Identità Alcamo
Amministrazione
SINDACO
Avv. Domenico Surdi
In carica dal: 21/06/2016
Deleghe:
Politiche Giovanili
Sito istituzionale
www.comune.alcamo.tp.it
Vittorio Ferro
Deleghe:
Vice Sindaco – Pianificazione Urbanistica e Sviluppo Economico – Lavori Pubblici – Servizi Manutentivi – Politiche Energetiche – Cimiteri
Dott. Fabio Butera
Deleghe:
Organizzazione e Risorse Umane – Sicurezza Urbana – Mobilità – Polizia Municipale – Protezione Civile – Programmazione Economica e Finanziaria – Bilancio e Finanze – Rapporti con gli Organismi Gestionali e le Partecipate
Dott. Lorella Di Giovanni
Deleghe:
Programmazione Fondi Europei – Turismo e Sviluppo Rurale – Cultura, Arte e Spettacolo – Servizi Scolastici
Vito Lombardo
Deleghe:
Servizio Idrico Integrato – Patrimonio – Sport – Ambiente
Stefano Alessandra
Deleghe:
Verde Pubblico – Arredo urbano – Servizi Sociali – Mobilità
Alcamo, dalla “terra di loto” alla “terra del vino”
Di grande interesse naturalistico sono le spiagge di Alcamo Marina, il Parco suburbano San Francesco, le acque termali segestane e la Riserva naturale orientata Bosco di Alcamo. Quest’ultima, istituita nel 1984, è un’area naturale protetta della Regione Siciliana situata sulla cima del monte Bonifato. La Riserva si estende per circa 200 ettari e a partire dal 1921 è stata soggetta a un’opera di rimboschimento con pino d’Aleppo, cipresso e pino domestico per rimediare ai danni causati dagli incendi e dall’incuria dell’uomo. Oggi la Riserva è importante non solo per il suo grande valore naturalistico ma anche per gli edifici di importanza storico-culturale che si trovano al suo interno o nell’immediato perimetro, tra questi ricordiamo: una necropoli preistorica, il Castello dei Ventimiglia, la Porta Regina, i resti della città fortificata di Bùnifat e il serbatoio idrico della Funtanazza.
Il suo nome si fa derivare dall’arabo col significato di terra di loto. La città fu fondata dagli Arabi intorno al 972 d.C. Una torre in rovina e ruderi dell’antico serbatoio d’acqua della Funtanazza sono le uniche testimonianze di questo periodo. Nel corso del Medioevo l’odierno centro storico era popolato da Arabi e diviso nei casali di San Vito, San Leonardo, Sant’Ippolito e San Nicolò. Dal 1060 cominciò la colonizzazione da parte dei Normanni, a cui gli Arabi si opposero strenuamente, tanto che l’imperatore Federico II di Svevia ordinò la deportazione della popolazione araba da Alcamo. Nel XIII secolo nacque in città il celebre poeta Ciullo o Cielo d’Alcamo, autore del celebre Rosa fresca aulentissima, uno dei più originali documenti in lingua italiana. Il periodo aragonese segna lo sviluppo progressivo del paese; il castello dei conti di Modica, del 1350, testimonia l’instaurarsi del feudalesimo, che si alterna a brevi periodi di demanialità regia fino alla completa abolizione dei privilegi. La popolazione di Alcamo cresce e nel XV secolo diventa un importante polo del commercio di frumento della Sicilia occidentale. In questo periodo alcune donne del paese dichiarano di esser state testimoni dell’apparizione della Madonna: nel 1547 viene ritrovata un’immagine della Vergine che ancora oggi è venerata col nome di Madonna dei Miracoli. Gli anni successivi vedono gli alcamesi decimati dalla peste; il ripopolamento avviene nel XVIII secolo, un periodo importante anche per le arti con la costruzione della chiesa madre. Nel corso dell’Ottocento Alcamo partecipa al Risorgimento ed assiste ad un progressivo peggioramento delle condizioni economiche, dovuto prima alle guerre e poi all’inflazione monetaria. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale assume il ruolo attuale di crocevia commerciale tra Palermo e la provincia di Trapani.
La principale chiesa della città è la chiesa madre, disegnata dagli architetti Angelo Italia e Giuseppe Diamante. Il suo interno è impreziosito da decine di affreschi del pittore fiammingo Guglielmo Borremans (1699). Il XVIII secolo fu anche un periodo di importanti restauri: fu eseguita allora la ristrutturazione della chiesa di Sant’Oliva, della chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo, della chiesa del Collegio e della chiesa di San Francesco di Paola. Nel 1667, su iniziativa di Mariano Ballo fu costruito il Teatro Ferrigno, oggi Teatro Cielo d’Alcamo. Tra gli edifici civili è da segnalare il castello dei conti di Modica, edificato nel XIV secolo nella vasta piazza della Repubblica per volere di Enrico e Federico Chiaramonte, successori dei Peralta nella signoria di Alcamo. Dopo vari passaggi di proprietà e ristrutturazioni, nel 1828 il castello passò in possesso del comune di Alcamo per ospitare il museo etnografico. Nel corso del Quattrocento il centro abitato fu dotato di mura difensive e delle porte Palermo, Corleone, di Gesù e Trapani. Nel 1536, in onore di Carlo V le porte Palermo e Trapani furono ricostruite e vennero aperte le nuove Porta Stella e Porta Nuova, poste all’ingresso ed alla fine dell’attuale corso VI Aprile (chiamato corso Imperiale).
