Oggi incontro sulla Ragusa-Catania, Cancelleri: “L’opera si farà, sarà pubblica e gratuita”
Lo ha dichiarato il neo vice ministro delle Infrastrutture, concludendo una riunione a Catania, in cui erano presenti l'assessore regionale delle Infrastrutture, i sindaci di Catania e Ragusa e altri amministratori del territorio, l'ad di ANAS, numerosi parlamentari e alcuni rappresentanti delle istituzioni
(21 ottobre 2019)
“La Ragusa-Catania si farà e sarà una strada pubblica, cioè senza pedaggio, gratuita per i cittadini. Le tempistiche di realizzazione le abbatteremo inserendo l’opera nello lista di opere strategiche di interesse nazionale previste dallo Sblocca-cantieri, da realizzare con un commissariamento straordinario. Questa strada è fondamentale e deve essere consegnata ai siciliani: è il mio impegno, confortato dalle parole del ministro De Micheli e del premier Conte”. Lo ha dichiarato il vice ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, concludendo una riunione a Catania, a Palazzo degli Elefanti, finalizzata a fare il punto della situazione rispetto alla Ragusa-Catania, dopo l’insediamento del nuovo governo nazionale. Presenti all’incontro l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Marco Falcone, i sindaci di Catania e Ragusa, Salvo Pogliese e Giuseppe Cassì insieme ad altri amministratori del territorio, l’ad di Anas, Massimo Simonini, numerosi parlamentari e altri rappresentanti delle istituzioni. “Stiamo lavorando perché l’opera – ha aggiunto Cancelleri – possa realizzarsi nel minor tempo possibile e la strada del commissariamento è quella giusta per arrivare alla posa della prima pietra rapidamente, ovvero in tempi più ragionevoli rispetto a quelli ordinari. Il tavolo di oggi è la dimostrazione che abbiamo messo in piedi un’interlocuzione istituzionale pacata e seria, composta da soggetti che dovranno lavorare tutti insieme per un unico obiettivo. Ci aggiorneremo già dopo il 30 ottobre, quando ci sarà la riunione del Dipe (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e faremo il prossimo incontro direttamente a Ragusa, nell’altra città capoluogo che ospiterà la parte finale della strada, dove esamineremo in dettaglio tutte le circostanze dell’opera che dev’essere realizzata. Condivido, inoltre, l’approccio di Anas – ha detto il vice ministro – che propone l’avvio di otto lotti per l’opera. Nel momento in cui la strada sarà interamente finanziata dal Cipe che approverà il progetto, otto lotti, con cantieri che lavoreranno in contemporanea permetteranno di restituire al più presto l’opera ai cittadini. Questo, secondo me, è il miglior modo. Importante anche l’impegno della Regione Siciliana che con 217 milioni di euro parteciperà alla realizzazione dell’opera, che complessivamente vale circa 800 milioni di euro di cui già 400 stanziati. Entro la fine dell’anno puntiamo a fare finanziare per intero l’intervento”.
Anche le deputate regionali del M5S Stefania Campo, Gianina Ciancio e Angela Foti hanno partecipato all’incontro di oggi, un briefing importante dopo la crisi del primo governo Conte. “Quello di oggi – hanno detto Foti e Ciancio – è il primo vero grande appuntamento in cui il ministro ha rappresentato lo stato dell’arte su due vicende: i servizi di trasporto in treno della Fce fino a Randazzo e la metropolitana di Catania. Finanziato e in fase di realizzazione il lotto fino a Misterbianco Centro, si prevede che a stretto giro la città metropolitana faccia istanza per il finanziamento di un ulteriore lotto, previo avvio della procedura di Pums (Piano urbano della mobilità), da completare entro ottobre 2020. Ribadita inoltre la richiesta di avere dei treni anche la domenica e nei festivi, che colleghino fino alla parte pedemontana, un’area mortificata dal punto di vista dei trasporti”.
“L’accordo per far subentrare Anas a Sarc – hanno spiegato le deputate – verrà definito nelle prime settimane di novembre anche a livello economico e il Cipe si dovrà pronunciare definitivamente, pertanto, sulla sostenibilità economica dell’opera. Anas acquisterà il progetto definitivo di Sarc e occorreranno solo sei mesi per acquisire le autorizzazioni che ancora mancano. Infine, si procederà velocemente per mettere a bando l’intera opera. Sarà inserita nello ‘Sblocca-cantieri’ e questo è già un grandissimo successo. La prospettiva di avere un’infrastruttura realmente pubblica e a costo zero, quindi senza gli alti costi di pedaggio che si temevano, ci connetterà veramente con il resto d’Italia”.
“Sulla Ragusa-Catania il risultato importante di oggi – ha ribadito la deputata Campo – è la sinergia tra tutte le istituzioni. L’obiettivo rimane quello di portare a compimento l’opera nel più breve tempo possibile e nonostante non ci sia un cronoprogramma dettagliato, sono stati scanditi dei tempi tecnici importantissimi. Penso che dopo decenni in cui si parla di quest’opera e dal 2006 a oggi, quando è stato firmato l’accordo con la ditta appaltante, la Sarc, non si era mai concretizzata tanto come ora la realizzazione dell’opera”.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’on. del PD, Nello Dipasquale, che nei mesi scorsi si era mobilitato personalmente, organizzando una marcia lungo la SS 514. “Apprendo di questo incontro, indetto dal viceministro Cancelleri e tenuto alla presenza dei sindaci dei due Comuni capoluogo. Se fossi stato invitato o, comunque, se ne fossi venuto a conoscenza senza dubbio avrei fatto in modo d’essere presente. Al di là di polemiche che, sono certo, ai cittadini non interessano, devo dire che mi fa piacere sapere che sulla realizzazione della Ragusa-Catania continuano ad arrivare rassicurazioni come quelle che già avevamo avute più volte dal ministro del Partito Democratico Paola De Micheli. Sono contento perché se si sta andando avanti lo si deve anche al lavoro del sottoscritto e dei due Governi a guida PD che alla Regione e a Roma hanno creato le condizioni per il progetto di poter procedere, superando tutti gli ostacoli burocratici e venendo finanziato. Auspico – conclude – solo un maggiore coinvolgimento della deputazione regionale sulle questioni che riguardano il territorio e che ci vedono impegnati tutti insieme per un fine comune”.
Claudia Trapani