Giornata Mondiale dell’Alzheimer: a Caltagirone tutti in fattoria!
(20 settembre 2018)
Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer, ed il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI). In Italia sono circa 600 mila i malati di Alzheimer, pari al 4% della popolazione over 65, e in occasione della Giornata Mondiale, l’Associazione AIMA di Caltagirone e il centro diurno Alzheimer, che ha sede all’ospedale Gravina di Caltagirone, hanno organizzato una giornata all’aperto nella Fattoria Alisea.
I pazienti hanno partecipato alle varie attività della fattoria pedagogica, che ha messo a disposizione di ogni ospite il proprio staff. Diverse le attività: dal “laboratorio aperto” al “percorso della natura” con visita guidata, per riassaporare le tradizioni, toccando con mano la natura e sollecitando gli stimoli mentali. Questa malattia, subdola e silenziosa, porta via drammaticamente i ricordi, l’identità, e ancora oggi non esiste una cura.
Gli utenti si sono relazionati anche con gli animali della fattoria: pavoni, cavalli, capre e oche. Sono, infatti, ormai risaputi e scientificamente provati i molteplici benefici della Pet Therapy, che sviluppa e aiuta i processi di apprendimento e favorisce i ricordi; accarezzare l’animale e prendersene cura suscita sensazioni positive, stimola i sensi e l’empatia, mettendo in pausa le preoccupazioni.
Sono 58 gli utenti del centro diurno, supportati, oltre che dai farmaci, anche dalla fisioterapia e dalla musicoterapia, e il centro viene incontro anche alle esigenze dei familiari dei malati con misure informative sulla malattia. Ogni anno l’ambulatorio di Caltagirone registra una media di 300 ingressi di pazienti affetti da demenza. A questo proposito, la presidente di AIMA Caltagirone, Rosalba Matto, ricorda che “sono circa un milione gli italiani che soffrono di demenza, e questo dato rischia di crescere anno dopo anno. AIMA Caltagirone si impegna a stare accanto ai pazienti affetti di Alzheimer e a regalare momenti di socialità che distraggano i soggetti dai momenti bui e di sconforto che la malattia può dare, restando anche accanto ai familiari che devono affrontare giorno dopo giorno le difficoltà insieme ai propri cari”.
(Guarda il video con le interviste alla d.ssa Maria Selene Tarascio – psicologa centro diurno Alzheimer -, alla d.ssa Maria Leonardi – musicoterapista centro diurno Alzheimer -, alla d.ssa Valmara Baraldo -Psicologa progetto Disturbi cognitivi e demenze -, e al dr. Francesco Federico, musicoterapista centro diurno Alzheimer)
Jessica Montemagno