“Ragusa, l’isola nell’Isola”: ecco il docu-film che racconta tutte le ricchezze iblee
"Chi non ha visto Ragusa, non può dire di aver visto la Sicilia": la giornalista Rai Alessandra Molinari, che ha curato il documentario e che condurrà la serata del 24 agosto al porto turistico di Marina di Ragusa, ne è certa
(31 luglio 2019)
Procede spedita la macchina organizzativa che Edizioni G.A. ha messo in moto per organizzare al meglio la serata del 24 agosto, per la presentazione, al porto turistico di Marina di Ragusa, del documentario “Ragusa, l’isola nell’isola” curato dalla giornalista Rai Alessandra Molinari e firmato dal regista di Rai Cinema Antonio Centomani. Nel corso dell’evento saliranno sul palco personalità eccellenti e importanti realtà imprenditoriali del territorio, che avranno tributato il giusto riconoscimento per il proprio impegno e il proprio lavoro con il Premio Sicilia In.
Ospite d’onore della serata sarà l’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta e la conduzione della serata (che gode del patrocinio del Comune di Ragusa, il quale l’ha anche inserita nel suo calendario estivo) sarà affidata alla stessa Alessandra Molinari. Romana doc, classe 1982, Alessandra coltiva la passione per il giornalismo dalla tenera età di 5 anni. Galeotto fu il registratore rosa con il microfono che le regalò la mamma e con il quale lei iniziò ad intervistare i vicini di casa. Dopo la maturità classica si laurea in Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma e colleziona esperienze in tv private, per uffici stampa e la carta stampata, finché il destino la porta in Rai, per la quale si occupa, da autrice, di programmi come “Cinematografo”, “Settenote”, “L’Appuntamento”, “Sottovoce”, “Mezzogiorno in famiglia” e “Unomattina”. Come inviata diventa uno dei volti di “Petrolio”, “La Vita in Diretta” e “Domenica In”, spaziando dall’attualità, alla cronaca e al sociale. La passione per i viaggi la porta in giro per il mondo, ma tra i luoghi del cuore annovera anche Ragusa. “Ragusa è unica – racconta a Ialmo – è una città che offre esperienze sensoriali straordinarie: colori, profumi, arte, cibo, natura. Tutto ti resta nella memoria. Se penso a Ragusa penso a una passeggiata di notte, nel silenzio, poche luci e la luna che illumina i capolavori del barocco. Penso ad una serata seduta sulla scalinata del Duomo di San Giorgio a guardare una rappresentazione teatrale. Penso al castello di Donnafugata al tramonto. Penso al buon cibo: formaggi, carne, vino e i dolci, che buoni i dolci! Ragusa è leggenda, storia e passione, e i ragusani custodiscono tutto gelosamente e lo regalano a chi va a trovarli. Chi non ha visto Ragusa, non può dire di aver visto la Sicilia”.
La Sicilia, per l’appunto. Terra che tu, insieme ad Antonio Centomani hai raccontato, per Edizioni G.A., tante volte. Che Isola emerge da questi documentari che è possibile trovare su Ialmo?
La Sicilia è una terra che conoscevo già per il mio lavoro di giornalista e autrice in Rai – racconta a Ialmo – ma grazie a questi documentari ho avuto la possibilità di viverla da un punto di vista privilegiato. Ho scoperto che quest’isola è fortemente connessa con i suoi abitanti. I siciliani e la Sicilia sono una cosa sola, amano il territorio, credono nel loro lavoro, nelle capacità produttive, si impegnano, e in tanti ho trovato una caparbietà e un’umiltà che mi hanno commossa.
In genere quando si vive (e magari si è anche nati) in un determinato territorio, non se ne apprezzano fino in fondo le bellezze e le ricchezze, si finisce per considerarle scontate. Da giornalista che gira l’Italia in lungo e in largo, quale messaggio ti piacerebbe lanciare ai Ragusani?
È proprio così, io che sono nata e cresciuta a Roma, città molto amata dal resto del mondo, faccio lo stesso errore. Il messaggio è che il luogo dove viviamo siamo noi, le città ci appartengono, non dobbiamo perdere mai questo senso di appartenenza perché ci permette di avere attenzione e rispetto; ci permette di educare i ragazzi a seguire le stesse regole e di portare intatta la “storia” nel futuro, attraverso di noi. Questo è il nostro compito. I lavori come questo poi aiutano tutti a conoscere un territorio oltre che a promuoverlo; Giuseppe Angelica ha avuto la capacità di mettere insieme una squadra piena di passione, perché dietro conduttrice e regista c’è il lavoro di redazione e produzione, e l’impegno è stato di tutti. Angelica è dunque un bravo allenatore ed io personalmente sono onorata che lui – che ama tanto la sua terra e ne ha un serio rispetto – abbia scelto me, una romana, per raccontarla.
Ci racconti un aneddoto curioso inerente la fase delle riprese?
Ovviamente, durante le riprese di un documentario l’aspetto più divertente sono tutte le papere o gli “incidenti” della conduttrice. Dunque, il più curioso è sicuramente quello con le mucche di Emanuele Nobile che affettuosamente mi hanno salutata con un “bacio” sul lato B…documentato ovviamente con una fotografia da Antonio (ndr Centomani) ; gli altri magari li racconteremo nel corso della serata di presentazione.
Il documentario verrà proiettato nel corso della serata che, il 24 agosto, Edizioni G.A. sta organizzando al porto turistico di Marina di Ragusa e di cui sarai anche presentatrice, con, madrina d’eccezione, Maria Grazia Cucinotta. Perché è un evento assolutamente da non perdere?
Perché sullo schermo vedrete una Ragusa inedita; è un documentario dove il cosiddetto “dietro le quinte” diventa una storia- ed è questo a renderlo speciale. Tutto è stato fatto con passione e semplicità attraverso la voce delle persone, di chi vive quotidianamente la città. La regia di Antonio Centomani, grande professionista in Rai e non solo, accarezza il mio racconto e ci fa fare un viaggio visivo autentico, vero. Madrina della serata sarà poi Maria Grazia Cucinotta e la proiezione avrà la splendida cornice di Marina di Ragusa. Ah…e poi ci sarò io a condurre la serata! Non si può mancare!
Valentina Frasca