Strade e ferrovie iblee, tra rinvii e interrogazioni parlamentari
(5 ottobre 2018)
Dalle strade alle ferrovie, il territorio siciliano, si sa, non gode di buona salute. Ed è di oggi la notizia che la procedura di gara per i lavori relativi al potenziamento dei collegamenti stradali fra la S.S. 115 Comiso-Vittoria, l’aeroporto di Comiso e la S.S. 514 Ragusa-Catania è slittata di poco più di un mese.
A renderlo noto è il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, spiegando che il motivo risiede in una rettifica del bando e del disciplinare di gara, a seguito dell’introduzione della categoria scorporabile OS12-A “barriere stradali di sicurezza” e della rimodulazione di alcuni importi. Pertanto, per evitare eventuali ricorsi, si è deciso di stabilire una nuova data di consegna delle offerte, e l’Urega di Ragusa ha fissato la ‘nuova’ prima seduta della Commissione di gara per il 14 novembre. Pertanto, il termine ultimo di presentazione delle offerte è fissato per il 9 novembre 2018 alle ore 13.
Il progetto per la realizzazione del lotto 3 dei collegamenti stradali a supporto dell’aeroporto di Comiso è stato finanziato sulla base delle risorse programmabili sul Pac (Piano Azione e Coesione) Sicilia, e la sua dotazione finanziaria è di 31 milioni e 150 mila euro. Il Libero Consorzio ha predisposto il progetto esecutivo che prevede la realizzazione del collegamento dall’aeroporto alla s.p. 4 Comiso-Grammichele e la realizzazione delle opere idrauliche con i lavori di adeguamento del canale a margine dell’aeroporto di Comiso, lungo la strada provinciale n. 5, per evitare l’allagamento della pista in caso di avverse condizioni meteorologiche.
Passando, invece, alle ferrovie, il parlamentare nazionale Nino Minardo ha presentato un’interrogazione ai Ministri dei Beni Culturali, del Turismo, delle Infrastrutture e dell’Economia per inserire la tratta Scicli – Modica – Ragusa nell’elenco delle linee destinate a diventare ferrovie turistiche grazie alla legge 9 agosto 2017, n. 128 che reca “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione, situate in aree di particolare pregio culturale, naturalistico o archeologico”. Nell’elenco sono state infatti istituite in Italia ben 18 linee di cui quattro in Sicilia: Alcantara Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa-Porto Empedocle; Noto-Pachino, ma manca proprio la Scicli-Modica-Ragusa che, ormai in declino, rischia di morire.
“Considerata un ‘ramo secco’ – scrive l’On. Nino Minardo – è dimenticata da tutti anche se attraversa luoghi meravigliosi e pieni di storia nel triangolo del Val di Noto, riconosciuto Bene dell’Umanità. Ho anche chiesto ai Ministri competenti di verificare come siano stati utilizzati i 3 milioni di euro raccolti, grazie alla generosità degli italiani, attraverso l’iniziativa MaratonArte del 5-6-7 Ottobre 2007, dove era presente anche questa tratta insieme ad altri sei siti culturali italiani”
Valentina Frasca