Il presepe vivente di Monterosso Almo chiude con 13mila presenze e supera nuovi traguardi
"E i numeri ci raccontano tutto – sottolinea il presidente dell’associazione Amici del Presepe, Paolo Tavano – perché siamo stati in grado di migliorare le performance dello scorso anno"
(8 gennaio 2020)
Ieri vi abbiamo parlato della chiusura dei presepi viventi di Ragusa, i quali, nonostante siano degli allestimenti dalla recente tradizione, vedono accrescere i loro visitatori di anno in anno. Oggi, invece, Ialmo si sposta a Monterosso Almo, per il resoconto del presepe vivente più antico degli iblei. Anche quest’anno si sono registrati numeri eccezionali per la 35esima edizione che ha chiuso i battenti lunedì scorso con la quinta delle cinque giornate programmate. I vicoli, gli anfratti e le vecchie abitazioni del quartiere Matrice hanno ripreso a brulicare di vita, regalando emozioni a tutto spiano ai visitatori che, neppure in quest’ultima occasione, e sfidando il freddo, hanno voluto fare mancare la loro presenza. “E i numeri ci raccontano tutto – sottolinea il presidente dell’associazione Amici del Presepe, Paolo Tavano – perché siamo stati in grado di migliorare le performance dello scorso anno. Nelle cinque giornate i visitatori complessivamente sono stati oltre 13mila e, per di più, provenienti da ogni parte della Sicilia e anche dalla Calabria. Insomma, un resoconto davvero straordinario quello che possiamo fare e che la dice lunga su come questa tradizione vada il più possibile tutelata e salvaguardata”.
Il presidente Tavano, poi, ringrazia tutti i figuranti che hanno animato questo evento tradizionale del presepe, l’amministrazione comunale per il patrocinio e la logistica, gli sponsor che hanno sostenuto i vari appuntamenti e, “soprattutto, i numerosi visitatori che ci hanno fatto l’onore di venirci a trovare – chiarisce – sfidando il gelo di alcune serate. E’ stato un modo per rivivere le emozioni di giorni indimenticabili e che danno un senso, riteniamo, alle festività natalizie, alla celebrazione di un percorso che, in quei periodi, va esaltato il più possibile. E’ stata una bella edizione del presepe vivente di Monterosso Almo e siamo già pronti per allestire la rappresentazione del prossimo anno, dopo qualche opportuna settimana di riposo, che sarà quella in cui celebreremo il 36esimo anno di attività, un traguardo molto importante per una manifestazione del genere, la più antica della provincia di Ragusa”.