Marina di Ragusa ha perso la tappa nazionale di beach volley: il rammarico di FIPAV e I Soci
Gli organizzatori avevano chiesto che l'appuntamento fosse programmato a fine luglio, per richiamare gli appassionati di pallavolo di tutta Italia e trattenerli qui per farli assistere, il week end successivo, alle qualificazioni della nazionale di pallavolo alle Olimpiadi del 2020, in programma nel Catanese
(21 marzo 2019)
La società asd Isoci Volley ha rinunciato all’organizzazione della IV Tappa del Campionato Nazionale maschile e femminile 2019 di beach volley prevista a Marina di Ragusa ed esprime rammarico non tanto per il fatto di aver perso un anno di lavoro, ma soprattutto perché Marina di Ragusa, se si fosse compresa la reale portata dell’evento, per 5 giorni sarebbe stata la capitale nazionale del beach volley maschile e femminile, con tutto ciò che questo comporta in termini di ricadute economiche.
Fabio Nicosia e il presidente del comitato Monti Iblei, numero 1 della FIPAV Ragusa / Siracusa, Gianni Giurdanella, avevano lavorato con successo al progetto e la Federazione aveva affidato a I Soci, in virtù della comprovata esperienza nel campo dell’organizzazione di tornei di beach soccer e beach volley, l’organizzazione e la promozione della tappa siciliana del Campionato Italiano Assoluto di Beach Volley 2019. Location prescelta per l’evento era stata, per l’appunto, Marina di Ragusa, e Nicosia e Giurdanella avevano chiesto che l’appuntamento fosse programmato a fine luglio, per richiamare in provincia di Ragusa gli appassionati di pallavolo di tutta Italia e trattenerli qui per farli assistere, il week end successivo, alle qualificazioni della nazionale di pallavolo alle Olimpiadi del 2020, in programma nel Catanese.
Sembrava stesse andando tutto nel migliore dei modi, i partner commerciali erano entusiasti, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, aveva sposato l’idea, la Federazione era pronta a trasformare Marina di Ragusa, allestendovi ben sei campi, persino dentro il Porto. Poi, però, da Palazzo dell’Aquila, non è più arrivata alcuna risposta. “L’evento – dichiara Nicosia – avrebbe generato ricadute economiche dirette e indirette eccezionali, portato a Ragusa tutto il mondo della pallavolo e più di 60 coppie in gara, 30 arbitri, la stampa nazionale con in testa la squadra di Sky per la diretta delle due giornate di gara finali. Marina di Ragusa avrebbe avuto la proiezione mediatica che merita e che già avevamo messo in mostra lo scorso anno con la Bobo Summer Cup. Eventi di tale portata, però, hanno bisogno di avere amministrazioni determinate e che si attivino concretamente, forse qualcuno non ha ben capito di cosa stessimo parlando, e si è lasciato sfuggire una vetrina incredibile per il territorio”.
La FIPAV ha atteso conferma finché ha potuto, disposta anche a dare due appuntamenti alla Sicilia: cosa che non avviene quasi mai, con nessuna regione. Poi, nelle scorse ore, ha ufficializzato le tappe del campionato. Ci sono Milano, Cesenatico, Cagliari, Santa Maria del Cedro, Palinuro, Caorle e Catania ( Coppa Italia). Il capoluogo etneo, dunque, è l’unica città siciliana che ha saputo approfittare di questa occasione, che la renderà la location top dell’estate 2019.
“E’ quello che avremmo voluto fare anche noi a Ragusa, ma non avendo ricevuto dal Comune il Patrocinio e la conferma necessaria nei tempi concordati, abbiamo dovuto rinunciare” afferma il presidente del Comitato Territoriale Fipav Monti Iblei Gianni Giurdanella. “La nostra sarebbe stata la quarta tappa, ma l’intervento dell’assessore Francesco Barone ha fatto sfumare tutto. Ha detto che il contributo richiesto era eccessivo, ma stiamo parlando di una somma di 25 mila euro cui aggiungere la compartecipazione per le strutture da allocare per i 5 giorni di gare nelle spiagge di Marina. Così, con circa 35-40 mila euro – spiegano Nicosia e Giurdanella – la frazione avrebbe avuto un evento del valore di più di 150 mila euro ( la maggior parte delle spese era a carico della Federazione e del promoter, con coperture garantite da importanti sponsor nazionali ) che garantisce una ricaduta sul territorio moltiplicata per dieci. Barone ha spiegato che, in ogni caso, avremmo dovuto attendere l’approvazione del bilancio. Sono circa 800 le ospitalità alberghiere perse. E’ assurdo , pensate forse che a Milano o a Cagliari l’iter sia stato questo? L’evento è talmente importante che le città fanno a gara per averlo. Tra l’altro, – concludono – voci di corridoio ci hanno fatto sapere che una cifra di poco inferiore sarà spesa per un altro evento, sempre a Marina di Ragusa, ma di appena pochi minuti. Peccato, siamo seriamente dispiaciuti”.
Comunicato Stampa