Siti Archeologici
- Le rovine sul Monte Bonifato: la Funtanazza, il Castello dei Ventimiglia, Porta Regina, i resti dell’antico villaggio di Bonifato
- Le rovine nella zona di Calatubo: il Castello di Calatubo, la necropoli e le rovine del villaggio
- I resti di antiche fornaci romane ad Alcamo Marina
- Il Geosito Travertino della Cava Cappuccini risalente al Pleistocene
- Il sito archeologico in contrada Mulinello con reperti risalenti al periodo Mesolitico
- L’area adiacente al Fiume Freddo con reperti del Neolitico
Negli ultimi decenni alle attività economiche alcamesi più tradizionali, come l’agricoltura (principalmente vigneti ed uliveti collegati ad aziende vinicole) e l’artigianato, si sono affiancate attività commerciali, industriali (settore metallurgico, metalmeccanico e delle costruzioni) ed orientate all’offerta di servizi turistici (Alcamo Marina). Alcamo fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino.
in aggiornamento
Musei – Ad Alcamo sono presenti diversi Musei: il Museo Etnografico degli strumenti musicali “Gaspare Cannone”, posto all’interno del Museo d’Arte Contemporanea, nell’ex Collegio dei Gesuiti in Piazza Ciullo, ospita una collezione di 400 strumenti, tra cui rebab, sarinda, gansira, swarpeti, bansuri, takita, marambao, vojnica e iakir (provengono dall’Europa, Sudamerica, Sudafrica, Thailandia, Tibet, Nuova Guinea, Polinesia, Cina e Australia); il Museo d’arte sacra presso la chiesa madre (Basilica di Santa Maria Assunta); il Museo etnico, agricolo, pastorale ed artigianale, presso Castello dei Conti di Modica.
Biblioteche – La Biblioteca Comunale “Sebastiano Bagolino” è situata nell’ex Collegio dei Gesuiti, in Piazza Ciullo.
Teatro – Mariano Ballo, nel 1667, promosse la costruzione del Teatro Ferrigno, oggi Teatro Cielo d’Alcamo. Il castello di Alcamo ospita un teatro per l’opera dei pupi, rinato grazie all’impegno di Salvatore Oliveri, nipote del famoso puparo Gaspare Canino.
Musica- Associazioni musicali operanti ad Alcamo: il Premiato Complesso Bandistico “Città di Alcamo”, la più antica banda della provincia di Trapani, fondata nel 1880; il Brass Group, promotore dell’evento “Summertime Blues Festival”; l’Associazione Amici della Musica, promuove e organizza concerti di musica lirica, concorsi e premi internazionali; l’Associazione Culturale Musikè promuove l’arte e la musica mediante mostre, concerti, corsi, musicoterapia; l’Associazione Jacopone da Todi, nata nel 1989, recita canti gregoriani e polifonici in accompagnamento della messa in lingua latina che si svolge ogni mercoledì presso la chiesa del Santissimo Salvatore; il Coro Mater Dei, nato nel 1998, è composto da circa 30 elementi; il Coro Francesca Adragna, nato nel 2008, ha un repertorio che spazia dalle arie da operette, melodie d’opera, musiche sacre, ai canti popolari siciliani e canzoni napoletane.
Sacro e Profano – Molti gli appuntamenti ad Alcamo soprattutto legati ad eventi religiosi: oltre ai festeggiamenti del periodo pasquale e della Madonna dei Miracoli, ricordiamo gli Altari di San Giuseppe, con tipici altari lignei a gradini; la Festa del Patrocinio; la Festa della Madonna dell’Alto in settembre, con l’accensione dei falò sulle spiagge e nelle campagne, e la Festa dell’Assunta. Durante la Domenica delle Palme si svolge per le vie della città la Passione di Cristo; il Venerdì Santo si tiene la processione con maschere tipiche, con l’urna di Gesù e la vara dell’Addolorata. Il mese di maggio e dal 19 al 21 giugno, solenni festeggiamenti sono dedicati alla Madonna dei Miracoli, patrona di Alcamo. Nei mesi estivi, oltre al festival Alcamo Estate, si tiene il 10 agosto Calici di Stelle, un’ottima occasione per degustare vini locali e prodotti tipici. A questi ultimi è dedicata ad ottobre anche la mostra-mercato Identità Immutate, presso il castello dei conti di Modica. Le associazioni delle Strade del Vino promuovono, per gli amanti della buona tavola, percorsi turistici alternativi e visite alle cantine: il turista può così apprezzare il vino e la buona cucina, ritrovare gli antichi sapori ed ammirare il suggestivo paesaggio.
