Le criticità del mercato ortofrutticolo più grande del Sud sul tavolo dei Prefetti vittoriesi

(07/09/2018)

Con i suoi 246mila metri quadrati di superficie e i suoi 74 box, è il mercato ortofrutticolo più grande del sud Italia, quello attorno al quale ruota l’economia di un’intera città, Vittoria, e di un immenso indotto, ma che negli anni ha attirato anche le attenzioni del malaffare.

Ieri mattina la Commissione prefettizia, che regge il comune di Vittoria dopo lo scioglimento per mafia, ha incontrato, a Palazzo Iacono, una delegazione dei concessionari che operano nella struttura mercatale, guidata dal presidente, Gino Puccia. Diverse le tematiche affrontate: dalla tracciabilità dei prodotti commercializzati all’interno ai controlli agli ingressi, fino alle novità sulle concessioni dei box. L’incontro era stato chiesto da Puccia i primi di agosto.

“Siamo soddisfatti del colloquio – hanno dichiarato i commissari prefettizi e a breve calendarizzeremo incontri periodici per fare il punto della situazione”. “Sono davvero contento dell’esito di questo incontro, sono tre professionisti che sanno il fatto loro, li ho invitati a venire al mercato e ci hanno detto che lo faranno spesso per vedere come movimentiamo la merce” ha commentato Gino Puccia. 

I concessionari hanno sollecitato chiarimenti su alcune questioni, in primis, come detto, quella della tracciabilità. “Più di un anno fa avevamo chiesto all’amministrazione Moscato di programmare degli incontri per trattare questa problematica, come facevamo una volta con il Colonnello Fallica della Guardia di Finanza, ma non c’è stato alcun riscontro. Adesso i Commissari ci hanno garantito che lo faranno”. E dal Comune la triade conferma e fa sapere: “Lavoreremo per predisporre un vademecum che consenta di operare nella massima trasparenza, perché il nostro obiettivo è eliminare il malaffare e assicurare il pieno rispetto delle leggi”.

Sul tappeto, anche la questione dei controlli all’ingresso del Mercato. “All’interno della struttura – hanno dichiarato i commissari – devono stare solo le persone che ne hanno titolo. Abbiamo anticipato che d’ora in avanti ad effettuarli sarà la Polizia municipale, e non più il personale di Vittoria Mercati”. “Abbiamo sempre auspicato i controlli – aggiunge Puccia – perché non abbiamo niente da temere e vorremmo che ci fosse una svolta, per debellare, una volta per tutte, eventuali casi di malaffare che dovessero essere accertati, ma non siamo noi le persone preposte a controllare ingressi e uscite. Noi commissionari possiamo solo chiedere alla persona alla quale vendiamo delle informazioni di tipo commerciale. I controlli – prosegue – non hanno mai funzionato in passato, e anche da quando si paga e si è registrati ci sono anomalie. Speriamo ora vengano debellate”.

Durante l’incontro si è discusso pure della questione delle concessioni dei box, rispetto alla quale i concessionari hanno chiesto delucidazioni. “Stiamo rivedendo il regolamento del Mercato – è stata la risposta della Commissione – e anticipiamo sin da ora che il nostro intendimento è quello di rimetterli a bando tutti e 74, assicurando specifiche tutele alle persone oneste che operano da tempo nella struttura, con serietà e saggezza. Vogliamo tutelare l’economia sana creata dalla gente onesta che ha sempre rispettato le regole”. “Questo è un punto davvero critico – dice Puccia in merito – perché paradossalmente non sappiamo neanche se siamo autorizzati ad operare in quei box. I commissari hanno visto che ci sono criticità che vanno risolte, soprattutto nel caso in cui vengano accertate ingerenze esterne. Quanto ai box chiusi nel 2013 non si sa ancora nulla, perché la commissione che aveva redatto il punteggio per assegnarli ricevette delle minacce e tutto si fermò”.

Il Presidente dei concessionari, Gino Puccia

Sul tavolo anche altri problemi, più o meno grandi. Come il fatto che siano stati tolti i contenitori dei rifiuti ma nessuno passi a ritirare quelli differenziati, o la mercuriale agricola, il cui ripristino spetta alla Vittoria Mercati, o ancora la questione degli avvisi vendita, che ha scaldato davvero gli animi. “Tempo fa ci era stato chiesto di farli telematici – spiega Puccia – sia per la mercuriale che in attuazione del decreto del Ministro Madia. Noi ci siamo fatti installare il software e lo abbiamo fatto, ma da qualche settimana la Polizia Municipale vuole anche quello cartaceo e sta elevando sanzioni di 250 euro a chi non lo abbia fornito perché, ci hanno detto, il software non era omologato e non funzionava bene”. Il software in questione è stato fornito dal Comune, per questo il comandante Cosimo Costa è intervenuto ieri all’incontro, ma il Prefetto Dispenza, rende noto Puccia, ha accertato che l’errore non è stato dei concessionari e ha chiesto che tutte le multe elevate fino ad oggi vengano annullate.

Fin qui l’incontro e i problemi, ma alla domanda se da dieci anni a questa parte lui abbia visto le cose migliorare o peggiorare all’interno della struttura mercatale la risposta è immediata: “Peggiorare, e i motivi sono molteplici. L’altra faccia della medaglia di controlli troppo certosini è che, per quanto necessari, possano scoraggiare il produttore a venire al mercato. In fondo, ormai può scegliere liberamente dove portare il proprio prodotto, anche nei magazzini all’esterno che fanno il loro lavoro in un’ottica di concorrenza leale. Il danno d’immagine che abbiamo subito, poi, è stato immenso. Ci hanno descritto – prosegue Puccia – come un covo di mafiosi, e questo non ci ha fatto operare serenamente; è diminuita la merce, molti acquirenti sono falliti, ci sono zone dove prima non si produceva e ora si fa, alterando equilibri storici. L’unica magra consolazione è che la crisi non è solo nostra, purtroppo c’è un disastro da tutte le parti, e in tutto questo la GDO ormai fa il bello e il cattivo tempo 12 mesi l’anno”.

Valentina Frasca

 

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