Anche se è probabile che Librizzi sia sorto in epoca antecedente, la sua esistenza è accertata a partire dal XII secolo d.C. Costruito attorno al castello Brichinnai, sulle cui rovine è stata edificata la chiesa matrice che si può ammirare ancora oggi, il paese fu a lungo governato dal vescovado di Patti per poi passare successivamente sotto il dominio aragonese. È interessante notare che nel 1567, ed una seconda volta nel 1571, papa Pio V scomunicò i librizzesi che possedevano terre vescovili, sicuramente anche a causa degli scontri tra la Chiesa, che deteneva il potere temporale del paese, e gli abitanti che reclamavano diritti sulle terre che lavoravano.

L’economia del paese è fin dall’età romana basata sull’agricoltura, come dimostrato dai resti di fattorie ed abbeveratoi risalenti a quest’epoca. Ancora oggi fondamentali per lo sviluppo di Librizzi sono le numerosissime coltivazioni di grano, nocciole, agrumi, olive ed uve da mosto, anche se il settore terziario si sta espandendo sempre di più con la conseguente fioritura di agriturismi e strutture turistiche di vario genere.

Sacro e Profano – La statua della patrona viene portata in processione nel giorno della Festa della Vergine, che si celebra ogni anno ad agosto. Tra le sagre di Librizzi si distingue quella dei maccheroni al sugo, che si svolge ad agosto, mentre a Colla Baffone a settembre è organizzata la Sagra della Frittola, tipico piatto dei monti Nebrodi.