Gela: mezza città senz’acqua da una settimana e Di Paola (M5S) porta il caso all’Ars
Il deputato presenta un’interrogazione e chiede al governo regionale quali siano gli interventi per ammodernare la rete idrica, con quali tempistiche e quale attività di vigilanza è stata effettuata sulla società Caltaqua che gestisce il servizio
(31 luglio 2019)
“Mezza città di Gela è a secco da quasi una settimana e i cittadini sono costretti a fare la fila davanti alle autobotti per avere qualche litro d’acqua: scene indegne di un luogo civile. Sono amareggiato e indignato e ho presentato un’interrogazione al presidente Musumeci e all’assessore dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Pierobon, per sapere come intendano intervenire per scongiurare nuove emergenze”. Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, in merito alla grave crisi idrica di Gela.
“Una conduttura di nuova costruzione – aggiunge Di Paola – è esplosa due volte in pochi giorni, a riparare il guasto sono stati inviati solo alcuni operai, mezza città è rimasta a secco e poche autobotti sono state messe a disposizione per rifornire i cittadini in emergenza. L’accaduto apre quindi molti interrogativi sullo stato della rete idrica e sulla gestione del servizio da parte di Caltaqua. In passato abbiamo già incalzato la società su altre questioni, come il pagamento di oltre 700 mila euro dovuti di Tosap pregressa degli ultimi cinque anni. Ancora una volta siamo costretti a parlare di Caltaqua e stavolta sia il governo regionale a chiarire le cose: quali sono i progetti di ammodernamento della rete? Quali i tempi per avviare e completare i lavori, così da scongiurare nuove emergenze idriche? Quali controlli o attività di vigilanza sono stati effettuati sul gestore, per accertare eventuali irregolarità o inadempienze contrattuali e tutelare l’interesse pubblico? Domande opportune, visto che i cittadini pagano bollette salate e hanno il diritto di ottenere servizi di qualità”, conclude Di Paola.
Comunicato Stampa