Palazzolo Acreide, il borgo patrimonio dell’Unesco dove il folklore sposa il barocco
Continua il viaggio di Ialmo tra i borghi più belli d'Italia, in Sicilia. Stavolta vi portiamo a Palazzolo Acreide, nel cuore dei monti Iblei e della tradizione, con l'intervista esclusiva all'assessore al turismo Maurizio Aiello
(27 giugno 2019)
“Noi puntiamo molto sul turismo esperienziale e su un tipo di turismo lento. Chi arriva a Palazzolo deve avere la cura di andar per vicoli, scoprire il borgo medievale, assaporare tutti i sapori del nostro territorio attraverso la gastronomia tipica, e non solo”: esordisce così, con noi di Ialmo, Maurizio Aiello, assessore al turismo del comune di Palazzolo Acreide. Nel cuore dei monti iblei, appartenente alla provincia di Siracusa ma vicinissimo geograficamente a quella di Ragusa, Palazzolo Acreide è, infatti, come un piccolo ma prezioso scrigno. Le chiese barocche, i palazzi nobiliari, i suoi vicoli e la sua particolare struttura urbana, insieme alle sue tradizioni, sono state sempre considerate un tesoro indiscusso, al punto che, nel 2002, la città è stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ma, si sa, la bellezza da sola non basta: bisogna saper offrire un’offerta adeguata ai turisti stranieri e non, che sono sempre più informati e sempre più esigenti. Bisogna far conoscere la storia di un luogo, la sua magia, per far vivere ai visitatori un’esperienza totale. Per questo, è nato, da qualche anno, il sistema dei borghi, un modo per mettere insieme tanti piccoli comuni e farli diventare veri attrattori del turismo di qualità. E Palazzolo Acreide, dal 2015, ne fa parte a pieno titolo ed è diventato uno dei borghi più belli d’Italia. Ma non è tutto.
Sempre nell’ottica della crescita turistica, lo scorso 4 aprile è avvenuta la presentazione ufficiale del progetto di turismo esperenziale “Heritage Experience Palazzolo Acreide”, alla presenza del sindaco Salvatore Gallo, dell’assessore al Turismo, Maurizio Aiello, della presidente di Heritage Experience Palazzolo Acreide, Maria Iangliaeva Asimovna, e di altre associazioni coinvolte nel settore. “L’associazione Heritage Experience, senza scopo di lucro e composta da una trentina tra operatori commerciali e imprenditori (ristoranti, tour operator, ecc..) – ci ha raccontato l’assessore Aiello – si occupa di promozione e sviluppo locale legato al turismo, grazie all’unione di eccellenze nel settore dei servizi turistici, dell’ospitalità, della ristorazione e della pasticceria. Uno degli obiettivi è la presenza alle fiere internazionali, vetrine di eccellenza fondamentali per fortificare la conoscenza della nostra offerta turistica. Inoltre, a Palazzolo – aggiunge – vantiamo un’offerta culturale veramente ampia con 4 musei e un’area archeologica che ogni anno accoglie oltre 3500 studenti provenienti da tutta Europa per il Festival Internazionale del teatro classico dei giovani”.
Parlando del valore di esperienza come fulcro per un turismo diversificato, è impossibile non citare i solenni festeggiamenti in onore del Patrono della città, San Paolo Apostolo, una delle feste religiose più partecipate e folkloristiche a livello globale. Nel tardo pomeriggio di domani, la festa entrerà nel vivo quando, dalla basilica di San Paolo, gli stendardi, il labaro di legno dorato e le insegne del patrono, accompagnati da bande musicali, sbandieratori e dal picchetto storico a cavallo, faranno il giro per le vie del paese. Quello che si vive è l’emozione di una grande attesa: la sciuta del giorno seguente. Alle 13.00 in punto del 29 giugno, il simulacro di San Paolo, anticipato dall’Arca Santa, uscirà dalla Basilica a lui dedicata, accompagnato da un’esplosione di colori e fuochi d’artificio.
Essendo, quindi, alla vigilia dei festeggiamenti, abbiamo chiesto all’assessore come si sta preparando la città. “La festa è un momento di gioia collettiva. I festeggiamenti patronali – ha risposto – sono un attrattore turistico formidabile, riti antichi e cerimoniali che raccontano del nostro popolo e che affascinano il visitatore. La leggenda vuole che San Paolo sia passato da Palazzolo, altrimenti non si spiegherebbe il motivo di una così profonda e antica devozione. E tra i cerimoniali non mancano gli antichi riti legati al mondo contadino. La festa di San Paolo è ormai riconosciuta nel panorama delle feste nazionali e, insieme a San Sebastiano che si svolge ad agosto, le raccontiamo nelle fiere internazionali del turismo. Sono eventi che suscitano sempre curiosità tra i turisti internazionali”.
Se la tradizionale festa in onore di San Paolo è forse l’evento più famoso ed importante, da non perdere sono anche a sciuta di San Sebastiano, che si celebra il 10 e 11 agosto, quella dell’Addolorata (la seconda domenica di settembre) e a sciuta di San Michele, l’ultima settimana di settembre. La religione che si mescola con la spettacolarità del folklore, in vicoli e stradine che si animano e prendono vita, i suoni e i rumori di un popolo in festa, le luminarie, i profumi provenienti dalle abitazioni dove si preparano le pietanze più buone, quelle che aspetti tutto l’anno perché in altri giorni non hanno, forse, lo stesso sapore. Palazzolo è tutto questo, ma è anche molto di più. Palazzolo vive il 29 giugno, ma vive tutti i giorni dell’anno, con tanti altri eventi ed iniziative. Noi ve lo abbiamo anticipato, a voi non resta che verificare di persona!
Claudia Trapani