Enea dopo la distruzione di Troia vi fosse un certo Patrone di Turio, detto Turiano, sbarcato nel tratto di costa settentrionale tra Acquedolci e Sant’Agata di Militello. Con un gruppo di compagni si addentrò nel territorio, stabilendosi in un luogo ricco di sorgenti d’acqua. Fu Turiano dunque a dare origine al primo nucleo abitativo. Il paese subì diverse dominazioni e nel corso del IX secolo fu invaso dagli Arabi che si impadronirono del castello, ritenuto una roccaforte stabile ed in posizione strategica ottima. Con l’avvento dei Normanni il borgo, per la sua vicinanza con la Val Demone, assunse il nome di Alcara Valdemone, fino al 1812, quando una legge borbonica introdusse sette intendenze (province) abolendo le precedenti circoscrizioni amministrative (Valle di Noto, Valle di Mazara e Valdemone). In quell’anno prese il nome di Alcara Li Fusi, sembra per l’importante industria della filatura tessile sviluppatasi nel luogo.
Tra i monumenti più importanti è possibile ammirare una delle torri dell’antico castello, ancora visitabile, ma anche la chiesa madre, edificata durante il periodo bizantino e ricostruita dopo il terremoto del 1490. La chiesa di San Pantaleone e la Fontana Abate, con il caratteristico lavatoio, completano gli edifici di interesse del paese.
L’economia locale è prevalentemente agricola: si coltivano soprattutto grano, vigneti ed uliveti; il territorio, particolarmente ricco di acqua, favorisce anche l’allevamento di bovini ed ovini.
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Sacro e Profano – La manifestazione religiosa principale è dedicata a San Nicolò Politi, patrono ed eremita siciliano vissuto nel XII secolo, che si celebra il 15 agosto. Considerata dagli antropologi una delle più antiche d’Italia, la Festa del Muzzuni è una festa pagana di origini elleniche. Si svolgeva il giorno del solstizio d’estate (21 giugno) per propiziare la fertilità della terra. Oggi ha luogo il 24, in onore di San Giovanni. U muzzuni è una brocca senza collo; il termine è riferito anche ai fasci di grano od alla testa del Santo, morto decapitato.
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Ad Alcara Li Fusi nacque Papa Leone II; eletto pontefice nel 682, innalzò la sua cittadina a sede vescovile, donando ad essa tutti i suoi possedimenti. Il suo pontificato durò soltanto fino al 683.
Come arrivare
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