La Tari a Siracusa non aumenterà, ma si annunciano tagli ai servizi
Dopo le accuse di alcuni consiglieri di opposizione, il Sindaco Italia ha voluto fare chiarezza e ha detto che la vera emergenza è fare in modo che chi non paga, il 40% secondo le ultime stime del Comune, inizi a farlo
(2 aprile 2019)
“Non è vero che a Siracusa si paga la tariffa più alta d’italia, in classifica non rientra tra le prime sette e il costo del servizio negli anni passati è persino diminuito”. Il sindaco Francesco Italia e gli assessori, Pierpaolo Coppa e Nicola Lo Iacono respingono le accuse, formulate durante la seduta di sabato scorso del Consiglio comunale da alcuni consiglieri d’opposizione, di non fare l’interesse dei cittadini siracusani. I tre, in conferenza stampa, hanno spiegato che non c’è alcuna volontà di aumentare la tassa perché i numeri darebbero ragione all’amministrazione.
A pesare sulla richiesta di ricalcolo delle tariffe, due importanti fattori: “Da una parte – ha chiarito l’assessore Nicola Lo Iacono – la svalutazione del credito che oggi impone di recuperare nelle maglie del bilancio un milione e 600 mila euro per la copertura integrale del servizio di raccolta differenziata, passata, tra le altre cose, alla gestione di una nuova ditta dopo molti anni e sul quale si sono fatti nuovi investimenti. Dall’altra il problema non indifferente degli evasori riscontrati in città, il 40% secondo le stime del Comune. Si calcola che 4 cittadini su dieci evadano la tassa, per un ammontare di circa 400 milioni di euro di tributi non pagati, buona parte dei quali non saranno esigibili”. Per il Sindaco Italia, in realtà, l’aumento della Tari sarebbe un falso problema perché inciderebbe soltanto su una parte della tariffa per compensare i crediti non riscossi.
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Nadia Germano Bramante