Exit Poll: sciolto per mafia il comune di Vittoria
Decade dalla carica il sindaco Giovanni Moscato, arrivano i Commissari
Il Consiglio dei Ministri, convocato per oggi alle 12, ha deciso: sciolto per mafia il Comune di Vittoria, nel Ragusano. Decade dalla carica il sindaco Giovanni Moscato e con lui tutto il consiglio comunale, arriveranno tre commissari prefettizi che dovranno guidare l’ente per almeno un anno e mezzo, prima che la città possa tornare alle urne.
I fatti per i quali il Comune è stato sciolto riguardano la vicenda giudiziaria Exit Poll che, il 21 settembre 2017, portò all’arresto, successivamente annullato dal Tribunale del Riesame, dell’ex sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia e di suo fratello Fabio, di Raffaele Di Pietro, Raffaele Giunta, Titta Puccio e Venerando Lauretta. Scambio elettorale politico mafioso le accuse.
Il mese scorso la Direzione distrettuale antimafia di Catania, delegata dalla Procura di Catania, aveva chiuso le indagini e la posizione dell’attuale primo cittadino vittoriese si era alleggerita. Le accuse a suo carico erano di corruzione elettorale. Non era stata confermata l’ipotesi di reato del 416-ter nemmeno per Giuseppe Nicosia e Raffaele Giunta, mentre la posizione di Venerando Lauretta era stata stralciata.
Lo scioglimento di oggi è il risultato del lavoro della Commissione inviata dal Prefetto di Ragusa, e presieduta dal viceprefetto Concetta Caruso, a seguito di quel terremoto politico – giudiziario. La Commissione ha lasciato Palazzo Iacono in primavera, mettendo poi per iscritto, in una relazione inviata al Ministero degli Interni, tutto quello che era emerso dagli atti. Da qui la richiesta di scioglimento da parte del Ministero, accolta oggi dal Consiglio dei Ministri.
Valentina Frasca