Da due mesi controllano il territorio: il bilancio delle guardie ambientali di Acate
E’ partita il 30 marzo l’opera di monitoraggio del territorio acatese da parte della locale Federazione della Caccia, e ieri si è giunti al giro di boa. Come sta andando? Ne abbiamo parlato con il referente Walter Cultrona
(30 maggio 2019)
E’ partita ufficialmente il 30 marzo l’opera di monitoraggio del territorio acatese da parte delle due guardie ambientali della locale Federazione della Caccia, avviata grazie alla convenzione della durata di 4 mesi (e rinnovabile) stipulata dal Comune. Ieri si è giunti al giro di boa e dei 34 pattugliamenti previsti complessivamente ne sono stati già eseguiti 17, esattamente la metà. Come sta andando? Che tipo di problemi si stanno rilevando? Noi di Ialmo ne abbiamo parlato con il referente Walter Cultrona, il quale ci ha spiegato che sono state elevate due sanzioni amministrative e altre sono al vaglio della Polizia Municipale, con la quale ci si raccorda costantemente e si lavora in sinergia, proprio come con il Sindaco Giovanni Di Natale. “Abbiamo fatto interventi di diversa natura, – spiega Cultrona – segnalato le discariche sia in città che a Marina di Acate e Macconi, fino al confine con Caltagirone, e i lotti interclusi all’interno del centro urbano dove sono stati abbandonati i rifiuti. Abbiamo pattugliato il territorio, portando avanti un’azione, oltre che repressiva, anche con funzione di deterrente, per scoraggiare chiunque volesse sporcare e inquinare e ringraziamo tutti quei cittadini che, pure in forma anonima, ci hanno avvertito della presenza di soggetti dediti a pratiche incivili. Abbiamo spiegato ad alcune persone, prevalentemente straniere, i metodi della differenziata e l’importanza della stessa e alcuni siti della periferia di Acate ora rimangono puliti perché le persone che le sporcavano sono state individuate”.
Uno dei problemi subito riscontrato è stato quello della lingua. Spesso gli stranieri che abitano nelle campagne (a volte totalmente sconosciuti all’anagrafe) non parlano e non comprendono bene l’italiano oppure non sanno leggere, di conseguenza multare non avrebbe senso. “Abbiamo provato a far capire loro – aggiunge Cultrona – che non devono sporcare, e ci siamo spesso sentiti rispondere che non sanno come fare perché non ci sono i bidoni della spazzatura, quindi abbiamo parlato loro del funzionamento della differenziata e invitato gli imprenditori della zona ad aiutarci in questo lavoro con i loro operai. Li abbiamo trovati disponibili, almeno a parole, vedremo in futuro cosa succederà. Se c’è una cosa che abbiamo capito in questi due mesi è che l’inciviltà non ha nazionalità né colore”.
Questi 4 mesi sono un periodo di prova a titolo volontario per il quale, per tutti e quattro i mesi, dal Comune si percepiranno solo 800 euro, quindi un rimborso spese. Ogni turno va dalle 2 alle 4 ore, perché può essere necessario anche un lungo lavoro di appostamenti. E adesso che si va verso l’estate la loro opera diventa più importante che mai, visto che di solito è in questi mesi dell’anno che si acutizza il fenomeno delle fumarole. “Lungi da me dire o pensare che rappresentiamo la soluzione al problema – continua Cultrona – stiamo semplicemente dando il nostro contributo, nell’ottica dell’educazione alla bellezza e al rispetto dell’ambiente. Speriamo che, col tempo, le persone si armino di coscienza e che ogni cittadino possa diventare sentinella”.
Dalla sezione acatese della Federazione della Caccia ci tengono poi a far sapere che si stanno organizzando per la promozione di un corso di formazione finalizzato a creare nuove guardie ambientali perché due, per un territorio così vasto, sono davvero poche. “Siamo pronti a devolvere per questo corso anche parte del rimborso spese del Comune, che sarebbe a pagamento, e abbiamo già presentato richiesta alla Ripartizione Faunistico – Venatoria. Il corso sarebbe aperto a tutti per un totale di 60 ore (circa 2 mesi) più 10 di tirocinio sul territorio ed un esame finale”.
E’ un problema sociale e culturale sfociato nell’inciviltà da molti anni quello che le due guardie stanno cercando di affrontare, ma la strada è lunga, inutile aspettarsi risultati importanti nell’immediato. I Vigili Urbani, sebbene in numero ridotto, stanno collaborando, indirizzandole sui luoghi da monitorare e sul modo corretto per intervenire. La convenzione scadrà il 26 luglio, poi i risultati verranno messi nero su bianco e sarà possibile avere il quadro chiaro della situazione e valutare il modo migliore per andare avanti.
Valentina Frasca