Estorsione e stalking nei confronti della famiglia per comprarsi la droga: arrestato
La Polizia, al termine delle indagini, ha ammanettato un ragusano di 46 anni che era diventato l'incubo della madre e dei fratelli
(23 aprile 2019)
La Polizia ha arrestato un ragusano di 46 anni per estorsione e stalking ai danni della madre e dei fratelli. La vicenda ha avuto inizio due mesi fa, quando la Procura della Repubblica di Ragusa ha delegato la Squadra Mobile per accertare quanto denunciato dai familiari dell’odierno arrestato. Terrorizzati dalla impressionante escalation di minacce e richieste estorsive commesse dal congiunto, le vittime hanno consegnato decine di migliaia di euro.
A seguito delle indagini, la Procura ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare in carcere per l’indagato, proprio per la pericolosità e violenza manifestate dal soggetto. Da più di un anno l’uomo aveva interrotto ogni rapporto affaristico con i familiari con i quali gestiva un’attività imprenditoriale. I rapporti sono stati interrotti di comune accordo, ma l’uomo ha cominciato a pretendere più soldi di quelli dovuti, al fine di acquistare droga. La madre ed un fratello lo hanno aiutato e assecondato, finché non hanno capito dove finiva tutto il denaro. Quando hanno deciso di non soddisfare più le richieste, l’indagato ha dato inizio ad un comportamento criminale sempre più grave. Prima la persecuzione con centinaia di messaggi, telefonate ed email, poi le minacce ed insulti di ogni tipo, alla fine l’escalation criminale è giunta fino al gravissimo reato di estorsione. L’uomo pretendeva somme di denaro cospicue altrimenti avrebbe ucciso e torturato tutti, compresa la madre ed i nipoti, vantandosi di avere amici nel napoletano camorristi.
La denuncia presentata dai familiari con grande fatica è stata l’ultima cosa che avrebbero voluto fare, ma di sicuro la cosa più giusta. Al termine delle indagini, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa hanno raggiunto il destinatario del provvedimento di cattura in altra regione grazie alla collaborazione dei colleghi del luogo. L’uomo è stato condotto in carcere dove resterà fino a quando permarranno le esigenze cautelari.