Musumeci va a Siracusa per la mostra di Caravaggio e onora la memoria di Sebastiano Tusa
Da qui a tre anni, il Governatore ha annunciato importanti progetti espositivi incentrati sull’identità e l’arte dell’isola, con mostre itineranti sul settecento, l’ottocento ed il novecento siciliano
(19 aprile 2019)
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha inaugurato ieri pomeriggio a Siracusa la mostra che vedrà al centro del progetto espositivo la “Crocifissione di Sant’Andrea” di Michelangelo Merisi da Caravaggio, esposta per la prima volta in Italia dopo 400 anni all’estero. Nel suo intervento Musumeci ha ricordato la sua passione per i beni culturali, per i quali al momento ricopre la rubrica ad interim dalla scomparsa del compianto assessore Tusa, sul quale il presidente si è soffermato sottolineando la politica adottata dalla Regione, nel segno della continuità con il progetto avviato da Tusa per l’istituzione dei Parchi archeologici siciliani. Una politica che non può essere attuata nella maniera più efficace senza mantenere uno stretto legame con le strutture periferiche regionali, quali i Musei e le Soprintendenze, ai quali si uniscono ora anche i neo costituiti Parchi, in un circolo virtuoso che ponga al centro della propria azione la crescita della Sicilia attraverso la valorizzazione, tutela e fruizione dell’enorme patrimonio culturale siciliano.
Da qui a tre anni Musumeci ha annunciato tre importanti progetti espositivi incentrati sull’identità e l’arte dell’isola, con mostre itineranti sul settecento, l’ottocento ed il novecento siciliano. Intanto a Siracusa, da oggi e fino al 10 gennaio 2020, la mostra, curata da Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli su un progetto di Sicilia Musei, proporrà, oltre al celebre dipinto del Merisi proveniente dalla collezione Spier Londra (già collezione Back Vega) ma poco conosciuto in Italia, due opere di Mario Minniti, l’allievo e grande amico di Caravaggio che lo ospitò nel suo periodo siciliano. In esposizione il “Miracolo della vedova di Naim” e la “Maddalena ai piedi della croce” nella suggestiva cornice dell’Ipogeo di Piazza Duomo, con proiezioni, realtà virtuale e suggestioni sonore.
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Nadia Germano Bramante