Troppi morti sulle strade, il grido d’aiuto delle istituzioni e della società civile
Da Vittoria a Scicli una scia di sangue impressionante, e c'è bisogno di fare qualcosa. Modica e Ispica, tra l'altro, in passato hanno avuto episodi di auto impazzite che solo per miracolo non hanno lasciato vittime sull'asfalto
(16 luglio 2019)
Modica e Ispica sono due comuni della provincia di Ragusa che, alla luce di quanto accaduto a Vittoria giovedì scorso, si sentono ancora più miracolate. Era il novembre del 2018 quando un giovane a bordo di una Renault Megane piombò ad altissima velocità sui tavoli dei locali del centralissimo Corso Umberto. Solo una mano divina salvò i tanti giovani che di solito, nel week end, affollano quella zona del centro storico fino a tarda notte. Molti danni, dunque, ma nessun ferito. La vettura come un missile si abbatté sul marciapiede, devastando fioriere, pedane in legno, sedie e tavoli di due esercizi commerciali e danneggiando cinque autovetture in sosta, di cui una completamente distrutta.
Andando ancora indietro, era il gennaio del 2018 quando Zoltan Sorin Ionut, di 25 anni, rumeno residente a Rosolini, con precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, si lanciò a forte velocità sulla folla con l’auto ad Ispica, in piazza Unità d’Italia, luogo di ritrovo dei ragazzi, abbattendo i paletti metallici ai lati della strada ma non trovando, solo per puro caso, nessuno sulla sua traiettoria.
A Vittoria è andata male, malissimo. Sulla traiettoria impazzita di Saro Greco c’erano i cuginetti Simone e Alessio D’Antonio e la città è in lacrime da 5 giorni e lo sarà ancora a lungo. Per questo, il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha chiesto al Prefetto la convocazione di una seduta straordinaria del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica aperto anche ai parlamentari regionali e nazionali del territorio. “Come Istituzioni non possiamo stare a guardare quello che sta succedendo senza intervenire direttamente. Ritengo – dice – che sia indispensabile attivare tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per mettere un freno a questa catena di lutti dell’estate 2019. Scene come quelle di Vittoria, Cava d’Aliga e Scicli straziano il cuore e, al netto di qualsiasi considerazione dettata dalla rabbia, inducono a profonde riflessioni. Anche a Modica si è rischiata una tragedia lo scorso mese di novembre, quando un’auto a folle velocità si schiantò contro i dehors di un bar di fronte la chiesa di S.Pietro. Solo un incredibile colpo di fortuna ha evitato un bilancio da attentato terroristico. Questo per dire che quello della sicurezza stradale è un problema che riguarda tutto il territorio ibleo. Come Comuni ci sforziamo ogni giorno di fare il massimo con i pochissimi mezzi a disposizione (non è un mistero che l’organico della Polizia Locale sia ridotto all’osso e assolutamente insufficiente a coprire tutto il territorio) ma abbiamo bisogno di aiuto. Un aiuto che ci può arrivare dal Governo, sia regionale che nazionale, magari inasprendo le pene previste per l’omicidio stradale. Ritengo – conclude – che una seduta del Comitato, alla presenza dei Parlamentari iblei per farsi portavoce delle nostre richieste nelle sedi opportune, possa essere un primo passo verso l’intervento deciso delle Istituzioni”.
“Le tragiche vicende di questi ultimi giorni sulle strade della nostra provincia ci fanno levare alto il grido di dolore e ci fanno chiedere che cosa abbiamo sbagliato. Non è possibile perdere la vita in questo modo. Più di qualcosa non va. E dobbiamo impegnarci tutti assieme per cercare di capirlo. Apprezziamo il fatto che il viceministro Luigi Di Maio abbia scelto di annullare tutti i suoi impegni per essere presente, domani, al funerale del piccolo Simone a Vittoria. La presenza dello Stato, in questo momento così delicato, è importante” scrive, invece, il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Ragusa, Sergio Firrincieli, che si sofferma anche su un altro aspetto delle stragi stradali. “Secondo noi – aggiunge Firrincieli, facendo riferimento ai tanti morti all’uscita delle discoteche che hanno funestato lo scorso fine settimana in tutta Italia (oltre 20 vittime) – è necessario riproporre la figura del guidatore designato, così come lanciato in campagne specifiche, al Nord Italia, sul tema “Chi beve non guida”. La figura del guidatore designato Bob è quella di colui che, nelle serate di festa tra amici o in discoteca, si impegna a non bere per guidare poi l’auto che riporterà tutti a casa in sicurezza. Un’iniziativa che ha dato i suoi frutti altrove e che potrebbe trovare applicazione anche dalle nostre parti. Dobbiamo intestarci tutti una grande battaglia culturale. Ma è necessario, se non vogliamo continuare a fare morire altre persone sulle nostre strade”.
Firrincieli lancia poi una proposta al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. “Il primo cittadino potrebbe convocare un tavolo di concertazione con la Prefettura, la Polstrada, la polizia provinciale, i gestori di locali, per cercare di andare oltre la tragedia, pianificando tutta una serie di interventi per salvaguardare il più possibile i nostri ragazzi e più in generale la vita”.
Tutta la famiglia provinciale di Confcommercio, dalle sezioni di Vittoria a quelle di Scicli e Ragusa, invece, si unisce al dolore delle famiglie e aderisce alle giornate di lutto cittadino di Scicli e Vittoria. “Sono episodi che devono mettere in allerta un intero territorio. Un invito viene rivolto alle forze dell’ordine affinché possano intensificare quanto più possibile i controlli. Inconcepibile scoprire che la causa di queste tragedie è determinata da persone al volante con alti tassi alcolici e di stupefacenti. Inconcepibile è vedere volare via due vite innocenti che stavano giocando spensierate davanti la propria porta di casa, inconcepibile è vedere un figlio perdere la propria madre mentre stava terminando il proprio turno di lavoro”. Confcommercio Ragusa si mette, infine, a totale disposizione degli enti che hanno il compito di mantenere l’ordine pubblico del nostro territorio.
Valentina Frasca