Perché non viene riaperta via Mario Rapisardi? L’interrogativo del consigliere Iurato
"Strada chiusa da anni e non si capisce il perché, se è per motivi di sicurezza allora non funziona perché le transenne esistenti sono rimovibili in meno di un minuto"
(27 luglio 2019)
In occasione dell’approvazione del Pums, il Piano urbano mobilità sostenibile, da parte del civico consesso, si registra la dura presa di posizione del consigliere comunale di Ragusa Prossima Gianni Iurato riguardo alla incomprensibile chiusura al traffico di via Mario Rapisardi che, di fatto, obbliga i cittadini a percorsi alternativi complicati per raggiungere determinate aree del centro storico. “Mi riferisco soprattutto – spiega Iurato – agli automobilisti che, scendendo da via Sant’Anna e girando a sinistra in direzione via Mario Rapisardi per raggiungere la parte bassa di corso Italia – piazza Poste, sono costretti a risalire da corso Vittorio Veneto fino a via Mario Leggio per poi svoltare in direzione corso Italia. Se la scelta di chiudere via Mario Rapisardi, avvenuta qualche anno fa, fosse stata dettata da misure di sicurezza, non vi è dubbio che la sua chiusura avrebbe dovuto essere realizzata con idonei “ostacoli” di sicurezza anche in cemento per impedire l’accesso ad eventuali malintenzionati. Inoltre, se i motivi sono sempre quelli legati alla sicurezza, si sarebbe dovuta interdire la sosta delle auto per tutto il quadrilatero che costeggia il palazzo della Prefettura, cioè tutta la via San Giuseppe e il tratto pertinente di corso Vittorio Veneto considerato che potenziali auto posteggiate avrebbero potuto ospitare, a voler essere tragici, esplosivi o altro materiale da usare in eventuali presunti attentati”.
“E invece no – aggiunge Iurato – si decide di chiudere al traffico il tratto di via Rapisardi compreso tra corso Vittorio Veneto e corso Italia con delle ridicole e rimovibili transenne che sicuramente non garantiscono nessun tipo di sicurezza. Parlo, in particolare, di quelle dal lato di corso Italia dove insiste come ostacolo di accesso una transenna di appena 1 metro e 40 centimetri su un totale di quasi 5 metri di strada, lasciando il passaggio “interdetto” di fatto sempre libero. Dalle foto da me realizzate, si evince abbastanza chiaramente che la chiusura di via Rapisardi non sarebbe dettata da motivi di sicurezza ma da altre motivazioni sconosciute ai cittadini. I quali, in questi anni , anche attraverso pubbliche petizioni e raccolte firme di residenti e commercianti, hanno richiesto la riapertura, senza però ricevere risposte ufficiali. Ecco perché – conclude – mi sento di invitare le autorità competenti, Sindaco, Prefetto, Questore, a verificare se oggi esistono concretamente e realmente seri e fondati motivi di sicurezza che giustifichino la chiusura al traffico di questa arteria stradale. Per questi motivi propongo: di aprire al traffico via Mario Rapisardi; di prevedere sul lato sinistro del tratto interessato, da corso Vittorio Veneto a corso Italia, dei posteggi. Mi preme altresì ricordare che, nell’attuale Pums, il tratto in questione di via Rapisardi, nella cartografia approvata, risulta transitabile dalle auto. Con l’auspicio che il sindaco si faccia promotore di questa esigenza dei cittadini, sempre se non sussistano gravi problemi di sicurezza, intendo fare risaltare che i pochissimi residenti del tratto in questione avrebbero un posto auto riservato unitamente alle auto di servizio della prefettura”.
Comunicato stampa