Mobilità e trasporti a Siracusa: mille problemi, tante proposte
Il consigliere comunale Carlo Gradenigo ha presentato un progetto di Trasporto intermodale legato alla rifunzionalizzazione della stazione di Targia. Salvo Russo del CAS, invece, accende i riflettori su autobus e AST
(21 febbraio 2019)
Mobilità e trasporti, gioie e dolori, ultimamente forse più i secondi, in una città come Siracusa storicamente famosa, nell’immaginario dei viaggiatori e turisti d’ogni epoca, non solo per le sue bellezze paesaggistiche e storico-artistiche, ma soprattutto per il suo clima favorevole in gran parte dell’anno. Sui due temi, a lungo discussi ma mai affrontati e risolti dalle diverse amministrazioni succedutesi nel corso degli anni in città, intervengono in questi giorni, con osservazioni e proposte, da una parte il consigliere comunale Carlo Gradenigo, con la presentazione di un progetto di Trasporto intermodale a Siracusa, legato alla rifunzionalizzazione della stazione di Targia e l’inserimento nel piano delle opere triennali di una rotatoria che consenta il raggiungimento dell’area. Dall’altra, Salvo Russo del CAS (Comitato Attivisti Siracusani) che, in riferimento alle carenze strutturali ataviche del servizio di trasporto urbano in città, assicurato dall’Ast, avanza interrogativi e soluzioni possibili.
La proposta di Gradenigo si inserisce nell’ambito del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale e che prevede per l’area di Targia un parcheggio scambiatore. “L’area antistante la stazione di Targia, che credo sia di pertinenza delle Ferrovie, si presta perfettamente a questa destinazione d’uso. Certamente – spiega il consigliere – bisognerà chiedere a RFI e sottoporne all’Amministrazione la fattibilità, che dipenderà anche dalla disponibilità dei fondi a disposizione, quelli di Agenda Urbana, perché ricordiamo che le aree candidate alla realizzazione dei parcheggi sono diverse in città. Il PUMS – continua Gradenigo – specifica inoltre che bisogna puntare sull’asse ferroviario, sia per quanto riguarda Targia, sia per Fontane Bianche, quindi, in qualche modo, prevedendo un passante ferroviario che vada da un estremo all’altro della città per decongestionarne il traffico e favorire, allo stesso tempo, l’accesso a diverse zone, non ultime quelle balneari per raggiungere le quali, come sappiamo bene, ogni anno durante la stagione turistica si verificano lunghe code in autostrada e puntuali disagi alla circolazione. Non a caso, il valore aggiunto di questa equazione – aggiunge – è l’utilizzo di mezzi già circolanti sulla rete ferroviaria e quindi a costo zero per l’Amministrazione. In altre città, ambiziosamente, – conclude – si è persino arrivati alla realizzazione di una metropolitana di superficie, ma, mantenendo i piedi per terra, se devo guardare di qua a due anni io vedo possibile anche la realizzazione di una fermata per Fontanarossa”.
Favorevole alla proposta di Gradenigo l’Assessore alla Mobilità del Comune di Siracusa Giovanni Randazzo, che sulla fattibilità del progetto annuncia per sabato un sopralluogo nell’area di Targia. “Vedremo in settimana di verificare con i tecnici le condizioni per l’utilizzo come parcheggio scambiatore, – riferisce Randazzo – tenendo conto che nel PUMS è inserito anche il parcheggio di via Mazzanti e quello di via Elorina per quanto riguarda la zona sud. Tutto dipenderà dai finanziamenti di cui possiamo usufruire e dalle priorità che l’Amministrazione stabilirà”.
Come annunciato, sulla questione trasporti all’Amministrazione cittadina arriva anche il suggerimento di Salvo Russo del CAS, soprattutto in vista della scadenza del 3 dicembre prossimo, data in cui in sede regionale si terrà l’asta pubblica per il nuovo affidamento del servizio di trasporto pubblico nelle città prive di Municipalizzate. “Nei mesi scorsi ci siamo posti il problema che nessuno a Siracusa paga il biglietto dei mezzi pubblici urbani. Ce lo avevano detto e non ci volevamo credere! Ci siamo fatti un paio di giri lungo tutta la linea, ed effettivamente su 100 persone che salivano 2 obliteravano il biglietto. Perché? Mancano i controllori, manca dove comprare i biglietti e scarso senso civico? Il Comune di Siracusa paga ad AST circa 1,70€ a chilometro percorso e quest’ultima deve percorrere ogni anno un certo numero di chilometri. AST ha chiesto alla città di portare questa soglia a 4€, in quanto non trova congruo il compenso. Personale che ovviamente ad AST costa e non intende assumerne altro, non gli conviene. I cittadini – continua Russo – salgono sui mezzi tutti i giorni e si lamentano pure per un servizio che non pagano, ma tutto questo prima o poi dovrà finire. Se il 3 dicembre 2019 l’asta pubblica per la gestione del servizio di trasporti dovesse andare deserta a Siracusa, chi gestirà il servizio? La città di Siracusa ha intenzione di realizzare una Municipalizzata? Con quali soldi? E con una gestione pubblica o privata? La nostra proposta è: si usi il Baratto Amministrativo per dare la possibilità a chi ne fa domanda, e ha i requisiti, di diventare controllori a terra e a bordo dei mezzi per vendere biglietti, e si formalizzi con AST una convenzione per cui gli introiti dello sbigliettamento vengano introitati dalle casse comunali in un fondo ad hoc “specifico”.
Quesiti che, anche in questo caso, abbiamo girato all’Assessore Randazzo, il quale ci ha risposto così: “E’ indubbio che il servizio fornito dall’Ast si sia ridotto sia per qualità che per quantità. Noi stiamo predisponendo gli atti per la gara del 3 dicembre per un nuovo affidamento del servizio ma, al contempo, i fondi di Agenda Urbana ci consentono di predisporre un piano alternativo con l’acquisto di mezzi nuovi. Per quanto riguarda il suggerimento di Russo sull’utilizzo di personale del Comune sui mezzi Ast, una spesa simile sarebbe ipotizzabile soltanto in virtù di un impegno per il miglioramento del servizio da parte dell’Azienda Trasporti. In ogni caso, – conclude Randazzo – il nostro obiettivo è andare verso il potenziamento del servizi offerti con i bus navetta elettrici, incrementando il parco macchine già piuttosto vetusto e con costi di manutenzione elevati. Non escludo, in questo senso, l’utilizzo anche di mezzi ibridi in grado di potenziare il servizio anche oltre il limite di giurisdizione dell’Ast e tutto questo si ricollega al progetto di parcheggi scambiatori previsti nel PUMS per decongestionare il traffico cittadino e finalmente servire meglio tutte le zone della città”.
Nadia Germano Bramante