Purtroppo la storia del paese è molto frammentaria. Si suppone che il nome derivi dall’arabo mazraa, fattoria, che indicherebbe le fattorie presenti sul territorio. Si sarebbe poi volgarizzato in Mazzarrà, al quale fu aggiunto Sant’Andrea per non confondere il comune con quello di Mazara del Vallo. Tesi più accreditate vedono però il nome del paese derivare da quello del vicino torrente, chiamato in età greca Mazaròs. Feudo della famiglia Giardino nel XVI secolo, l’abitato fu fondato nel 1653 dal feudatario Pietro Spadafora ed ottenne la piena autonomia solo nel 1812; lo stemma del comune rimase quello degli antichi feudatari.

Da antichi documenti storici si evince che l’economia del paese fosse in passato basata sull’agricoltura e sul commercio di vivai. Con il passare del tempo questi settori si sono incredibilmente ampliati: le coltivazioni di olivi, agrumi ed uve da mosto sono state moltiplicate ed il vivaismo di Mazzarrà ha conquistato fama internazionale. Anche l’artigianato si è imposto nella vita economica della cittadina: manufatti lignei e canestri intrecciati vengono abilmente confezionati dagli artigiani locali e sono molto apprezzati dai visitatori.

Sacro e Profano – Alla Santa Vergine, ogni anno nel mese di agosto, è dedicata una manifestazione cittadina che prevede riti religiosi ai quali partecipano tutti gli abitanti. La patrona del paese è Maria Santissima delle Grazie, festeggiata il 31 maggio.