Identità San Piero Patti
Amministrazione
SINDACO
Avv. Salvatore Vittorio Fiore
In carica dal: 13/06/2017
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.sanpieropatti.me.it
Armando Interdonato
Deleghe:
Vice Sindaco – Rapporti con le Frazioni – Arredo Urbano – Verde Pubblico – Autoparco – Assessorato alle Piccole Cose
Rosa Sandra Pettinato
Deleghe:
Servizi Sociali – Politiche Giovanili – Lavoro
Marco Lamancusa
Deleghe:
Sport, Turismo e Spettacolo – Beni ed Attività Culturali – Pubblica Istruzione
San Piero Patti - Eredità arabe, scacchi e infiorate
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Ancora prima dell’insediamento greco, del quale si conservano tombe e suppellettili, il territorio fu una zona boschiva sormontata da una rupe dove trovarono rifugio gli esiliati della vicina Tindari. I Greci chiamarono la località Petra ed i Romani Petrus, in riferimento alla roccia di granito rosso; il nome fu cristianizzato intorno all’Anno Mille. Durante la dominazione della Sicilia (a partire dall’827), gli Arabi vissero anche qui, dedicandosi all’agricoltura. La località dove si insediarono, alla periferia del paese, si chiama ancora oggi Arabite. Durante il Medioevo divenne possedimento feudale: nei secoli passò attraverso il dominio di quattro importanti famiglie (De Manna, Orioles, Caccamo e Corvino). Il periodo borbonico coincise con una relativa stabilità economica e sociale, nonostante le scorrerie dei briganti insediatisi presso le caverne di Malopasso. Molti sampietrini parteciparono alla spedizione garibaldina dei Mille (1860). Nella seconda metà dell’Ottocento iniziò un flusso migratorio diretto verso l’America.
Dal punto di vista architettonico si distinguono gli edifici del quartiere arabo, il palazzo baronale dei Moncada ed alcuni edifici sacri come la cinquecentesca chiesa di Santa Maria; da visitare anche il convento del Carmine, fondato nel 1572 ed abbandonato nel 1866 a causa della confisca dei beni ecclesiastici ordinata dal neonato Regno d’Italia. La biblioteca annessa, famosa per le sue raccolte, andò distrutta; il convento è stato ristrutturato di recente (2003).
L’economia è prevalentemente agricola e sono molto diffuse le coltivazioni dell’ulivo e della nocciola; l’artigianato locale rivive con le lavorazioni di ferro battuto, legno e pietra arenaria.
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Sacro e Profano – L’Infiorata di Primavera (maggio) ed il Gran Corteo Storico, nel quale sfilano cento costumi medievali (nella settimana di ferragosto), sono le due manifestazioni caratteristiche di questo paese, così come le celebrazioni tributate in ottobre al patrono San Biagio. In agosto, nell’ambito delle celebrazioni medievali si gioca la Dama Castellana, partita di dama vivente che coinvolge quaranta attori in costume tradizionale. Le pedine si muovono a comando su un tappeto di ottanta caselle, mentre i gonfaloni dei vari quartieri contribuiscono a creare un clima di rievocazione storica.
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Come arrivare
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