Travolta sui binari dal treno regionale Modica-Siracusa: così è morta Santina Duca
Cosa è successo ieri sera al passaggio a livello di contrada Zupparda, vicino Noto? Perché la donna e il suo compagno non sono riusciti a mettersi in salvo? Lui ora è in ospedale, ma non è grave, ed è indagato
(24 aprile 2019)
Tragedia sui binari ieri sera nel siracusano. Una donna di Noto di 62 anni, Santina Duco, è morta e il compagno, un uomo di 47 anni, è rimasto ferito ed è ora indagato per omicidio colposo e disastro ferroviario. E’ successo tutto intorno alle 21, al passaggio a livello di contrada Zupparda, vicino al comune netino. Il treno regionale Modica-Siracusa si è trovato la vettura, una Fiat Multipla, sui binari e non ha potuto far nulla per evitare di travolgerla. Cosa sia successo è ora in fase di ricostruzione, e a condurre le indagini sono gli agenti della polizia ferroviaria di Catania in collaborazione con la polizia di Noto. Dai primi accertamenti pare che le sbarre si siano regolarmente chiuse. Cosa è accaduto allora? L’auto è rimasta in panne? O ha tentato di attraversare mentre le sbarre stavano per chiudersi, rimanendo bloccata?
L’impatto è stato devastante: la donna è morta sul colpo, l’uomo è ricoverato nell’ospedale Di Maria di Avola, ma non sarebbe in gravi condizioni. Nessun ferito all’interno del treno. La Procura di Siracusa, che coordina le indagini, come detto, ha iscritto nel registro degli indagati il 47enne. L’uomo, che era al volante della Multipla, pare abbia provato ad attirare l’attenzione del macchinista, che avrebbe anche frenato, ma inutilmente. Il PM Francesca Eva già questa notte ha ascoltato le testimonianze delle persone a bordo del treno, del 47enne, del macchinista e del capotreno, ma non si capisce se la donna fosse scesa dall’auto, rimanendovi accanto, o se fosse rimasta all’interno, e nell’ultimo caso perché. Perché, rendendosi conto dell’arrivo del treno, non si sono messi entrambi in salvo? Il treno in questione non è un Frecciarossa, accorgersi in tempo dell’arrivo e scavalcare le sbarre probabilmente si può.
L’uomo pare sia in stato di shock e per questo non ricorderebbe quello che è successo. La tratta ferroviaria è già stata liberata e ripristinata e i mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro.
Valentina Frasca