L’allarme del Commissario Piazza: «Se non arrivano i fondi, a settembre non potremo più garantire i servizi»

(31/07/2018)

Allo stato attuale, se non arriveranno fondi e trasferimenti, alla fine di agosto, al massimo entro i primi di settembre, non saremo più in grado di gestire gli obblighi e le competenze della provincia, e dovremo dire basta alla manutenzione delle strade e delle scuole e a tutti i servizi che fino ad oggi, tra mille difficoltà, abbiamo cercato di garantire”.

A parlare è il Commissario del Libero Consorzio di Ragusa, Salvatore Piazza, nominato il 30 gennaio scorso e riconfermato il 5 luglio, fino al 30 settembre. La dismissione del patrimonio immobiliare dell’ente, sulla carta, è iniziato nel novembre del 2016, con la messa in vendita, tra le altre cose, della caserma dei Carabinieri, di Palazzo Floridia a Modica e di Palazzo Pandolfi a Pozzallo. “Un atto deliberato per obbligo di legge, per pareggiare il bilancio in qualche modo” lo definisce Piazza, che non nasconde la sua preoccupazione per le sorti di quello che era uno degli enti più virtuosi in Italia e che, dal momento della riforma delle province, è in caduta libera, come tutti gli altri. I servizi da garantire al territorio sono sempre gli stessi, i soldi sempre meno. Ci sono le strade da mantenere in sicurezza e le scuole superiori da sistemare per i nostri studenti, i servizi sociali da assicurare alle fasce più deboli della popolazione e la spesa corrente da coprire, per garantire il pagamento degli stipendi dei dipendenti e il funzionamento degli uffici.

Abbiamo approvato nei termini il conto consuntivo, ma non il bilancio di previsione 2018 – spiega Piazza, che continua – per quanto riguarda le strade, abbiamo già deliberato una serie di interventi che l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, ci ha assicurato che finanzierà. Quindi, sotto il profilo degli investimenti, siamo garantiti per quasi 5 milioni, i progetti sono già approvati e la delibera è stata approntata, bisogna solo aspettare i tempi tecnici della Regione per indire gli appalti. Ci sono poi gli interventi finanziati con i fondi Ex Insicem, e a fine mese sarà completata la bretella che, sulla Ragusa – Catania – permette di uscire in contrada Coffa e arrivare subito all’aeroporto di Comiso”.

Altro tema delicato: gli studenti diversamente abili. Sono anni che si va avanti senza una programmazione seria, improvvisando e tamponando, non a caso numerose sono state le proteste delle famiglie interessate. “E’ una funzione che ormai ci viene delegata dalla Regione – afferma il Commissario – e quello che posso assicurare per il momento è che dal 1 settembre garantiremo il servizio per due ore, con anticipazioni nostre di cassa. Se, però, non arriveranno i soldi della regione, al massimo potremo arrivare fino a dicembre. Di solito, questi trasferimenti arrivano entro l’anno – tranquillizza poi – ma, se così non dovesse essere, ci saranno di nuovo problemi perché non possiamo fare debiti fuori bilancio. Quando i soldi arriveranno, dalle due ore si passerà a tre”.

A Viale del Fante oramai non si spreca nulla, e si garantisce solo l’essenziale. Niente feste e sagre, si pensa solo alle necessità della comunità. E lui, il Commissario Piazza, con un passato da segretario e da direttore generale dell’Ente ai tempi della Presidenza Antoci, è chiamato a fare il ragioniere, l’avvocato, il padre di famiglia. E’ lui quello che deve far quadrare i conti, e decidere per cosa spendere e per cosa no. “Riesco in questo compito delicato – racconta – perché, negli anni, ho imparato a conoscere a fondo non solo la macchina amministrativa, ma anche le risorse umane che la mandano avanti, e con loro si riesce a ragionare bene e a coordinare i servizi nel modo migliore”.

Ma cosa ne pensa, il Commissario Piazza, della recente sentenza che stabilisce, per le ex province, le elezioni di secondo livello? “Un ente di questo tipo – risponde – dovrebbe essere amministrato da una persona eletta direttamente dal popolo e che si dedica solo a questo. Invece, sulla scorta di questa decisione, sarà un’assemblea dei sindaci ad eleggere il suo rappresentante che, come se non bastasse tutto quello che una carica di primo cittadino comporta, si dovrà assumere pure l’onere di guidare il Libero Consorzio. E’ un modello gestionale con forti limiti, senza considerare che non riconosce la democrazia diretta”.

Quali scenari, dunque, potrebbero aprirsi, nel breve e medio termine, per l’ex Provincia Regionale di Ragusa? “Il peggiore in assoluto – dice- potrebbe essere quello della dismissione, nel caso in cui non si trovino risorse alternative e si vada avanti con la follia del prelievo forzoso operato dallo Stato. A quel punto, non ci sarebbero più soldi per garantire la prosecuzione dei servizi, il personale dovrebbe andare in mobilità, gli immobili ceduti. Oppure, se si troveranno le risorse per restituirci quanto preso con il prelievo forzoso, avendo sempre gestito molto bene l’Ente in passato, il Sindaco – Presidente si troverebbe a gestire una realtà tutto sommato tranquilla. Terza ed ultima ipotesi: si modifica la legge Del Rio e si permette ai cittadini di tornare alle urne, eleggendo direttamente tutti i presidenti dei liberi consorzi”.

Una soluzione, quest’ultima, che per Piazza sarebbe la migliore e che non sembra poi così remota dato che il 24 luglio scorso c’è stata un’apertura, in tal senso, da parte del Consiglio dei Ministri.

Valentina Frasca

Botón volver arriba