Foibe, la “Giornata del Ricordo” con le iniziative della Regione Sicilia nei luoghi di cultura
"Dopo le iniziative con cui abbiamo rievocato la tragedia della Shoah - dichiara il presidente Musumeci - ho voluto che la nostra comunità regionale e le sue istituzioni culturali celebrassero il "Giorno del Ricordo", opportunamente istituito dal Parlamento della Repubblica"
(6 febbraio 2020)
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per il tramite del dipartimento dei Beni culturali, diretto da Sergio Alessandro, ha affidato ai propri istituti e luoghi della cultura le rievocazioni legate al “Giorno del Ricordo“. Istituito come solennità civile nazionale, il 10 febbraio di ogni anno serve a conservare e rinnovare la “memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”.
“Dopo le iniziative con cui abbiamo rievocato la tragedia della Shoah – dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ho voluto che la nostra comunità regionale e le sue istituzioni culturali celebrassero il “Giorno del Ricordo”, opportunamente istituito dal Parlamento della Repubblica. Si tratta di una serie di eventi attraverso i quali la cultura e l’arte si mettono al servizio della verità e della memoria storica con una visuale indipendente che non è divisiva ma, al contrario, unificante e ispirata al valore comune della coesione nazionale”.
Tra gli eventi in programma: la mostra “Foibe” dell’artista triestina Sharon Ritossa, curata da Helga Marsala al Museo Salinas di Palermo e la presentazione del libro di Fabio Lo Bono “63” al Villino Florio di Palermo a cura del Centro regionale inventario e catalogazione.
Dopo l’esposizione di documenti antichi sulla Shoah, il Museo Salinas, diretto da Caterina Greco, continua questo viaggio tra gli anni feroci di metà secolo scorso: stavolta con un progetto espositivo di Sharon Ritossa, in una chiave tutta contemporanea. I due eventi si connettono, dunque, nel segno della memoria e della custodia del sapere, contigue negli spazi oltre che negli spunti di partenza. Tra le sale del primo piano trova posto, con un inedito allestimento studiato ad hoc e una nuova produzione video, l’articolata ricerca dell’artista sulle Foibe, vicenda a lungo dimenticata, spesso negata o ideologizzata, non sufficientemente capita e restituita a una corretta dimensione storica e culturale. Il numero delle vittime – diverse migliaia – è tutt’ora incerto e difficilmente calcolabile, tra dispersi, cadaveri senza nome, resti rinvenuti e corpi perduti nell’oblio della storia.
“Le foibe – spiega la curatrice della mostra Helga Marsala – non sono spunto di una contesa ideologica, né argomento di una narrazione retorica, facilmente emotiva, tra cronaca e romanzo. È piuttosto il gesto di una studiosa, condotto tra fotografia concettuale, ricerche d’archivio e riflessioni di natura estetica intorno allo sguardo, ai processi della visione, alla tensione tra visibile e invisibile, alla percezione del vuoto. Sempre indagando la natura del paesaggio e il ruolo del territorio nelle dinamiche socio-culturali».
Inoltre le tre biblioteche della Regione Siciliana, lunedì 10 febbraio, offriranno in consultazione al pubblico libri, manoscritti e documenti d’epoca che raccontano la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe. Una selezione di testi conservati nelle tre sedi verranno esposti assieme a manoscritti e ritagli di giornali di quel periodo.