Un arcobaleno di colori su Siracusa, nella Giornata contro l’omofobia
Arcigay Siracusa e Stonewall GLBT in piazza, insieme alle associazioni cittadine co-organizzatrici del Siracusa Pride 2019. Mattarella: “Promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza"
(18 maggio 2019)
Sono passati 28 anni, era il 17 maggio 1990, da quando l’omosessualità è stata rimossa dalle malattie mentali dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Da allora sono stati fatti notevoli passi avanti nell’accettazione delle “diversità”; da quel momento, infatti, per una persona gay, lesbica o bisessuale, avere una relazione con una persona dello stesso sesso è stata ufficialmente considerata una “variante naturale del comportamento umano”. Quindi, finalmente, tutto liscio? Le persone lgbt hanno potuto vivere vite felici ed appaganti seguendo i propri sentimenti e il proprio orientamento affettivo-sessuale? No di certo! Purtroppo i pregiudizi e le discriminazioni, nell’ambiente lavorativo e nella vita di tutti i giorni, sono ancora il prezzo da pagare per molte e molti, in diversi Paesi del mondo. A peggiorare le cose l’ondata di populismi che negli ultimi anni ha consegnato il governo, dall’Europa alla Russia e agli Stati Uniti, ad amministrazioni sostenute da formazioni xenofobe, dichiarando di fatto fuori legge, fino all’istituzione di pene severissime, l’omosessualità. Per questo motivo il 17 maggio, a partire dal 2007, anche per ricordare la storica decisione capace di rivoluzionare il pensiero comune, demolendo secoli di stereotipi e pregiudizi, si è deciso di celebrare in tutto il mondo l’International Day against Homophobia, Biphobia and Transphobia (Idahobit).
“Promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza con iniziative adeguate e idonee nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali ed in ogni forma di comunicazione, e far sì che questa cultura si traduca in comportamenti quotidiani”. Questo l’appello lanciato, non a caso, ieri mattina dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle istituzioni e ai cittadini e alle cittadine italiane. Parole estremamente importanti dalla massima carica dello Stato, in un momento di grande incertezza anche per il nostro Paese, pericolosamente sfiorato ed influenzato dal vento del populismo e dell’intolleranza verso ogni forma di differenza, e aggiungerei sempre più di dissenso. Anche la città di Siracusa, come ormai accade da diversi anni, ha risposto presente alla ricorrenza del 17 maggio, con un evento organizzato da Arcigay Siracusa e Stonewall GLBT, insieme alle associazioni cittadine co-organizzatrici del Siracusa Pride 2019.
Ieri mattina la città è stata “invasa” dalle “ContaminAzioni arcobaleno”, un’onda piena di allegria e colore che dal piazzale Marconi sino a Largo XXV luglio si è spostata raggiungendo piazza Duomo, inscenando una serie di flashmob lungo il percorso e proponendo la classica campagna fotografica contro l’OmoLesboTransBifobia. “Nonostante siano stati fatti dei grandi passi avanti – dice il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini, che è anche coordinatore e portavoce del Pride – alle volte sembra che i sacrifici ed il tempo non siano bastati. Sono, infatti, ancora quotidiane le cronache giornalistiche che raccontano di beceri attacchi alla comunità LGBT, e i social sembrano fare da cassa di risonanza, con l’aggravante di post omofobi e razzisti contro chi ogni giorno lotta per affermare il proprio diritto alla sessualità, affettività e socialità. Viviamo in un momento oscurantista – continua Caravini – che parecchie volte ci vede quasi abbandonati anche dalla politica, soprattutto nazionale, con eccellenti eccezioni che, invece, si sono spese e continuano a spendersi contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la trans fobia. Siracusa, grazie al cielo, ha dimostrato e continua a dimostrare una importante apertura verso le tematiche LGBT – prosegue – e ne sono dimostrazione sia il Pride sia l’apertura mentale di moltissimi cittadini ed associazioni e componenti della società civile che mostrano costantemente il proprio impegno per la difesa dei diritti. La collaborazione con Stonewall è importantissima per noi di Arcigay in quanto sancisce, ancora di più, la voglia e l’esigenza di lottare insieme per l’uguaglianza”.
Cosa è cambiato da quel primo 17 maggio ad oggi? Lo chiediamo al presidente di Stonewall, Alessandro Bottaro: “Le ragioni che hanno portato all’istituzione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia sono, purtroppo, ancora oggi sempre valide e attuali. In particolare, in Italia si registra una retrocessione in tema di diritti fondamentali e civili per le persone lgbt. Alla vigilia della celebrazione del 17 maggio il rapporto Ilga (International Lesbian and Gay Association) ha lanciato un grave messaggio di allarme”.
Cosa è cambiato, materialmente, per le persone lgbt?
In Europa e soprattutto in Italia si sono registrati un peggioramento nella qualità di vita di gay, lesbiche, bisex e transessuali e una grave battuta d’arresto in tema di diritti civili. Sono ormai tristemente noti a tutti i discorsi di esponenti di spicco del governo italiano che negano l’esistenza delle persone Lgbt, spingendosi fino al loro pubblico disprezzo senza se e senza ma. Per non parlare della grave e ingiustificata assenza di leggi che riconoscano le aggravanti per i reati di omo, trans e bifobia o di politiche che sostengano la cultura dell’Educare alle Differenze, come mezzo di contrasto ad ogni forma di discriminazione. Tutto questo avviene in un contesto storico in cui forme di fascismo e razzismo sono sdoganate come norma e trovano, per i motivi sopra citati, cittadinanza e condivisione.
Come si contrastano queste forme d’odio?
Noi, come Stonewall glbt, da 10 anni siamo impegnati per la lotta su questo fronte con campagne di sensibilizzazione fuori e dentro la scuola, e siamo convinti più che mai che solo attraverso la cultura e le azioni concrete possiamo cambiare in meglio la società e le vite di ognuno e ognuna di noi.
Insieme ad Arcigay Siracusa e Stonewall hanno aderito e prenderanno parte al Siracusa Pride 2019: Amnesty International – Gruppo Italia 85, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Ass. Culturale A Bedda Sicilia, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Centro Antiviolenza Ipazia, CGIL, Consulta Giovani Avis Regione Sicilia, Donne per le Donne, Giosef Siracusa, Giovani Democratici, No all’Odio – Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio, Movimento Federalista Europeo – Sez. di Siracusa, Piazza Grande Femminista, Rete Della Conoscenza, R.E.A. – Rete Emporwerment Attiva, UIL, Unione Degli Studenti Siracusa, ValorAbile, Zuimama Arciragazzi .
Nadia Germano Bramante