Dissesto idrogeologico e pulizia dei fiumi: il Governo investe cinque milioni di euro
Gli interventi riguardano Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Siracusa e Trapani
(17 ottobre 2018)
L’autunno entra nel vivo, e la stagione delle piogge riporta in primo piano i pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico sui nostri territori. Per questa ragione, il Governo regionale ha disposto 22 interventi urgenti per pulire gli alvei di fiumi e torrenti. A disporli è stato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Il precedente intervento riguardava quattro progetti, già autorizzati in provincia di Ragusa, e adesso tocca ad altre sei province (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Siracusa, e Trapani) con una spesa complessiva di più di cinque milioni di euro.
Le analisi che hanno portato alla decisione del Governo di intervenire sono state svolte dagli Uffici del Genio Civile che, di fatto, entro la fine di dicembre svolgerà i lavori. I fondi messi a disposizione appartengono all’Autorità di bacino del distretto idrografico dell’Isola, una struttura recentemente istituita su impulso del governo regionale per colmare il gap storico rispetto al resto d’Italia.
“La sicurezza del territorio – ha spiegato il presidente Musumeci – è uno degli impegni programmatici del mio governo. Per troppo tempo gli alvei dei corsi d’acqua sono stati abbandonati, senza manutenzione ordinaria, né straordinaria. Dopo anni di incuria e degrado, stiamo intervenendo per recuperare il tempo perduto, eliminando situazioni di pericolo che possono esser causa di sciagure”.
Alla provincia di Agrigento arriveranno somme per un importo complessivo di 767mila euro; nel dettaglio, saranno destinate al comune di Licata per la rimozione dell’ostruzione della foce del fiume Salso e per il miglioramento della funzionalità idraulica (487mila euro) e a Comitini per la manutenzione di un tratto di alveo del torrente Cantarella (280mila euro).
In provincia di Caltanissetta, con un intervento di 326 mila euro, sarà pulita e ripristinata la sezione idraulica di alcuni tratti del torrente “Arenella” (posti a monte e a valle di due attraversamenti della regia trazzera Caltanissetta-Enna e, in particolare, in prossimità dell’ex stazione ferroviaria Imera e in corrispondenza delle contrade Anghilla-Cuti).
Un solo lavoro per la provincia di Enna, grazie ad una somma stanziata di 264 mila euro che servirà a mettere in sicurezza i versanti del torrente Torcicoda, a valle dell’ex discarica di porta Pisciotto.
A Messina arriva una cifra importante pari a 1,235 milioni di euro (sono cinque i progetti finanziati) e riguardano il ripristino dell’efficienza e della funzionalità idraulica nei Comuni di: Alì Terme e Nizza di Sicilia (torrente Fiumedinisi, a monte dell’attraversamento degli acquedotti Fiumefreddo e Alcantara e in corrispondenza dell’autostrada Messina-Catania, 260mila euro); Letojanni (torrente Letojanni, nel tratto a monte dell’attraversamento della condotta dell’acquedotto Alcantara, mediante la risagomatura dell’alveo, 260mila euro); Messina (torrente Ciaramita, a monte dell’impalcato di attraversamento dello svincolo autostradale Annunziata, 260mila euro); Militello Rosmarino (torrente Rosmarino, nella contrada Ramisi, in corrispondenza delle sorgenti idriche, mediante la risagomatura dell’alveo, 260mila euro); Santa Lucia del Mela (torrente Floripotema, in località Santa Maria, 195 mila euro).
Un milione di euro per la provincia di Siracusa, necessari a ripristinare il regolare deflusso delle acque in sei luoghi dove è stato segnalato un pericolo per la pubblica incolumità. E in particolare: nel canale Galermi a Priolo Gargano e Sortino (150mila euro); nella Saia Randeci, all’altezza della starda comunale Stafenna-Padro, per circa un chilometro e mezzo a valle (180mila euro) a Noto; nel fiume San Leonardo, dal ponte dei Malati sulla strada statale 194 in contrada Sabuci, fino al ponte sulla strada provinciale 67 in contrada Ponterotto di Lentini, (200mila euro); della fiumara Molinelli, dalla confluenza del fiume San Leonardo fino al ponte sulla strada provinciale 47 in contrada Balatazza di Carlentini (170mila euro); del torrente Gallo, dalla confluenza con il fiume San Leonardo fino al ponte sulla strada statale 33 in contrada Belfusina a Francofonte (170mila euro); del vallone San Calogero dalla Foce fino al ponte sulla strada statale 114, in contrada San Calogero ad Augusta (150mila euro).
Per concludere, in provincia di Trapani verrà pulita e migliorata la funzionalità idraulica di sei fiumi: il Belice, a valle della diga Garcia in prossimità delle terme Acqua Pia a Partanna (275mila euro); il Fiumefreddo, in contrada Cardella a Calatafimi (270mila euro); il Chinisia, a valle dell’aeroporto civile e militare di Birgi a Trapani (210mila euro); il San Barolomeo, in contrada Fegotto-Cavaseno nei Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo (215mila euro); il Belice, a valle della diga Garcia, a Salaparuta (205mila euro); il Lenzi Baiata, nella parte finale dello sfioratore idraulico e a valle della Diga Baiata, tra Trapani e Paceco (205mila euro). Intervento anche nel torrente Canalotto, a valle del depuratore comunale di Alcamo con 205mila euro.
Cristina Lombardo