Giarratana e Monterosso Almo chiedono un’ambulanza medicalizzata, ma la Regione non risponde
L'on. Dipasquale (PD) presenta un'interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza
(13 dicembre 2019)
“Da oltre un anno le Amministrazioni dei Comuni di Monterosso Almo e Giarratana attendono una risposta dall’assessorato regionale alla Salute per sostituire le due ambulanze non medicalizzate che servono le due città, con una sola, ma medicalizzata. In tredici mesi neanche uno straccio di risposta. E’ indecente”. Lo denuncia l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD e segretario alla Presidenza dell’ARS, che racconta: “I fatti risalgono a a metà novembre dello scorso anno quando i sindaci dei Comuni di Monterosso Almo e Giarratana, congiuntamente, hanno inviato una lettera indirizzata all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, all’allora Commissario dell’Asp 7 di Ragusa e al presidente del consiglio d’amministrazione della SEUS, per chiedere l’assegnazione di un’unica autoambulanza MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato) con personale medico e paramedico a bordo, dotata degli strumenti necessari agli interventi di primo soccorso e rianimazione. Il mezzo veniva richiesto in sostituzione delle due ambulanze e dei soccorritori in servizio nei due comuni per impedire i disagi che si verificavano (e che continuano a verificarsi) per via del fatto che i due comuni montani, benché distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, si trovano ad almeno 35minunti di percorrenza dall’ospedale più vicino e che, nei casi più gravi, i pazienti vengono trasportati dalla ambulanze non medicalizzate fino ad un punto d’incontro prestabilito con l’autoambulanza medicalizzata che serve la città di Chiaramonte Gulfi e lì i pazienti vengo trasbordati da un mezzo all’altro. Tutto ciò sembra veramente incredibile per servire un bacino di 6mila cittadini, sommando quelli dei due Comuni, senza contare il fatto che, nei casi più gravi, il MSA a disposizione di Chiaramonte Gulfi deve intervenire sottraendosi alla disponibilità dello stesso comune”.
“Per questo motivo e con questi contenuti – continua Dipasquale – ho presentato un’interrogazione rivolta all’assessore Razza per comprendere come mai l’assessorato, dopo oltre un anno, non solo non ha risolto il problema, ma non si è degnato neanche di una risposta qualsiasi, doverosa secondo me nei confronti di due sindaci. Nell’interrogazione, inoltre, ho chiesto come mai dall’Assessorato non è arrivata alcuna risposta neanche alle reiterate richieste di interlocuzione da parte dei due primi cittadini. E’ possibile che nessuno all’Assessorato alla Salute, in oltre un anno, non abbia trovato il tempo di occuparsi di questa vicenda? E’ possibile che l’assessore Razza si muova solo dietro sollecitazione di esponenti del proprio partito? Davanti alle questioni che riguardano la salute pubblica non si possono prendere decisioni sulla base dei colori politici. Non può essere che le questioni vengano affrontate a seconda delle tessere del partito di chi sottopone i problemi al Governo regionale. Se fosse così, Sarebbe aberrante. Mi auguro – conclude – che l’assessore convochi tempestivamente i due sindaci per risolvere la questione fornendo ad almeno uno dei due Comuni l’ambulanza medicalizzata – conclude Dipasquale – ma se dovessi rendermi conto che l’assessore alla Salute di questa Regione opera davvero seguendo logiche di partito sulla pelle delle persone, credo che dovrebbe prepararsi a rimanere barricato in assessorato”.
Comunicato stampa