Operazione Coast to Coast: ecco come i mezzi rubati in Italia finivano in Libia attraverso Malta
40 le persone indagate (tunisini, libici, maltesi e italiani) esperti in furti, ricettazione e riciclaggio. Trovate targhe rubate, un fucile, pezzi di ricambio e documenti contraffatti
(6 marzo 2019)
Operazione “Coast to Coast” della Polizia di Stato. E’ scattata ieri ed è stata condotta dalla Polizia Stradale di Ragusa e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e dal sostituto procuratore Andrea Norzi del Dipartimento reati contro il Patrimonio. Portata a termine una complessa attività d’indagine su tre diverse associazioni per delinquere transnazionali specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali dall’Italia per la Libia, attraverso Malta. Durante l’attività investigativa, la Sezione Polizia Stradale di Ragusa ha restituito a legittimi proprietari veicoli commerciali per diversi milioni di euro, proprio mentre stavano prendendo il largo in direzione Malta. Oltre 150 uomini della Polizia di Stato hanno perquisito 50 obiettivi riconducibili ai 40 indagati, rinvenendo un fucile, targhe rubate, veicoli e pezzi di ricambio di provenienza furtiva, documenti contraffatti e rubati.
Le persone indagate sono 1 tunisino, 4 libici, 2 maltesi e 33 italiani, 31 su 36 i veicoli (mezzi commerciali ed auto) recuperati e restituiti ai legittimi proprietari (per un valore di 800.000 euro), oggetto degli accordi illeciti tra i suddetti indagati (per un valore nel mercato dell’usato di circa 1.000.000 di euro).
Le perquisizioni eseguite nelle province di Ragusa (8 indagati), Siracusa (9 indagati), Catania (9 indagati), Roma (1 indagato), Reggio Calabria (2 indagati), Caltanissetta (2 indagati), Agrigento (1 indagato), Pistoia (1 indagato), Gorizia (1 indagato), Crotone (1 indagato), Rovigo (indagato di Ragusa nel frattempo trasferito) e Cinisello Balsamo (indagato di Catania nel frattempo trasferito) hanno visto la partecipazione di 150 uomini della Polizia di Stato, appartenenti alla Questura di Ragusa (Squadra Mobile, Commissariati di Modica, Comiso e Vittoria) al Reparto Prevenzione Crimine di Catania ed agli uffici della Polizia Stradale delle province coinvolte.
L’attività delegata, che ha avuto termine nella tarda serata di ieri sera, ha permesso di rinvenire i seguenti corpi di reato, con conseguente sequestro:
- in località Francofonte (SR), di un deposito di circa 200 mq contenente migliaia di pezzi di ricambio di veicoli (in particolare decine di gruppi propulsori e cambi di veicoli), su cui sono in corso accertamenti di P.G.;
- a Comiso (RG), presso l’abitazione di un indagato, di materiale utile alle indagini (consistente in documenti di circolazione, targhe, targhette identificative, certificati di proprietà);
nella medesima località, presso l’abitazione del secondo indagato, di materiale utile alle indagini (consistente in documenti di circolazione, targhe, targhette identificative, certificati di proprietà); - a Scicli (RG), presso l’abitazione di un indagato, di materiale utile alle indagini (consistente in un’agenda ed altri documenti di veicoli);
- a Catania, presso l’officina di un indagato, di una carta di circolazione il cui veicolo risulta rubato;
ancora a Catania, di un fucile detenuto illecitamente.
L’operazione ha consentito di far emergere un fenomeno criminale che spiega, almeno in parte, l’origine di molti furti di veicoli (soprattutto commerciali) nel territorio nazionale, posti in essere da pregiudicati residenti nelle regioni della Sicilia e Calabria. E’ emerso infatti dall’indagine che i sodali siciliani e calabresi, attraverso la mediazione di soggetti maltesi, venivano contattati da commercianti libici i quali commissionavano veicoli di varia natura (auto e mezzi commerciali), naturalmente a prezzi di molto inferiori al valore di mercato, al fine di trasferirli, attraverso vari porti italiani, in Libia, passando per Malta. Le indagini (avviate nel 2013 e protrattesi fino al settembre 2016) hanno permesso di individuare i componenti di tre diversi sodalizi criminali che hanno fatto transitare, o tentato, illecitamente attraverso i porti di Pozzallo, Augusta, Catania, Palermo, Salerno e Napoli, passando da Malta, 36 veicoli rubati o sottoposti a vincoli fiscali, in direzione della Libia.
Le indagini hanno preso spunto da un sequestro di un autocarro presso il porto di Pozzallo avvenuto nel febbraio 2013 ad opera della Polizia Stradale di Ragusa, con la collaborazione del personale dell’Agenzia delle Dogane di Siracusa e Pozzallo, che accertava, attraverso l’incrocio dei dati dei documenti e del telaio che era oggetto di furto. I successivi controlli permettevano di verificare che altri veicoli, in transito dai porti di Pozzallo e Augusta, diretti in Libia, erano provento di furto, motivo per cui, la Polizia Stradale di Ragusa ipotizzava che fosse frutto di un unico disegno criminoso e richiedeva l’intercettazione dei soggetti che erano stati trovati alla guida dei mezzi. L’ attività tecnica consentiva di identificare i componenti dei tre sodalizi criminali, di ottenere riscontri sulla esistenza di accordi criminali tra gli stessi e di acquisire quelle informazioni utili, grazie anche a pedinamenti e controlli su strada, a rinvenire altri veicoli rubati, giacenti presso varie depositerie ubicate nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa ed Agrigento. In più occasioni la Sezione Polizia Stradale di Ragusa e la Squadra Mobile iblea hanno proceduto al sequestro di veicoli e denuncia dei conducenti per ricettazione che stavano per imbarcarsi per Malta a bordo di mezzi d’opera rubati sul territorio della provincia di Ragusa. Uno dei libici tratto in arresto dalla Squadra Mobile nel 2016 aveva contraffatto i documenti di identità e conduceva un’auto esclusiva rubata a Milano del valore di oltre 40.000 euro. In quell’occasione gli uomini della Squadra Mobile avevano notato il conducente anche per la particolarità del veicolo ed il colore giallo che di sicuro non passava inosservato.
I 31 veicoli recuperati (di cui 21 autocarri, 1 betoniera, 1 compattatore, 8 autovetture) sono stati rubati nei comuni di Caccamo (PA), Canicattì (AG), Rosolini (SR), Avola (SR), San Cataldo (CL), Santa Croce (RG), Augusta (SR), Catania, Modica (RG), Ozzano dell’Emilia (BO), Aci Sant’ Antonio (CT), Misterbianco (CT), Pistoia, Gela, Priolo Gargallo (SR), Scordia (CT), Lentini (SR) e San Giovanni La Punta (CT). Tre vetture ed un autocarro sono stati recuperati dalla Polizia maltese a la Valletta. Nell’ambito dell’indagine è emerso che alcuni degli indagati erano dediti anche alla commissione di altri reati, tra cui lo spaccio di sostanze stupefacenti (due di questi furono arrestati dalla Polizia Stradale di Ragusa nel dicembre 2013 a bordo di un camper con 27 kg di droga).