Accorpamenti scolastici. “Serve una programmazione a lungo termine, a Modica”
A dichiaralo è il portavoce cittadino di Gioventù Nazionale, Giovanni Baglieri: "L'amministrazione s'impegni, dunque, a confrontarsi con i genitori, docenti e sindacati per un riordino scolastico serio e oculato"
(3 dicembre 2019)
“A Modica siamo di fronte ad una mancanza di programmazione anche sul fronte scolastico. Il sindaco ha totalmente dimenticato la posizione territoriale del plesso Sant’Elena che vira di una decina e più chilometri da un istituto comprensivo quale è il Carlo Amore Frigintini , fuori portata dalle utenze in essere che da sempre hanno fatto riferimento alla sede centrale Istituto comprensivo santa Marta-Ciaceri, a quattro chilometri dal suddetto Plesso, qui pomo della discordia” – a dichiaralo il portavoce cittadino di Gioventù Nazionale, Giovanni Baglieri. “Si porti a conoscenza anche di come il Sindaco – continua – abbia tentato di lusingare durante un preferragostano confronto con i genitori promettendo anche condizioni che non possono essere garantite seppur da un primo cittadino, quali la continuità didattica e lo stesso corpo docenti, aggiungendo altri argomenti per indorare una pillola tanto amara quanto palliativa ,quali l’insediamento in sede di un ufficio di segreteria e la creazione quasi da cappello magico di una palestra laddove si capisce bene che mancano locali o eventuale superficie da adibire a tale scopo”.
“Si sottolinei ancora come questo accorpamento – ribadisce – sia avulso da qualunque logica e razionalità, facendo emergere ulteriori problemi in una sede scolastica che accoglie alunni provenienti dal bacino opposto alla frazione di Frigintini in un contesto di discrepanze notevoli. Il principio di unione tra scuole di campagne, di cui si fanno forti questi fautori del nuovo accorpamento, è nella fattispecie decaduto nella tempistica in quanto in un avanzo di ventunesimo secolo dopo Cristo agire in nome di tale diversificazione è aggiungere barriere classiste e territoriali laddove non esistono i presupposti per tale giustificazione. Si tenta piuttosto con questo accorpamento la desertificazione del plesso Sant’Elena una volta scorporata dal suo territorio e inserita in un contesto centrale lontano quanto misconoscente delle sue problematiche e potenzialità”.
“L’amministrazione s’impegni dunque – conclude Baglieri – a confrontarsi con i genitori,docenti e sindacati per un riordino scolastico serio e oculato. Basta con questi cambi repentini a discapito dei ragazzi, dei genitori, veri protagonisti della vicenda”.