Identità Forza d’Agrò

Amministrazione

SINDACO

Bruno Miliadò

In carica dal: 29/04/2019

Deleghe:

Viabilità – Polizia Urbana – Lavori Pubblici – Contenzioso

Sito istituzionale

www.comune.forzadagro.me.it

Massimo Gino Cacopardo

Deleghe:

Vice Sindaco – Bilancio – Commercio – Pubblica Istruzione – Igiene e Sanità

Paola Foti

Deleghe:

Personale – Servizi sociali

Carmelo Lombardo

Deleghe:

Turismo, Spettacolo e Cultura

Michele Bongiorno

Deleghe:

Politiche Giovanili – Sport – Verde Pubblico

Forza D’Agrò, la “forza” del castello

in aggiornamento

L’antropizzazione del territorio è antica: tra l’VIII ed il V secolo a.C fu abitato dai Greci, che denominarono Arhgennon Akron, il promontorio di Capo Sant’Alessio. L’appellativo Arghennon è stato nei secoli italianizzato in Agrò. Il termine Forza è stato aggiunto successivamente in riferimento al castello, costruito dal conte Ruggero durante la dominazione normanna, attorno a cui si sviluppò progressivamente l’abitato.

Il paese conserva l’aspetto di un borgo medievale; degno di nota è un grande arco durazzesco del XV secolo che, preceduto da una spettacolare scalinata, dà accesso alla piazza della Santissima Trinità ove sorge l’omonima chiesa, del XV secolo, ricostruita nel XVIII secolo. Al suo interno si ammira un dipinto di scuola messinese: Visita dei tre Angeli ad Abramo. Il duomo è dedicato a Maria Santissima Annunziata ed Assunta che, edificato nel Quattrocento, fu danneggiato dai terremoti del 1648 e del 1693 e ricostruito nel Settecento. All’interno vi sono un crocefisso del XIV secolo ed una statua di Santa Caterina d’Alessandria, opera del 1558 di Martino Montanini e di Giuseppe Bottone. Diversi i palazzi signorili, risalenti soprattutto al XVII secolo, come Palazzo Miano-Pizzolo, Palazzo Mauro, Palazzo Bondi e Palazzo Garufi Schipilliti. Il castello, edificato dal conte Ruggero tra l’XI ed il XII secolo, si erge su una rupe nel punto più alto della valle. Il portale d’ingresso è costituito da grandi blocchi di pietra locale. Nella parte interna della fortezza, tra doppie cinte murarie si trovano gli alloggi dei soldati, i resti di una polveriera e della chiesa del Crocifisso. Nel 1876 il castello fu destinato a divenire il cimitero del paese.

Negli ultimi anni si è avviato lo sviluppo del settore turistico, ma le attività economiche principali sono l’allevamento di bovini e suini e l’agricoltura: olive, agrumi, mandorle ed uva da mosto.

in aggiornamento

Cinema – Per la sua bellezza il paese è stato scelto molte volte come set di film, tra cui la celebre saga de Il Padrino.

Sacro e Profano – Il 14 settembre si svolge la Festa del Santissimo Crocifisso, protettore del paese, il cui simulacro è portato a spalla dai devoti in processione.

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Come arrivare

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