Vittoria senz’acqua, tra negligenza e delinquenza
E’ un problema vecchio quanto il mondo quello della carenza di acqua a Vittoria. Alcuni quartieri sono più interessati di altri, a causa di una rete idrica vetusta, danneggiata, che negli anni non è stata riparata a dovere.
Adesso, però, alla negligenza e alla trascuratezza, si aggiunge anche la delinquenza. Da qualche mese, infatti, ignoti, a più riprese, hanno manomesso le saracinesche della rete e le aste di manovra, la metà delle quali è stata rubata, causando una forte crisi per tutto il periodo estivo.
Una crisi che la triade prefettizia, che regge le sorti di Palazzo Iacono a seguito del commissariamento, ha cercato di affrontare con i mezzi a propria disposizione, inviando autobotti e commissionando piccole riparazioni. Adesso che si è avuta contezza del fatto che dietro i rubinetti a secco si nasconda altro, però, si è deciso di non tacere e di informare la collettività su come stiano realmente le cose.
Diverse le segnalazioni inoltrate alla polizia, che sta indagando per arrivare all’individuazione dei responsabili, ma il Prefetto Filippo Dispenza sabato a mezzogiorno ha voluto convocare urgentemente la stampa davanti al teatro Vittoria Colonna per esprimere la propria indignazione, e ha parlato di “vergognoso atto ostile compiuto nei confronti della città e dei cittadini”.
“Si tratta di un gesto criminale, odioso e irresponsabile – ha poi proseguito – perché l’acqua è vita. Un simile atto è segno, oltre che di criminalità mafiosa, anche di assoluta barbarie e inciviltà. Qualcuno, nei giorni scorsi, ha chiesto pubblicamente che cosa stiano facendo i commissari per garantire l’acqua a tutti i cittadini di Vittoria. Oggi, alla luce di quanto abbiamo scoperto e segnalato alle forze dell’ordine, bisognerebbe chiedersi piuttosto che cosa fanno i criminali che sabotano il sistema di erogazione idrica e lasciano a secco la città, non facendo arrivare l’acqua nelle case dei Vittoriesi. Negli uffici del Comune sono arrivate numerose telefonate di cittadini indignati ed arrabbiati perché l’acqua non giungeva nelle loro case e avevano difficoltà a preparare i pasti per i bambini! E anche le scuole hanno sofferto del sabotaggio idrico. Sappiano, questi signori, che la Commissione straordinaria rispedisce al mittente i loro messaggi mafiosi: evidentemente non hanno capito con chi hanno a che fare. Non ci intimoriscono, che sia chiaro, anzi ci danno più forza per andare avanti fino in fondo nella nostra azione, a tutela dei cittadini onesti e perbene”.