D’Asta: “Il calo dei voli per Comiso corrisponde al calo delle presenze turistiche a Ragusa”
Il consigliere del Pd chiede, pertanto, la convocazione di una seduta aperta al civico consesso per fare il punto sulla grave situazione che interessa da vicino l’aeroporto
(18 settembre 2019)
“Sull’aeroporto di Comiso è calato, da parte dell’amministrazione comunale di Ragusa, un silenzio insopportabile ed inaccettabile. Non avere convocato il Consiglio comunale aperto, con la mia prima firma in calce sulla richiesta, in tempi non sospetti, vale a dire circa due mesi fa, significa non avere consentito alla massima assise cittadina, e, ancor di più, all’intera collettività ragusana, alle associazioni di categoria economiche, sociali e culturali, la possibilità di fare chiarezza sul ruolo dello scalo casmeneo e su quello che il Comune di Ragusa ha giocato e che potrebbe giocare”. E’ il consigliere comunale Mario D’Asta ad evidenziarlo mettendo in rilievo che “l’amministrazione comunale continua a trascurare un aspetto di fondamentale importanza per lo sviluppo economico della città di Ragusa. Nel corso degli ultimi mesi – aggiunge D’Asta – è stata chiesta più volte la convocazione di una seduta aperta del civico consesso per fare il punto sulla grave situazione che interessa da vicino l’aeroporto di Comiso. Il calo dei voli è direttamente proporzionale al calo delle presenze turistiche nella nostra città. Quindi, torniamo a ribadire che si tratta di una questione, quella riguardante lo scalo casmeneo, che ci interessa assolutamente da vicino e rispetto a cui occorre imbastire una strategia complessiva e seria per definire il rilancio nella maniera più opportuna possibile. Direi che in questa fase non se ne può fare un problema legato ai numerosi errori commessi dalla società di gestione. Purtroppo, tutto sembra essere stato preso sottogamba e adesso ne stiamo piangendo le conseguenze. Sostengo da tempo – continua D’Asta – che in una fase in cui la problematica ha raggiunto livelli a dir poco preoccupanti, è necessario prima di tutto adottare qualche strategia per far sì che l’aeroporto di Comiso possa tornare a macinare voli”.
D’Asta aggiunge: “Non dobbiamo dimenticare che questa grave situazione ha, di fatto, contribuito a determinare, oltre alle insufficienti scelte della amministrazione comunale, il calo delle presenze a Ibla e nelle altre zone della città che gli operatori del settore hanno quantificato intorno al 20%. Questo discorso va collegato al calo generalizzato di turisti che l’intera Sicilia ha fatto registrare nel corso di questa stagione estiva. L’aeroporto ha indubbiamente svolto il ruolo di moltiplicatore, in termini di presenze, anche per la nostra area. E il fatto che lo stesso, adesso, abbia subito una importante contrazione delle tratte non depone certo a favore della crescita del turismo locale e, indubbiamente, dello sviluppo economico più in generale. A questo si unisce la capacità di immaginare una città che, speriamo di no, potrebbe fare a meno, prima o poi, dell’effetto Montalbano”. Da qui la richiesta. “Ecco perché – conclude D’Asta – ritengo opportuno, e come me altri colleghi della minoranza, che il fenomeno, la dimensione del problema ed eventuali soluzioni possano diventare tema di trattazione di una seduta aperta del civico consesso. Rivolgiamo tale sollecitazione al presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ilardo, nonché al sindaco Peppe Cassì, affinché si facciano parte diligente nel promuovere un appuntamento che dovrà avere un taglio preminentemente costruttivo. Le polemiche, in questa fase, lasciamole a chi non ha alcuna intenzione di crescere e pensare allo sviluppo del nostro territorio”.
Comunicato stampa