Le città tardo barocche del Val di Noto unite in un modello virtuoso, che pone al centro valorizzazione e tutela
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati ieri mattina a Siracusa, nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio, dai sindaci di Siracusa, Francesco Italia, e di Noto, Corrado Bonfanti
(27 novembre 2019)
Tre importanti siti Unesco del Sud Est Sicilia riuniti in un unico progetto di valorizzazione finanziato dal MiBact a valere sulla Legge 77 del 2006 (1 milione di euro) e co-finanziato dalle Regione Siciliana (100 mila euro). I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati ieri mattina a Siracusa nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio, dai sindaci di Siracusa, Francesco Italia e di Noto, Comune capofila del progetto, Corrado Bonfanti. Su questo fronte tanti i passi avanti fatti ma per offrire al nostro territorio una vera e propria inversione di tendenza bisogna avviare una seria revisione dei piani di gestione dei tre siti: “Le città tardo barocche del Val di Noto”, “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” e la “Villa romana del Casale di Piazza Armerina” costruendo un modello virtuoso che ponga al centro la tutela e valorizzazione di questi territori. Incaricata del cambio di marcia la società Civita Sicilia, aggiudicataria della gara per la revisione dei piani di gestione che , non potranno prescindere dal coinvolgere nelle proprie strategie i Comuni sul cui territorio ricade il progetto, ben 13 comuni del Val di Noto, affinché ne venga mantenuta l’identità e le specifiche peculiarità.
“La vera grande sfida è fare squadra, di essere uniti in territorio, il sud-est, che di fatto già lo è – spiega il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – ed è ricco di omogeneità, di valori e tradizioni, aspetto che decantiamo quando promuoviamo il nostro territorio ma non altrettanto quando dovremmo mettere in campo azioni comuni sotto un unico simbolo, quello dell’Unesco. Questa terra, – continua Bonfanti – è vocata alla cultura e all’agricoltura e il nostro splendido mare completa quell’unicum che rappresenta la tipicità di questo nostro territorio, siamo molto fiduciosi nelle potenzialità del progetto ma bisogna lavorare ancora molto”. Durante l’incontro si è fatto il punto sulle attività preliminari sin qui svolte ed illustrato i prossimi step che riguarderanno, per l’aspetto gestionale, le nuove gare da espletare, per l’aspetto promozionale invece un nuovissimo piano di comunicazione dedicato ai siti Unesco, tra cui il nuovo portale web sui Siti Unesco del Sud Est Sicilia, www.sitiunescosiciliasudest.it realizzato con il supporto del Cnr e dell’Istituto David Chiossone.
È previsto inoltre l’istituzione di un archivio unico dei siti e la programmazione di un piano di formazione professionale sul marketing turistico diretto agli operatori commerciali dei territori ricadenti nel progetto. “Stiamo per realizzare un sogno legato ad un territorio che è un unicum nel suo genere, – ha dichiarato il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato – che ci contraddistingue anche a livello internazionale dove non ci presentiamo come singoli contesti ma come un territorio depositario di eccellenze dell’enogastronomia e di un patrimonio culturale unico al mondo e vera chiave di volta per lo sviluppo. Per fare tutto ciò occorrono nuovi piani di gestione, su questo non siamo al punto di arrivo ma stiamo per partire con una nuova scommessa che rappresenterà il futuro per le nuove generazioni”.
Concorde anche l’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, direttore del Distretto turistico del sud-est che ha sottolineato come il progetto, unico ed innovativo nel suo genere è perfettamente coerente con la candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura 2020.
Nadia Germano Bramante