Il territorio urbano di Modica, alle pendici dei Monti Iblei, si sviluppa su un esteso altipiano solcato da profondi canyon, localmente chiamati cave.

La città sorge sulla confluenza di due fiumi a carattere torrentizio che dividono l’altipiano in quattro colline: Pizzo a nord, Idria ad ovest, Giganta ad est e Monserrato a sud. I due fiumi, Pozzo dei Pruni e Janni Mauro ,ormai asciutti e coperti nel tratto urbano, si uniscono a formare il Modicano, il cui alveo è stato coperto nei primi del Novecento divenendo l’odierno Corso Umberto I, asse principale della città.

Il Modicano, fino ai primi decenni del Novecento, aveva dignità di fiume perenne in quanto alimentato da sorgenti permanenti, fra le quali spicca la Fontana Grande che, fra il Cinquecento e l’Ottocento, alimentava nel tratto modicano del fiume, ben 23 mulini ad acqua. La città si suddivide in due aree: Modica Alta e Modica Bassa. Il territorio comunale comprende anche una piccola porzione di litorale, dove è situata la baia di Marina di Modica. Le strade strette, le abitazioni addossate a costoni rocciosi, le scalinate e la sua classica conformazione a gradoni, ricordano l’impianto medievale del centro storico, tutto avviluppato intorno allo sperone della collina del Pizzo, sul quale si ergeva inaccessibile il Castello.

Molte abitazioni della parte vecchia della città, sono spesso l’estensione delle antiche grotte, abitate fin dall’epoca preistorica. Ad oggi, sono state censite circa 700 grotte, una volta abitate. Con il suo inconfondibile stile barocco, Modica rappresenta una delle località più scenografiche dell’intera Sicilia. La campagna circostante è caratterizzata da una fitta rete di muri a secco che delimitano gli appezzamenti di terreno, ricchi di maestosi carrubi, molto frequenti in tutto il territorio provinciale.