Invece della cometa, sull’albero dell’Urban Center svetta la luna e scoppia la polemica a Siracusa
"La stella cometa, - spiega l’on. Vincenzo Vinciullo - esprime una visione universale di dialogo ed integrazione, un segno rivolto a tutti i popoli verso una meta di integrazione e di bene comune"
(20 dicembre 2019)
Da sempre la Stella cometa è il simbolo principe del Natale, esempio ne sono le innumerevoli versioni che ogni anno insieme a lustrini e decorazioni addobbano le nostre case e completano la sommità di ogni albero di Natale per la gioia di grandi e piccini. Tradizione irrinunciabile nel cuore dei fedeli di ogni Paese che a Siracusa rischia di diventare motivo di polemica divisiva per le osservazioni che in mattinata sono giunte da parte dell’on. Vincenzo Vinciullo in merito agli addobbi che decorano l’albero di Natale esposto all’Urban Center. A scatenare le critiche dell’ex parlamentare regionale la mezzaluna che affianca la tipica stella di Natale in cima all’albero realizzato dagli studenti ed esposto presso l’Urban Center di Siracusa su iniziativa di Città Educativa. Una commistione di immagini che non è piaciuta a detta dell’on. Vinciullo, che in quella scelta vede una colpevole rinuncia ad esporre la stella cometa che da sempre simboleggia l’inclusività del messaggio Cristiano.
“La stella cometa, – spiega Vinciullo – esprime una visione universale di dialogo ed integrazione, un segno rivolto a tutti i popoli verso una meta di integrazione e di bene comune. Basta ricordare i viaggi dei Re Magi che, stranieri e non ebrei, provenienti dall’Oriente guidati dalla stella cometa andarono alla ricerca del Messia, del profeta che per primo ha portato fra gli uomini amore universale, giustizia, libertà, uguaglianza e fratellanza. La stella cometa è portatrice di un messaggio inclusivo, sicuramente non di parte, che guida tutti gli uomini, nessuno escluso, verso la propria fede, il proprio Dio, verso la Luce. Per questo, ha proseguito Vinciullo, mi è sembrata strana questa sostituzione e del resto anche un esponente autorevole della comunità araba di Siracusa, nel donare uno stupendo albero di Natale alla comunità cristiana aretusea, ha ritenuto corretto rispettare la nostra tradizione, il nostro accogliere Cristo, simbolo di pace fra tutti i popoli del mondo. Anche il messaggio del Santo Padre, nel richiamare tutta la comunità cattolica a realizzare nelle proprie case e in tutti i luoghi possibili il Presepe, è stato chiaro nell’indicare il valore simbolico della natività e della nascita di Cristo in particolare. Spero che, – ha concluso Vinciullo – gli amministratori della mia città, serenamente, riflettano sul significato universale, inclusivo e dialogante della stella cometa e al più presto la possano ricollocare dove gli studenti e le studentesse di Siracusa l’avevano prevista, non per escludere alcuno, ma per includere quanta più gente possibile”.
Un appello accorato quello dell’ex parlamentare regionale, specie in questo periodo carico di aspettative e, si fa per dire, di buoni propositi diretti alla pace, alla fratellanza e alla cooperazione, che noi abbiamo girato ai responsabili di Città Educativa per capirne la scelta. “Questo albero è il frutto di un percorso di educazione ambientale fatto dai bambini delle scuole, – spiegano un percorso che vede protagonista una città verticale, fatta di case e di alberi e sormontata da una luna romantica, splendente che appare come un sorriso proiettato sulla città. Che poi si voglia strumentalizzare anche il disegno dei bambini per fini politici onestamente a me appare molto triste”.
Quindi la scelta della luna non simboleggia come ipotizzato dall’on. Vinciullo la religione islamica?
“Non ci sono assolutamente messaggi subliminali o palesi nella scelta della luna come puntale dell’albero, peraltro per chi non lo sapesse nella simbologia Cristiana Dio è il sole e noi fedeli siamo la luna risplendente che riflette la luce divina, quindi ecco la dimostrazione che anche nelle simbologie cristiane l’immagine della luna è importante. Voglio aggiungere, – concludono – che anche se qualcuno avesse visto in quel simbolo un riferimento alla religione musulmana ben venga, perché noi siamo aperti e rispettosi, come ricorda la Costituzione, della libertà di culto di tutti i cittadini e cittadine della nostra città”.
Nadia Germano Bramante