IVA retroattiva sulle scuole guida, on. Dipasquale: “Un’assurdità, Governo regionale intervenga”
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha sancito che ai corsi di scuola guida non si possa applicare il regime di esenzione dall'IVA, riservato ai corsi scolastici e universitari
(23 settembre 2019)
Con una sentenza dello scorso 14 marzo, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha sancito che ai corsi di scuola guida non si possa applicare il regime di esenzione dall’IVA riservato ai corsi scolastici e universitari. Alle autoscuole, quindi, si applica il regime ordinario dell’IVA al 22%, come recepito nella risoluzione del 2 settembre della nostra Agenzia delle entrate che ne vorrebbe l’applicazione retroattiva. “Un’assurdità che mette a rischio migliaia di piccole imprese” dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD, che insieme ai colleghi del gruppo parlamentare ha presentato una mozione, la n. 280, sull’argomento. Nel testo dell’azione parlamentare si sottolinea che il rischio è quello dell’aumento del costo complessivo delle lezioni di scuola guida tale da scoraggiare le famiglie che ridurranno il numero di tali lezioni. Inoltre c’è la possibilità che le aziende siano chiamate al recupero dell’imposta a partire dal 2014, con somme che dovranno reperire teoricamente presso i clienti che hanno già conseguito la patente.
“Ci sembra una possibilità che ha dell’incredibile – continua Dipasquale – e per questa ragione con la mozione n. 280 si impegna il Governo della Regione Siciliana ad intraprendere urgenti iniziative nei confronti del Governo nazionale affinché siano adottati atti idonei a scongiurare da un lato il fallimento di migliaia di piccole imprese in tutta la Sicilia, e dall’altro l’abbassamento della qualità della formazione automobilistica e, in definitiva, della sicurezza stradale”.
Comunicato stampa