Passaggio a livello sulla Vittoria – Comiso: prende corpo l’idea di un sottopassaggio
(07/08/2018)
Si è tornati a parlare del problema del passaggio a livello all’ingresso di Vittoria, in direzione Comiso, ieri mattina a Catania, alla presenza dell’assessore regionale Marco Falcone, del Dirigente di RFI Michele Laganà e del sindaco di Comiso Maria Rita Schembari.
La soluzione prospettata è quella di un sottopassaggio e, nelle more che venga realizzato, l’utilizzo di una via secondaria da mettere in sicurezza.
L’annosa questione rappresenta un vero disagio, soprattutto in alcune fasce orarie, tanto per Comiso quanto per Vittoria, senza considerare il pericolo che quel passaggio a livello comporta, dato che si trova non distante dall’ospedale Guzzardi e blocca spesso le ambulanze.
Qualche settimana fa il sindaco Schembari ne aveva discusso con il collega vittoriese, Giovanni Moscato, ma adesso, alla luce del commissariamento del comune di Vittoria, a portare sul tavolo della discussione il problema, è stato il primo cittadino di Comiso. La costituzione di un unico polo ospedaliero tra le città di Comiso e Vittoria pone la soluzione della barriera viaria come assolutamente prioritaria e oramai ineludibile, e l’assessore Falcone ha sollecitato l’ingegnere Laganà a compiere ogni sforzo per risolvere definitivamente questo grave limite. L’ingegnere Laganà, dal canto suo, ha assicurato l’attivazione delle procedure necessarie al progetto di un sottopassaggio. Nelle more che tale opera possa essere completata, il sindaco Schembari ha chiesto all’assessore la disponibilità ad accogliere un progetto di messa in sicurezza di una via secondaria, già utilizzata da alcuni automobilisti, per eludere l’ostacolo frapposto dalle sbarre.
E sempre i tema di strade e viabilità, è stata firmata nella sede della Regione Siciliana a Catania, la convenzione per la realizzazione della Metroferrovia di Ragusa. Sono passati 22 anni dalla stesura del primo progetto, già finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione con 18 milioni di euro, e che punta alla riqualificazione della periferia storica della città, attraverso il collegamento con la zona moderna, e adesso, se i tempi saranno rispettati, entro 4 anni l’opera vedrà la luce.
La metroferrovia attraverserà Cisternazzi, Colajanni e Carmine, Ragusa Centrale e Ragusa Ibla. Ragusa sarà la seconda città in Sicilia ad avere un sistema di collegamento simile, dopo Messina. Secondo il cronoprogramma lo studio di fattibilità dovrebbe essere pronto entro 9 mesi al massimo, e il progetto esecutivo dopo 7 mesi quindi, nel 2019 il cantiere sarà attivo e l’opera dovrebbe essere inaugurata a settembre 2022.
Valentina Frasca