La cucina alcamese è molto ricca grazie soprattutto alle influenze esterne, come quelle greche (con l’uso delle olive, della ricotta salata e del miele), ed arabe (tipico è il gelato al gelsomino, scursunera, e la cassata). È durante il periodo bizantino che inizia il gusto per i formaggi piccanti e l’uso della bottarga di tonno. Al periodo normanno risale invece l’introduzione del merluzzo salato; successivi sono i pupi ri zuccaru (pupi di zucchero) che ripropongono i personaggi della Chanson de Roland come Orlando, Angelica, Rinaldo. Nel Settecento, accanto alla cucina aristocratica si diffuse la cosiddetta cucina vastasa (da vastasu, facchino), con prodotti semplici e poco costosi, rielaborati con fantasia. Tra i prodotti di qualità di Alcamo si devono citare il pregiato vino Bianco d’Alcamo DOC, l’olio extra vergine di oliva ed il melone purceddu.
- Cielo d’Alcamo (XIII secolo), poeta e padre della lingua italiana
- Mariano da Alcamo (intorno al 1555-1621), religioso e scrittore
- Sebastiano Bagolino (1562-1604), poeta e pittore
- Ignazio De Blasi (1717-1783), storico
- Giuseppe Renda, (1772-1805) pittore
- Barone Felice Pastore Cambon (1786-1862), politico e benefattore
- Giuseppe Triolo (1816-1887), barone e patriota
- Stefano Triolo (1817-1895), barone e patriota
- Girolamo Caruso (1842-1923), agronomo e docente universitario
- Benedetto Di San Giuseppe (1847-1906), politico e senatore del Regno d’Italia nella XVIII legislatura
- Pietro Maria Rocca (1847-1918), storico
- Francesco Maria Mirabella (1850-1931), storico, educatore, poeta
- Don Giuseppe Rizzo (1863-1912), presbitero, fondatore dell’omonima Cassa Rurale ed Artigiana
- Nino Navarra (1885-1917), poeta, scrittore e medaglia d’argento al valore militare.
- Pietro Montana (1890–1978), scultore, pittore e docente
- Gaspare Cannone (1893–1963), scrittore, anarchico
- Peter H. Ruvolo (1895-1943) Avvocato e Politico
- Gaspare Canino 1900-1977, puparo
- Nicola Rubino (1905–1984), scultore e pittore
- Giuseppe Cottone (1905–2009) critico letterario, poeta e docente
- Vito Guarrasi (1914-1999), avvocato e imprenditore
- Salvatore Asta (1915-2004), arcivescovo cattolico
- Gino Patti (1925-1993), pittore
- Ludovico Corrao (1927-2011), politico e senatore
- Turi Simeti 1929, pittore
- Francesco Parrino, (1931-1985), senatore e sottosegretario ai Beni culturali nel Governo Fanfani V
- Carlo Cataldo 1933 poeta, storico e docente
- Nicolò Mineo (1934), critico letterario e accademico
- Francesco Paolo Lucchese (1935), medico e deputato
- Nello Morsellino, (1936-2007); giornalista e scrittore
- Vincenza Bono (1942), Ministro per i beni culturali e ambientali nel Governo De Mita
- Franca Viola (1947), prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore
- Roberto Calia 1950, storico
- Salvatore Tartamella, (1952-2012); giornalista, pittore e cantautore
- Andrea Occhipinti (1957), attore e produttore cinematografico
- Massimo Saverio Ennio Fundarò (1958), politico e deputato
- Antonino Raspanti (1959), vescovo cattolico
- Calandra & Calandra: (Maurizio 1960 e Giuseppe 1969), Cantanti folk
- Benedetto Lo Monaco (1960), attore
- Christian Rocca (1968), giornalista e scrittore
- Stefano La Colla (tenore)
- Ignazio Corrao (1984), politico ed eurodeputato
- Giuseppe Pipitone (1987), giornalista e scrittore
- Sara Renda (1991), Étoile dell’Opéra National de Bordeaux
Come arrivare
La città è servita dall’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo con due svincoli (Alcamo Est ed Alcamo Ovest), oltre allo svincolo di Castellammare del Golfo che si collega all’entrata nord di Alcamo. È attraversata dalla strada statale 113 che collega Trapani con Messina e dalla strada statale 119 che collega Alcamo con Castelvetrano. Dista circa 40 km dall’aeroporto “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” di Palermo-Punta Raisi e circa 50 km dall’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi. La ferrovia Palermo-Trapani passa lungo la costa, la stazione di Alcamo Diramazione si trova in prossimità dello svincolo autostradale Alcamo ovest; la stazione di Castellammare del Golfo è ubicata nel territorio di Alcamo, ad Alcamo Marina.