Ombre sulla morte di Santina Duco, travolta dal treno. Le risposte arriveranno dall’autopsia
L'esame è stato già eseguito dal medico legale Orazio Cascio, e si attendono gli esiti per avere alcune risposte inerenti il decesso, dato che, dai primi accertamenti, ci sono un bel po' di elementi che non convincono la Procura
(2 maggio 2019)
Proseguono le indagini per far luce sull’incidente che, lo scorso 23 aprile, è costato la vita alla netina Santina Duco, 62 anni, travolta dal treno regionale Modica – Siracusa al passaggio a livello di contrada Zupparda.
Sarà l’autopsia, già eseguita dal medico legale Orazio Cascio, a dover dare alcune risposte inerenti il suo decesso, ma dai primi accertamenti condotti sul suo corpo ci sono un bel po’ di elementi che non convincono la Procura di Siracusa, in primis una serie di lesioni sul cadavere della sfortunata vittima. La PM Francesca Eva, che sta conducendo le indagini coordinate dal procuratore capo Fabio Scavone, ha disposto quindi ulteriori accertamenti.
L’auto, lo ricordiamo, è rimasta incastrata tra le sbarre abbassate. Poco dopo, come sempre intorno alle 21, è arrivato il treno, che non ha potuto far nulla per evitare di travolgere la vettura, una Fiat Multipla, ferma sui binari. A bordo, insieme alla donna, c’era il compagno 47enne, rimasto ferito in modo non grave e che, stando al suo racconto, avrebbe inutilmente cercato di allertare il macchinista. L’uomo è indagato per omicidio colposo e disastro ferroviario, ma ci sarebbero tante cose nella sua ricostruzione che non tornano e tante domande alle quali rispondere. In primis, perché la macchina era sui binari? E soprattutto, perché la donna non è scesa? Supponiamo che chiunque perfettamente in grado di muoversi o ragionare lo avrebbe fatto, con o senza treno in arrivo.
Valentina Frasca