Gela: da un quartiere abbandonato parte la rinascita, grazie ai giovani di Smaf
(25 settembre 2018)
Prima di uscire di casa, ogni giorno, riempiono le loro borse e cartelle con pennelli, colori, romanzi e poesie. Stanno attenti a non dimenticare nulla di ciò che serve ad iniziare la giornata. Una cosa, in questi anni, non hanno mai lasciato a casa: la speranza. Loro sono i ragazzi di Smaf, l’associazione nata nel maggio del 2015 dalla comune volontà di ridisegnare nuovi spazi, destinati ai giovani della città, a Gela. Dinanzi al pessimismo diffuso e alla rassegnazione imperante, che paralizzano ogni spiraglio di cambiamento, decidono di farsi loro stessi portavoce di un moto di rinascita. Cominciano con l’adozione di uno dei quartieri dell’antico centro storico, il Canalazzo, da anni abbandonato all’incuria generale. Pochi coloro, per lo più anziani, che, legati ai ricordi di una vita, sono rimasti ad abitare quelle strade, inghiottite dal silenzio, prima che l’arrivo dei giovani di Smaf investisse il quartiere di entusiasmo e novità, rendendo partecipi gli stessi abitanti.
“Eravamo abbandonati da tutti – ci dice, commossa, la signora Carmela, che continua – “Soffrivo la solitudine. Adesso ho un motivo per tornare a guardare con gioia il mio quartiere“. “Grazie a questi ragazzi – aggiunge Giovanna – abbiamo passato un’estate diversa. Le loro voci mi hanno tenuto compagnia”.
Da luogo di desolazione e abbandono, oggi il Canalazzo è divenuto centro propulsore di energie positive e punto di riferimento per artisti e appassionati della città e non solo. Tanti gli eventi promossi in questi anni, dal presepe vivente, durante le festività natalizie, agli incontri di lettura e ai dibattiti. Un importate risultato, frutto di una rivoluzione culturale, intima e interiore. È nell’intimità delle coscienze, infatti, che viene piantato e fatto germogliare il seme della ribellione all’immobilità e all’indifferenza. È qui che si sceglie se morire o rinascere, perché il bello, per esprimersi all’esterno, ha bisogno di attecchire in ciascuno di noi, diventare filtro per i nostri occhi, chiave e metro di apertura al mondo.
Lo scorso luglio, Smaf ha aggiunto un tassello significativo al proprio operato, lanciando Art Flow, un progetto di riqualificazione urbana, che dal Canalazzo vuole estendersi a tutta la città di Gela. Durante le settimane estive, sono stati organizzati workshop e collettive di Street Art, che hanno radunato oltre cento ragazzi, attraverso un passaparola, avvenuto grazie all’ausilio dei social. Tra gli artisti che lavorano ad Art Flow, Roberto Collodoro, Fortunato Pepe e Marco Claude, collaboratore di Farm Cultural Park. A supportare i ragazzi di Smaf nel progetto di riqualificazione urbana, anche due grandi istituti, l’Adi Sicilia, con l’architetto gelese, di fama nazionale, Vincenzo Castellana, e l’Università Kore di Enna, che al Canalazzo ha indirizzato tre progetti di studio.
“Crediamo fermamente – afferma il presidente di Smaf Gaetano Arizzi – che Gela abbia bisogno di più persone di volontà e di meno lamentele. Non c’è stato un solo giorno in cui non abbiamo trovato una difficoltà, ma crediamo fermamente che gli ostacoli non possano fermare l’azione, se questa, alla base, ha una forte volontà. Se desideriamo che questa città diventi un luogo migliore, non possiamo aspettare che terzi facciano il lavoro al posto nostro. Dobbiamo essere noi cittadini gli artefici di un cambiamento che ci riguardi in maniera importante. Voglio contraddire quanto dichiarato da un artista locale di fama internazionale pochi giorni fa, il quale ha definito Gela una città senza futuro e senza colori. Gela è una città piena di colori, che sono le speranze e la volontà dei giovani di oggi. Non accettiamo questa definizione, a nome di tutti quei ragazzi che rifiutano di essere descritti come una generazione in bianco e nero”.
L’associazione Smaf è a lavoro, in queste ore, per l’organizzazione della Via degli Odori, che vedrà una strada del Canalazzo diventare vetrina dell’esposizione di un centinaio di piante di varietà mediterranea, donate dal privato Emilio Giudice. L’evento si svolgerà con tutta probabilità entro il mese di ottobre.
Alice Palumbo