Siracusa in lutto per Simone. Il ricordo del professor La Delfa: “Era il più bravo della classe”
Lo sfortunato giovane avrebbe compiuto tra pochi giorni 18 anni, frequentava il liceo scientifico Einaudi e faceva parte della squadra giovanile del Tennis Club Siracusa
(3 maggio 2019)
Tragico schianto nella notte in viale scala Greca a Siracusa, a perdere la vita Simone Geracitano. Il giovane centauro siracusano, che avrebbe compiuto tra pochi giorni 18 anni, frequentava il liceo scientifico Einaudi e faceva parte della squadra giovanile del Tennis Club Siracusa. Secondo una prima ricostruzione, tutto sarebbe accaduto ieri notte intorno all’una quando, ancora per cause al vaglio degli inquirenti, Simone percorreva il Viale Scala Greca in direzione Siracusa e avrebbe perso il controllo della moto su cui viaggiava schiantandosi contro un palo della cartellonistica stradale, all’altezza dell’incrocio con via Modica. Un impatto violentissimo che non avrebbe lasciato scampo al ragazzo, trovato dai soccorritori già privo di conoscenza. Sul posto in aiuto del giovane sono accorsi degli automobilisti e l’ambulanza del 118 che ha tentato subito la rianimazione ma a quanto pare Simone sarebbe giunto già cadavere al pronto soccorso dell’ospedale Umberto primo.
Per far luce sul caso ed accertando le cause che hanno portato al decesso del giovane la dinamica dell’ennesimo tragico incidente sulla strada, è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura. La notizia della morte di Simone ha fatto subito il giro della città tra parenti ed amici, e tra i primi a riportarla proprio il sito web del liceo Einaudi, listato a lutto in segno di cordoglio da parte dei docenti e degli studenti per la tragica scomparsa del giovane. Questo il commento del docente Salvo La Delfa: “Era un ragazzo a modo, educato, il più bravo della classe. Un mese fa sono stato con lui in gita di istruzione e poi a Malta, è davvero terribile apprendere la notizia. Siamo attoniti, noi docenti e gli studenti a scuola. Questa mattina in tanti si sono riuniti spontaneamente nei corridoi, piangendo silenziosamente per la scomparsa di Simone, anche i ragazzi delle prime classi…mai vista una cosa del genere, siamo distrutti. Rientro a casa adesso, ko dopo questa giornata. Per chi come noi insegnanti vive ogni giorno con i ragazzi notizie del genere sono terribili. Li vediamo crescere, sono energia pura, viva che ad un tratto si dissolve…”
Nadia Germano Bramante