“Asfaltiamole tutte”? Per Zaara Federico andrebbe rinominato: “Asfaltiamone una sola”
"Che fine ha fatto il faraonico progetto dell'amministrazione comunale che avrebbe dovuto rifare tutte le strade della città?" Alla domanda risponde, a Ialmo, l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Giuffrida
(4 giugno 2019)
Lo scorso novembre, vi avevamo informato a proposito del fitto programma di interventi per il rifacimento dell’asfalto lungo le arterie principali di Ragusa, primo fra tutti il viale dei Platani. “L’avevano chiamato, con una certa prosopopea, “Asfaltiamole tutte!”. Ora, però, bisognerebbe rinominarlo con il titolo “Asfaltiamone una sola”. Che fine ha fatto il faraonico progetto dell’amministrazione comunale che avrebbe dovuto rifare tutte le strade della città?” A chiedere spiegazioni è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al consiglio comunale di Ragusa, Zaara Federico, la quale sottolinea che“questo grande progetto, così almeno era stato presentato alla città, si è caratterizzato finora per la riasfaltatura solo di viale dei Platani e di un piccolo tratto di viale Leonardo Da Vinci. Insomma, se si continua di questo passo, cioè una strada ogni sei mesi, difficilmente, al contrario di quanto annunciato, nei cinque anni si completeranno tutte le arterie stradali cittadine che stanno messe peggio”.
Federico interroga: “Che cosa è successo? Perché i piani dell’amministrazione comunale sono stati stravolti? Quando si continuerà con i provvedimenti che, come nelle intenzioni, avrebbero dovuto sanare tutte le anomalie esistenti? E poi, a dirla tutta, i lavori della ripavimentazione di viale dei Platani sono da riferire a un bando della precedente amministrazione che era stato bloccato a lungo a causa di un ricorso. Quindi, la Giunta municipale non ha fatto altro che ereditare quello che, in embrione, era stato predisposto dal precedente esecutivo cittadino. A ogni buon conto, a volere dare credito a quello che dichiaravano Cassì e i suoi assessori, Ragusa, in questi mesi, avrebbe dovuto essere un cantiere all’aperto, rivoltata da cima a fondo, per assicurare la migliore condizione viaria alla cittadinanza. A oggi, nulla di tutto questo. Speriamo che le prossime settimane possano smentire le mie parole, per il bene della città. E speriamo che i prossimi annunci della Giunta Cassì siano più equilibrati e, soprattutto, rispondenti al vero. Si parlava, infatti, di medio-lungo termine ma direi, piuttosto, lunghissimo termine. Vedremo che cosa accadrà”.
A questi interrogativi, risponde a Ialmo l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Ragusa, Gianni Giuffrida: “In realtà sono state avviate delle procedure per un mutuo al fine di procedere alla gara di appalto, mentre per la fine di giugno è previsto un altro appalto”. E sui probabili ritardi: “Le gare di appalto sono diventate più complicate, e i tempi tecnici più lunghi, ma tutto procede come stabilito”.
Maggiori dettagli arrivano dalla dichiarazione del sindaco Cassì : “A che punto siamo con l’asfaltatura delle strade? Dopo gli interventi su Viale dei Platani, via Galvani, via Leonardo da Vinci e altri tratti che partiranno a brevissimo, siamo pronti a due operazioni importanti. La prima è l’affidamento dei lavori per via Achille Grandi, con il cantiere che aprirà a fine mese. La seconda, ancora più corposa, riguarda accesso al mutuo e scrittura del bando di gara per interventi straordinari da €1.000.000, che ci permetteranno di avviare ben più di un cantiere. Tempi per questo secondo intervento? Noi siamo pronti, ma dipende dal Governo e dalla conversione o meno del decreto legge che regolamenterà gli appalti. Definito l’iter, più o meno lungo proprio in base alle scelte di Roma, potremo avviare il bando. Non sarà quindi visibile come un cantiere, ma anche il lavoro di questi mesi fatto dagli uffici per progettazione, recupero finanziamenti e pratiche di legge è fondamentale. Dovrebbero ben saperlo gli stessi 5 stelle, al Governo e che per 5 anni hanno amministrato questa città lasciando le strade nelle condizioni che troviamo: proprio loro oggi ci attaccano per i tempi con cui stiamo noi risolvendo il problema. Paradossale”.
Claudia Trapani