Elezioni provinciali 2019, scontro Ragusa – Modica. Chi la spunterà il 30 giugno?
Gli aventi diritto al voto sono 187, 11 sindaci e 176 consiglieri comunali. Le operazioni di voto si svolgeranno il 30 giugno, dalle 8 alle 22, mentre lo spoglio avverrà il giorno successivo a partire dalle 8
(21 maggio 2019)
“Finalmente la nostra Provincia tornerà ad avere una guida politica dopo tanti anni di commissariamento, che hanno prodotto un decadimento vistoso in ogni aspetto della sua vita”. Così il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, commenta le prossime consultazioni per scegliere la nuova guida politica della Provincia di Ragusa. Non più rinvii, stavolta c’è una data certa: il 30 giugno, si voterà per scegliere il nuovo presidente del Libero Consorzio Comunale e il nuovo consiglio consortile composto da 12 membri.
L’ufficio elettorale, composto dal presidente Valentino Pepe (segretario generale del comune di Vittoria), Nadia Gruttadauria (segretario generale del comune di Santa Croce Camerina), da Giampiero Bella (segretario generale del Comune di Modica) e da Alessandro Basile (dirigente del comune di Vittoria), si è ufficialmente messo a lavoro, a partire dalla formazione dell’elenco degli elettori. Gli aventi diritto al voto sono 187, precisamente 11 sindaci e 176 consiglieri comunali. Le operazioni di voto si svolgeranno il 30 giugno, dalle ore 8 alle ore 22, mentre lo spoglio avverrà il giorno successivo a partire dalle 8. Il voto espresso dagli aventi diritto sarà col criterio della ponderazione: gli undici comuni della provincia sono stati suddivisi in 4 fasce in base al numero di abitanti. Nella fascia A, con popolazione al di sotto dei 5 mila abitanti, i comuni di Giarratana e Monterosso Almo. Nella fascia B, fino a 10 mila abitanti, i comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi e Santa Croce Camerina. Nella fascia C, fino a 30 mila abitanti, Comiso, Ispica, Pozzallo e Scicli. E nella fascia D, fino a 100 mila abitanti, Modica e Ragusa. Il comune di Vittoria, che dallo scorso 31 luglio è sciolto per infiltrazioni mafiose, non parteciperà alle elezioni e il suo peso elettorale è stato suddiviso in modo proporzionale tra i comuni di fascia C. Può candidarsi a presidente del Libero Consorzio Comunale chi ha il sostegno del 15% degli aventi diritto al voto, il termine ultimo per la candidatura è il 10 giugno.
Quasi certa la candidatura del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il quale dichiara: “Chi farà il Presidente della Provincia avrà un onere pesante perché c’è da risollevare un territorio depresso, un territorio che si sente abbandonato e defraudato del suo titolo di “isola felice” che poteva vantare fino a qualche anno fa. Il nuovo Presidente dovrà essere scelto da tutto il territorio, non per la sua residenza ma per il suo programma e la sua conoscenza dei meccanismi di Viale del Fante. Le condizioni attuali della Provincia – continua Abbate – sono tali da non consentire l’attesa di ulteriori mesi di ambientamento per affrontare le problematiche, in primis la mancanza di trasferimenti all’Ente che si trova in forte deficit finanziario. Bisogna affrontare urgentemente i problemi della sicurezza del territorio e della salvaguardia ambientale. Non tralasciamo il dialogo con le imprese ed il mondo imprenditoriale, che hanno bisogno di un riferimento politico per rilanciarsi e rilanciare l’economia provinciale”.
E sui rapporti con gli altri comuni dichiara: “Una scommessa personale sarà quella di “avvicinare” i territori del versante ipparino con quello modicano che, storicamente, sono stati lontani con Ragusa a fare da spartiacque tra le due realtà. Il mio sogno è un territorio omogeneo che remi verso la stessa direzione, aiutandosi e crescendo tutti insieme senza Città di serie A e serie B. Grazie all’esperienza maturata negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di Consigliere Provinciale, ho piena conoscenza della macchina burocratica provinciale, del personale che vi opera e soprattutto ho chiaro il programma da mettere in campo per far ripartire subito la Provincia. In questi giorni – conclude Abbate – stiamo valutando la condivisione del nostro programma, se incontreremo la convergenza delle altre realtà comunali avanzeremo ufficialmente la candidatura”.
Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, interviene nel dibattito affermando che la sua candidatura è “un fatto ormai assodato” e non fa tardare la sua risposta al vetriolo al collega modicano: “Il sindaco Abbate ha fatto una sua scelta legittima da alcuni mesi, non ha ritenuto di avere un colloquio preventivo con me e non so se ha parlato con gli altri. Lui sta facendo la sua strada e io farò la mia, anche se siamo sempre in tempo a trovare degli accordi, fermo restando che il sindaco del comune capoluogo non può rimanere estraneo alla competizione”.
E a proposito degli altri comuni, ribadisce: “Non si può pensare di svolgere questo incarico da soli, bisogna avere il più ampio coinvolgimento possibile. A prescindere dalla appartenenze politiche, bisogna trovare un’intesa più ampia, perché i problemi sono comuni – conclude Cassì – e devono essere affrontati e risolti in maniera unitaria e con buon senso, con la più ampia condivisione possibile”.
Poche settimane ancora al termine ultimo per le candidature, e mentre si attende di capire cosa farà il primo cittadino di Scicli, Enzo Giannone, in base alle dichiarazioni riportate, i sindaci di Modica e Ragusa sono già scesi in campo, Ancora una volta, le due storiche rivali, Ragusa e Modica, si scontrano. E se nel 1926, Ragusa venne preferita a Modica come capoluogo di provincia, chi la spunterà adesso?
Claudia Trapani