Fermate quei pomodori africani! La protesta davanti al mercato ortofrutticolo di Vittoria

(02/08/2018)

Nuove proteste, negli ultimi giorni, davanti al mercato ortofrutticolo di contrada Fanello, a Vittoria, il più grande del Sud Italia.

E’ stata indetta e portata avanti questa settimana dal Comitato Anticrisi Agricoltura Sicilia, insieme al responsabile provinciale della Lega di Ragusa, Luigi Melilli, dato che, nonostante i reiterati incontri con il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci (al quale è stato chiesto di non spegnere i riflettori sul grave stato di crisi in cui si trovano gli agricoltori della fascia trasformata, che subiscono la concorrenza della merce importata dai Paesi del Nord Africa come Marocco, Egitto e Turchia, e i bassi prezzi di vendita dei prodotti), le decisioni dell’Europa che sembrano voler andare verso tutt’altra direzione.

A far scattare la molla dell’indignazione il fatto che si voglia portare la quantità del pomodoro da far arrivare dalle zone sahariane da 900 a 5000 ettari. “I produttori siciliani non ci stanno – si legge in una nota – e per questo la nostra iniziativa è partita lunedì mattina davanti ai cancelli del mercato. Alla chiusura di una annata agraria disastrosa, che sta vedendo gli agricoltori in gravi difficoltà per poter acquistare la plastica, le piantine, le nitrature e per poter impiantare la nuova campagna, mentre le banche imperterrite chiedono i rientri, non elargiscono nuovo credito, e si continuano a mettere all’asta case e aziende degli agricoltori in difficoltà, nè la politica nè le Istituzioni intervengono e l’Europa continua ad aprire le porte ai Paesi del Nord Africa concedendo a breve, al Sahara Occidentale, di aumentare le produzioni da 900 ettari a 5000 ettari, con costi nettamente inferiori ai nostri. Vittoria e le città agricole vicine – dice, infine, il Comitato – stanno rischiando il tracollo, i nostri figli stanno partendo per cercarsi un futuro altrove ed interi nuclei familiari stanno abbandonando le nostre comunità”.

La protesta è durata meno di due giorni, perché già martedì pomeriggio il Prefetto di Ragusa, Filippa Cocuzza, ha fatto spazio nella sua fitta agenda per una delegazione del Comitato e ha ascoltato le problematiche e le richieste di Angelo Giacchi, Salvatore Di Bona, Giuseppe Zisa e Luigi Melilli, che si sono fatti portavoce dell’intera categoria. “E’ stato un colloquio durato più di un’ora – ha spiegato Giacchi – nel corso del quale siamo stati felici di trovare un Prefetto preparato, disponibile, che conosce bene la materia e le attività del nostro Comitato. Abbiamo chiesto a Sua Eccellenza un intervento, affinché contatti il Ministro per le Politiche Agricole e qualche europarlamentare, oltre ad intensificare una interlocuzione diretta con il Governatore Musumeci per avere riscontri alle tante istanze avanzate e ancora in attesa di risposta. Abbiamo parlato anche del tavolo anticrisi di Palermo, e il Prefetto era già al corrente delle sue risultanze. Si è preso del tempo per darci delle risposte, ma ci ha garantito che si sarebbe attivata nel giro di poche. Siamo fiduciosi, ma naturalmente non ci fermeremo”.

Valentina Frasca

 

Botón volver arriba